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Restauro in tour per una 500 speciale

La collaborazione tra Rhibo e Fiat 500 Club Italia, iniziata durante lo scorso Meeting Internazionale di Fiat 500 storiche a Garlenda, ha da subito dato vita a numerosi e coinvolgenti progetti. Uno di questi riguarda uno straordinario “restauro in tour”:

l’idea è quella di effettuare lavori di ripristino “a tappe”, su parti meccaniche e di carrozzeria durante alcuni dei raduni del Fiat 500 Club Italia. La 500 in questione verrà caricata e scaricata dal furgone Rhibo, e durante ogni manifestazione a calendario, un team di esperti avrà poche ore di tempo per portare avanti il lavoro sotto gli occhi del pubblico. Restaurare una 500 qualsiasi sarebbe già un bell’obiettivo, ma restaurare una 500 con una storia speciale alle spalle è un progetto ancora più onorevole. Carlo Giulini, vice-presidente del Fiat 500 Club Italia, ha suggerito quindi che l’auto protagonista del “restauro in tour” fosse quella di Fabrizio Torsi, presidente dell’Associazione paraplegici di Livorno.

La vettura è stata donata a Fabrizio Torsi da Gabriella Bertini e si tratta della prima 500 con comandi manuali, oggi l’unica al mondo. Gabriella è affetta da mielolesione da quando aveva tredici anni e si è sempre battuta per i diritti dei disabili.

Ora la 500L appartiene a Fabrizio che trent’anni fa ebbe un incidente che lo costrinse su una sedia a rotelle. Da allora dedica la sua vita ai disabili, con lo scopo di restituire loro la dignità e l’indipendenza che spesso vengono a mancare.  Il 29 luglio l’amministratore delegato di Rhibo, Salvatore Bortone, assieme a Federica Botte (event manager), e al vice-presidente del Fiat 500 Club Italia, Carlo Giuliani, si sono recati a Livorno hanno preso in carico la 500 per restaurarla e restituirle quella stessa dignità che Fabrizio restituisce alle persone. “La nostra volontà di restaurare la 500 e fare un bel lavoro diventa ancora più forte dopo aver incontrato Fabrizio, dopo essere venuti a conoscenza della sua storia e del suo lavoro” dichiara Bortone.

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Il piano di lavoro verrà definito in questi giorni. “Vedremo con alcuni esperti quali parti ristrutturare e quali non modificare per mantenere inalterata la bellissima storia che questa vettura porta con sé” spiega Carlo Giuliani.