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Iran experience in 500 – il rientro per rischio guerra

Il socio Gianluca Fiorentini, partito l’11 maggio da Roma, è stato costretto ad interrompere il suo viaggio che aveva come meta finale l’Iran. Il motivo dell’interruzione è stato l’alto rischio di attentati dovuto alle tensioni di guerra.

Ecco il post con cui Gianluca annuncia il forzato “dietro-front”dalla sua pagina Facebook, accompagnato da una emblematica foto che ritrae il cartello di “pericolo guerra”.

fiorentini_end.jpgUn mese e 7000 chilometri dalla partenza, dopo la Grecia, la Turchia, la Georgia, l’Armenia e di nuovo la Turchia. A circa 80 chilometri di distanza da Erzurum in direzione est c’è un piccolo paese. Si chiama Horasan e rappresenta uno dei punti di ingresso nella zona calda confinante con l’Iran. In prossimità della stazione di servizio Moil, polizia e Jandarma (forze armate turche) tengono sotto controllo chiunque transiti da lì. Hanno il polso della situazione in tempo reale. E quando anche la Jandarma ti sconsiglia di proseguire c’è da crederci. Gli scontri tra il PKK e le forze governative sono cosa seria. Decido di non proseguire perché sarebbe un rischio troppo grande per la mia incolumità. L’avventura finisce qui.
Lo dico con immenso dispiacere pensando a quanti mi hanno seguito, sostenuto ed incoraggiato.
Lo dico con l’animo sereno di chi le ha provate tutte per portare a termine un’esperienza sulla quale aveva investito davvero molto.