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Soragna, il Sindaco racconta le sue 500

 

500 DAY “Gianni Barezzi” – 10° raduno delle Fiat 500 a Soragna (PR) – 28 maggio 2017
di Filippo Barezzi
L’incontro delle 500 a Soragna è tornato alle origini, a quei primi anni in cui Gianni ha iniziato i raduni e, girando per la Bassa parmense, al museo del Boscaccio in ricordo di Giovannino Guareschi ha incontrato per caso il Fiat 500 Club Italia. In occasione del 10° appuntamento il programma ha ripreso quello degli esordi, portando le piccole vetture a faticare poco lungo la pianura, in “quella fetta di terra che sta fra il Po e l’Appennino”, come l’ha definita il famoso autore del Mondo Piccolo.
Più recentemente, con il naturale desiderio di variare i percorsi, ci si era avventurati per salite e curve sopra le colline; quest’anno da Soragna, la meta è stata il grande fiume, che scorre lento perché “l’acqua è roba fatta per rimanere orizzontale e soltanto quando è perfettamente orizzontale l’acqua conserva tutta la sua naturale dignità”, sempre citando Guareschi. Le uniche salite affrontate sono state quelle per passare l’argine maestro, perché sia l’aperitivo di metà percorso che il pranzo sono stati all’interno, dove l’acqua si può riversare quando le piogge gonfiano il fiume. Il 28 maggio non c’era questo rischio: mesi di siccità stanno rendendo sofferente lo scorrere, faticoso il procedere del Po tanto basso è il livello. Il sole di quel giorno, poi, picchiava in testa come un martello, sembrava già un anticipo dell’afosa estate che ogni anno viene ad aprire grandi crepe nei campi. Non tutte le vetture avevano le capottine aperte: il sia pur sottile telo nero poteva proteggere le teste dei conduttori e dei passeggeri dalle martellate del sole. Le teste dei bicilindrici invece le martellate di caldo le hanno prese ed arrivate al parcheggio molti cofani sono stati aperti per arieggiare i motori.
Fosse ancora vivo, Giovannino Guareschi avrebbe potuto a buon titolo partecipare al raduno, visto che spesso ha percorso queste strade con la sua Bianchina. Proprio in Soragna passava e lo vedevano Gianni e sua moglie quando dalla sua Roncole Verdi era diretto a Parma, con quei suoi baffoni che Peppone ha reso ancor più famosi.
Il fiduciario Vilmer Rolli e tutto il team 500 Day hanno avuto il piacere e l’onore di avere tra gli iscritti amici speciali: il presidente nazionale del Club Stelio Yannoulis, lo storico fiduciario di Cremona e amico di Gianni Raul Tentolini, l’attuale fiduciario di Cremona Sante Granelli. Saluto inziale del sindaco del paese, che ogni anno dà il benvenuto e che ha ricordato le sue 500 e gli usi fatti, in campagna e nel suo mestiere di maresciallo. Stelio ricordava di essere stato a Soragna in quell’anno 2009 quando, oltre al raduno di maggio, Gianni aveva pensato ad un raduno statico per il giorno di Santa Lucia, ma in quel giorno Stelio e gli altri hanno salutato Gianni con gli occhi abbassati e il pensiero rivolto al cielo dove Gianni era salito il giorno prima.
Grazie Vilmer, Stelio, Raul, Sante, team organizzatore, partecipanti. Grazie, Gianni!