Il sito è in fase di lavorazione e alcune funzionalità saranno fruibili a breve

I tour di Slow Drive – Girovagando per Trieste e dintorni

di Manuela Pregi

Diamo il via al nostro tour in 500 dell’area di Trieste, tra le “bevude in osmiza”, la Costiera panoramica ed il suo Carso.

Un interessante punto di partenza è Duino: qui c’è un castello con annesso parco situato su ripide pareti rocciose a picco sul mare, da cui si può godere di un bellissimo panorama. Dal 2003 è aperto al pubblico (www.castellodiduino.it).

slow_drive_trieste_01.jpgProseguiamo verso Trieste attraversando il paesino di Sistiana; qui nei mesi estivi i triestini sono soliti andare al mare e passare le serate nei vari locali ascoltando musica. Avanzando verso la città ci troviamo direttamente sulla Costiera, circa 11 km di strada panoramica che corre alta rispetto al mare, dove troviamo le rocce del Carso a monte ed i panorami sul golfo a valle. Questi scorci si possono ammirare sostando nelle varie piazzole lungo il percorso.

Arriviamo al bivio di Miramare dove ci possiamo fermare per visitare il museo storico del Castello di Miramare ed il suo parco. Anche questo castello si trova a picco sul mare, sulla punta del promontorio di Grignano (www.castello-miramare.it).

Se il tempo lo permette, consigliamo una bella passeggiata lungo i Topolini e la Pineta di Barcola, ovvero il lungomare triestino. Magari assaporando un buon gelato della Gelateria Pipolo, luogo molto frequentato dai triestini.

Continuando sempre in direzione della città, arriviamo sulle “Rive”. Lungo il percorso possiamo ammirare di fronte alla stazione ferroviaria la Piazza della Libertà. Proseguiamo poi su Corso Cavour dove troviamo vari palazzi, tra cui quello della Banca d’Italia e delle Assicurazioni Generali. Sulla sinistra possiamo vedere il Canal Grande, che una volta accoglieva grandi velieri e mercantili ed oggi ospita ancora delle piccole imbarcazioni. Sul Ponterosso che lo attraversa si trova una statua di James Joyce. Procedendo sempre lungo Corso Cavour e Riva del Mandracchio, possiamo parcheggiare in uno dei tanti posteggi situati sulle Rive e tutto attorno al Borgo Teresiano. Immancabile per una foto ricordo la bella Piazza dell’Unità d’Italia. Questa è la piazza principale di Trieste, affacciata sul mare e circondata da edifici pubblici, tra cui il Municipio, la Prefettura e il palazzo della Giunta Regionale. Passeggiamo fino ad arrivare in Piazza della Borsa dove troviamo il palazzo della Camera di Commercio, subito di fronte possiamo scorgere la colonna di Leopoldo I d’Austria. Nel 2011 dopo restauro e riqualificazione, la piazza diventa completamente pedonabile e qui trova il suo posto la fontana del Nettuno. Attraversando la strada ci troviamo sulla Via della Cassa di Risparmio, dove possiamo fermarci a mangiare in uno del locali più conosciuti di Trieste (www.buffetdapepi.it). Noto anche come “Pepi s’ciavo”, vi si possono assaggiare varie pietanze della tradizione austro-ungarica.

Recuperate le forze ritorniamo verso la macchina per proseguire poi in direzione di San Giusto. Al semaforo davanti la Piazza dell’Unità d’Italia giriamo a sinistra verso Via Punta del Forno e procediamo dritti fino a svoltare di nuovo a sinistra per Via del Teatro Romano. Qua passiamo davanti ai resti di un teatro voluto dall’Imperatore Traiano nel I-II secolo d.c.. Restaurato recentemente, il teatro è stato reso agibile per vari spettacoli a cielo aperto.

