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Dal diario di un cinquino – Memorie di un vecchio Lillo (6^p)

di Mara Depini 
Sabato 2 luglio 2022.
Anche questa mattina sveglia presto. Ma è un vizio?
Ti difetta il sonno Lorenzo? Dicono che la melatonina faccia miracoli sai?

Questa volta mi tocca caracollare nel Parco Villafranca, tra altri cinquini parcheggiati in bell’ordine, alcuni all’ombra delle piante che circondano il campo di calcio, altri sotto il sole che non dà tregua in questa calda, anzi direi caldissima estate.
Lorenzo è nervoso, ma ho capito perché. Questa mattina al talk show vengono presentati due libri, il secondo è il frutto delle fatiche di Lorenzo, Antonio e Claudio.
Un poco di nervosismo ci sta.
Immagino che, come di solito, farà fatica a parlare. Non gli piace tanto farlo in pubblico perché dice che è poco chiaro. Invece poi dimostra di avere una bella parlantina. A sentirlo mi piace. Peccato che parli dei modellini che colleziona e non di me, che pure sarei un argomento interessante.
Pazienza, nemo propheta in patria, dicono.
Da lontano vedo arrivare Luca, con un grosso zaino sulla schiena e con la camminata svelta.
Che caro figliolo, vuole vedere il padre alle prese con il microfono, eppure dovrebbe sapere ormai cosa ci si può aspettare.
Qualche balbettamento, qualche ripetizione, e poi via sparato come un motore della 500.
Si, certo, mi permetto di prenderlo in giro perché io posso, ci apparteniamo!
Poi li vedo mangiare allo stand della Pro Loco e penso che per loro tanta roba e per me il serbatoio mezzo vuoto.
Valli a capire questi umani..
Si torna all’albergo e finalmente mi rimette in garage.
Ho sentito che se ne vanno al parco acquatico “Le Caravelle”. Vadano pure, non sono mica geloso io. Però un bagnetto me lo farei anch’io, sono tutto impolverato.
Poi, verso sera ecco Lorenzo che mi risveglia dal mio torpore, si torna al Parco Villafranca. Luca fa parte dello staff del “500 gruppo giovani” insieme a Eliana, Alessandro e altri baldi giovani e stasera ha un compito importante, sensibilizzare i coetanei sulla sicurezza alla guida, alla presenza della Polizia che è ospite con una Lamborghini che serve per il trasporto di organi e di una 500 D verde che aveva prestato servizio per la Polizia stessa negli anni 60.
Questo mi fa sentire orgoglioso sia di Luca ed Eliana, che ho l’onore di conoscere personalmente, che di me stesso.
Mi gongolo tutto e faccio l’occhiolino alle bicilindriche che ho vicino perché capiscano che hanno a che fare con un personaggio del bel mondo. Come chi??!! Ma io naturalmente.
Poi, dopo cena, c’è lo spettacolo e anche Luca sale sul palco per parlare del loro bellissimo gruppo. Mi sento orgoglioso come se fosse mio figlio. Perché state pensando che un cinquino non possa sentirsi padre? Sempre i soliti a pensar male!!
E’ quasi mezzanotte quando finalmente si torna al garage.
Che stanchezza!!!
Ho proprio sonno, sonno, sonno… (continua)