Questa foto d’epoca mi è stata inviata via e-mail, assieme a tante altre.
Il mittente è un signore che conosco da anni, appassionato di cartoline e vecchie foto.
Da quando è venuto a conoscenza della mia viscerale passione per la 500, non manca mai di “girarmi” i soggetti più interessanti… 😉
…Così, osservando in silenzio questo semplice scatto, opacizzavo il presente e mi immedesimavo nell'[i]istante…
…Stavo seduto a riposo alla generosa ombra di quel pino marittimo.
Sorseggiavo caffè dalla bottiglia termica;
il motore della mia 500,
parcheggiata fuori campo,
si era certamente raffreddato e potevo riprendere il mio viaggio.
Mi concedo un’ultima occhiata al panorama,
all’azzurro limpido del cielo,
alla laboriosa vita della campagna,
che lontana,
dipingeva lo sfondo di questa bella cartolina,
dove il mio sguardo, s’immergeva.
Prendevo allora dalla borsa, la macchina fotografica: la luce a picco delle prime ore del meriggio non sarà certo lusinghiera per il mio scatto, ma ugualmente, desidero portare via con me questo momento.
E mentre cerco il giusto equilibrio,
fra il riflesso del sole sulla carreggiata
e le piccole case sull’orizzonte,
Odo qui vicino,
un sibilare semplice di meccanica.
Si sentono quattro piccole ruote sulla strada.
Un saluto, poi un sorriso
e subito le mani tornano al volante.
È un attimo, un istante,
è “quell’istante”
È il frangente in cui,
s’apre il mio l’obbiettivo….
[/i]