Proseguiamo poi il nostro giro verso Corso Italia, una tra le vie principali di Trieste dove troviamo vari negozi. Arrivati al semaforo giriamo a destra verso Via Silvio Pellico, oltrepassata la galleria Scipione De Sandrinelli e trovandoci poi su Piazza del Sansovino; al semaforo giriamo di nuovo a destra e ancora una volta a destra fino ad arrivare sulla Via Capitolina. Qui continuiamo sempre dritti fino ad arrivare al colle di San Giusto. Il colle è il centro storico di Trieste, simbolo della città e la parte più antica, con il foro romano, la cattedrale, la fortezza ed il castello, di cui si può visitare l’interno (www.castellodisangiusto.it). Finito il giro, riprendiamo la macchina per dirigslow_drive_trieste_02.jpgerci verso il Carso triestino. Dobbiamo fare il giro del colle e scendiamo in città prendendo la Via San Giusto; allo stop giriamo a sinistra in Via Bramante poi di nuovo a sinistra fino a trovarci in Piazza del Sansovino. Oltrepassata la galleria Scipione De Sandrinelli, ci troviamo sulla Piazza Goldoni. Questa piazza per i triestini è punto di ritrovo durante l’arco della giornata. Al semaforo subito fuori la galleria giriamo a destra, poi subito a sinistra, ci immettiamo così sulla Via Carducci e procediamo sempre dritti. Sulla strada troviamo sulla destra Piazza Oberdan dove ha sede il Consiglio Regionale, subito di fronte la piazza fa capolinea la famosa Tranvia di Opicina (tram de Opicina nel dialetto triestino). La linea tranviaria è una delle attrazioni turistiche di Trieste, è l’unica in Europa a possedere un tratto di circa 800 m di forte pendenza. La linea collega il centro città con Villa Opicina sull’altopiano del Carso. Per fare un giro panoramico basta munirsi di un biglietto del autobus, acquistabile direttamente di fronte al tram. Superando la Piazza Oberdan al semaforo dobbiamo girare verso destra in Via Martiri della Libertà, poi subito a sinistra sulla Via Udine e continuando ad andare sempre dritti ci troviamo sulla Salita di Gretta e più avanti sulla Strada del Friuli. Lungo il tragitto possiamo fermarci per visitare il Faro della Vittoria (www.turismofvg.it).

Continuiamo il nostro giro andando sempre dritti. Cominciamo a salire verso il Carso triestino attraversando tutta Strada del Friuli: questa è una strada particolarmente panoramica, ricca di curve e tornanti, dalla quale possiamo ammirare tutto il golfo dall’alto. Alla fine di Strada del Friuli ci ritroviamo in Località Contovello. Qua con un po’ di fortuna capitando nei periodi di apertura possiamo trovare varie osmize (www.osmize.com), dove troviamo delle ottime qualità di vini rossi e bianchi, come Teran, Malvasia, Vitovska, oltre a salumi, formaggi vari ed altri prodotti tipici. Le osmize sono aperte alcune settimane durante l’arco dell’anno, per trovarle dobbiamo seguire le frasche (rami di foglie secche) messe in bella vista lungo la strada e davanti all’osmiza. Proseguendo dritti verso la Località di Prosecco, arrivati all’incrocio con la Strada Provinciale 1, girare a destra e seguire le indicazioni per il Santuario di Montegrisa (www.montegrisa.org). Il santuario è una chiesa cattolica situata a 330 m, la sua struttura triangolare viene evocata come simbolo della Vergine Maria. Qui possiamo godere di un bellissimo panorama della città dall’alto, visitare la chiesa al suo interno e fermarci per una sosta al bar situato sotto al santuario. Da qui il nostro giro continua verso la Grotta Gigante.

Rimettendoci sulla Strada Provinciale 1 procediamo fino ad arrivare all’incrocio; si svolta a destra e si segue sempre la Provinciale sulla sinistra. Subito dopo il campo di baseball svoltare a sinistra, proseguire dritti e girare a sinistra in direzione della grotta. Qua possiamo parcheggiare la macchina e recarci all’entrata. La Grotta Gigante (www.grottagigante.it) è una grotta carsica contenente la sala naturale più grande al mondo. Il percorso turistico è lungo 850 m e raggiunge 101 m di profondità. Le visite durano circa un’ora.

slow_drive_trieste_03.jpgLasciata la grotta proseguiamo il giro per concluderlo alla Casa Carsica di Rupingrande. Possiamo continuare dritti sulla Provinciale 8 così da scoprire un po’ più a lungo per il Carso triestino; continuando verso Rupinpiccolo svoltiamo a destra e poi di nuovo a destra verso Rupingrande. Arrivati in paese parcheggiamo e proseguiamo a piedi seguendo le indicazioni verso il Museo della Casa Carsica (www.kraskahisa.com). La casa è un esempio di architettura carsica datata fine del ‘700, è caratterizzata dal tipico uso delle pietre, sia per la costruzione che per ornamento. Ogni due anni (anni dispari) nella casa si svolge il Rituale delle Nozze Carsiche. Alla fine di agosto i visitatori possono assistere all’addio al nubilato/celibato ed alla cerimonia degli sposi, tutto rigorosamente seguendo le fonti storiche degli usi popolari del XIX secolo. Le nozze durano quattro giorni e gli abitanti vestiti con costumi popolari fanno festa assieme a migliaia di curiosi e turisti.

Con questa ultima tappa nel Carso triestino concludiamo il nostro tour in giro per la città di Trieste e dei suoi dintorni.