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I tour di Slow Drive – Giro nella Valle Arroscia (SV-IM)

Timidamente ma con il cuore colmo di gioia i nostri cinquini iniziano a mettere il musetto fuori dai garage. Abbiamo dunque deciso di pubblicare sul nostro sito una nuova sezione con gli itinerari “Slow Drive” raccolti negli ultimi anni sulla rivista 4PiccoleRuote.

Si tratta di percorsi suggeriti per godersi il viaggio ed andare alla ricerca delle bellezze, anche nascoste, della nostra amata Italia. Qui la lentezza della 500 diventa complice per godersi al meglio lo scorrere dei paesaggi e la scoperta di peculiarità naturalistiche, architettoniche ed enogastronomiche.

Giro nella Valle Arroscia (SV-IM)

di Alessandro Scarpa

slowdrive1_fiat500_01.jpgSiamo nelle vicinanze di Garlenda, sede del Club. Partendo da Albenga, questo giro permette di conoscere caratteristici paesi dell’entroterra ligure, bellezze culturali e specialità enogastronomiche.

Il torrente Arroscia che dà il nome alla valle si getta nel Centa a Bastia di Albenga ed è da qui che iniziamo il nostro percorso, sulla strada provinciale 453 per Pieve di Teco. Dopo qualche km, alla prima rotonda, saliamo ad Arnasco, dove è interessante visitare il Museo dell’Olivo e della Civiltà Contadina. Presso il negozio della Cooperativa Olivicultori (tel. 0182761178), che gestisce anche il Museo, si possono acquistare olio e specialità locali. Nel periodo novembre/febbraio il frantoio è in piena attività per frangere olive di cultivar Arnasca o Pignola, tipiche del luogo. Interessanti i molti murales sui muri del paese.

Procediamo per la strada di mezza costa, molto panoramica, inslowdrive1_fiat500_03.jpg direzione Vendone, dove ci danno il benvenuto le sculture monolitiche dell’artista tedesco Rainer Krister. Poi verso Onzo e Costa Bacelega. Qui, all’agriturismo La Fattoria (tel. 3384426766) due simpatiche sorelle preparano ottimi piatti tipici. La strada è sempre spettacolare e si raggiunge Aquila di Arroscia. Alla frazione Gavenola di Borghetto di Arroscia troviamo il Panificio Cacciò (tel. 018331255), pane genuino e profumati prodotti da forno (il frollino con la forma della 500 che abbiamo mangiato in numerosi meeting di Garlenda è stato prodotto qui).

Siamo nella zona di produzione del famoso aglio di Vessalico, presidio Slow Food: i terrazzamenti, anni fa pieni di rovi, sono stati recuperati ed è stato piantato l’aglio, richiesto da tutta Italia. Via Lenzari, attraverso splendidi uliveti di taggiasche, scendiamo al paese (Fiera dell’Aglio di Vessalico – 2 luglio). Di qui procediamo per Pieve di Teco, che ci attende con i suoi bellissimi portici, Musei e Chiese. Imperdibile il Teatro Salvini, uno dei più piccoli teatri al mondo, un vero gioiello. (tutte le ultime domeniche del mese: mercato dell’antiquariato).

slowdrive1_fiat500_02.jpgRientriamo in fondovalle e sulla vecchia strada fra Borghetto di Arroscia e Ranzo visitiamo l’antica chiesa di San Pantaleo con i suoi preziosi affreschi (per visite: 3346964733). Ranzo è costituito da 12 frazioni con altre belle chiese. Ottimo l’olio extravergine di oliva taggiasca ed il vino Pigato prodotto da conosciute aziende: A Maccia, Alessandri, Bruna, De Peri, Guidi, ecc.

Prima di Ortovero ci si può fermare alla Trattoria Vignola di Pogli (tel. 0182559877) (Buridda, ovvero stoccafisso in umido, oppure coniglio alla ligure). In alternativa, ad Ortovero possiamo salire al Borgo Fasceo e fare una passeggiata alla chiesetta con la particolare Via Crucis nel sagrato: dopo, in piazza, possiamo farci uno stuzzichino con un bicchiere di vino alla Cantina di Sonia. All’uscita del paese possiamo fare “il pieno” di tutti i vini locali presso la Cooperativa Viticultori Ingauni. Proseguiamo fra vigneti e poi con vista a destra dell’aeroporto di Villanova di Albenga, pochi chilometri ancora e siamo al punto di partenza.

Percorso di circa 80 km che può occupare una intera giornata; partire con serbatoio pieno. È consigliabile telefonare ai numeri menzionati prima di andarci.

slowdrive1_fiat500_05.jpgSe pernottate in Valle, da Pieve di Teco prendete direzione Ormea e dopo qualche km. andate a sinistra direzione Mendatica. Siete nella alta Valle Arroscia, con la specialità della cucina bianca. Formaggi, burro, patate, rape, verdure selvatiche, pasta fatta a mano… una semplice ma prelibata cucina: sebbene a solo 50 km dal mare, non c’è più traccia di olio, pomodoro e tutslowdrive1_fiat500_06.jpgte quelle erbe tipiche della Liguria marina. Potete degustare questi piatti a Montegrosso Pian Latte presso l’Osteria del Rododendro (tel. 0183752530 – 3293429028) o a Mendatica presso l’Agriturismo Il Castagno (tel. 0183328718 – 3492961932): qui potete visitare il paese e la Chiesa.

(Da Mendatica si può salire a Monesi, stazione sciistica d’inverno e bel posto per camminate estive. La spettacolare ex strada militare Monesi-Limone è appena stata restaurata: è sterrata e solo chi sa il fatto suo può affrontarla col cinquino).

Procediamo a mezza costa per Cosio d’Arroscia (museo In Herbis Salus – interessante esposizione di erbe locali) e raggiungiamo il Col di Nava (934 m s.l.m.), storico spartiacque fra Liguria e Piemonte (visitare l’imponente Forte). Rientriamo a Pieve di Teco con la strada statale passando per Pornassio ed i suoi vigneti. (vino Ormeasco – da vitigno dolcetto – con caratteristiche totalmente diverse dai dolcetti piemontesi).

Percorso di ulteriori 35 km – se non si vuole solo guidare, ma effettuare visite ed assaggiare le specialità locali, si consiglia il percorso completo (115 km circa) in due giorni.

 

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