In questo periodo in cui le nostre abitudini si sono tanto modificate è necessario prendersi cura di sè per alleviare lo stress ed affrontare al meglio questa fase complicata. Seguiamo i consigli della psicoterapeuta Roberta, persona estremamente competente e molto legata ai cinquecentisti.
***
di Roberta Fiscaletti
La fase di emergenza che stiamo vivendo sta sottoponendo tutti noi ad uno stress prolungato, le nostre vite hanno subito un inaspettato arresto mettendoci di fronte a timori sulla salute fisica, a preoccupazioni economiche e ad importanti limitazioni sociali fino, in alcuni casi, anche alla perdita di persone care. Il senso di sicurezza e di controllo che avevamo raggiunto ha lasciato spazio ad una generale percezione di minaccia e di perdita soprattutto della libertà e del contatto fisico con gli altri.
Questo stato di attivazione psico-fisica comporta spesso il manifestarsi di pensieri negativi, irritabilità, ansia, rabbia, disturbi somatici e del sonno.
In questo nuovo scenario siamo costantemente esposti a informazioni e consigli sulle norme comportamentali da rispettare per difenderci dal contagio, come lavarsi spesso le mani, rispettare le distanze, restare a casa. Tuttavia l’ulteriore prova che stiamo compiendo come essere umani è psicologica.
Se nelle prime settimane di quarantena abbiamo dovuto imparare a stare a casa e ad occupare il nostro tempo, ora sempre di più col prolungarsi di questa condizione la sfida è quella di occuparci di noi stessi e dei nostri pensieri e non farci sopraffare dall’angoscia.
E’ fondamentale prenderci cura della nostra salute mentale fin da ora, imparando a gestire nel miglior modo possibile le paure che comprensibilmente stiamo vivendo.
In questo momento la paura, coerentemente con la situazione, rappresenta il nostro naturale campanello d’allarme che ci permette di sopravvivere, di difenderci dai pericoli, ad esempio usando le mascherine, rispettando le distanze ecc… ma se la paura è accompagnata da un atteggiamento negativo di percezione di debolezza ed impotenza può trasformarsi in panico generando comportamenti disorganizzati, caotici che spesso portano a conseguenze ancor più negative.
E’ importante invece rafforzare la nostra capacità di giudizio e di adattamento, per evitare che si sviluppino problemi psicologici come disturbi d’ansia o depressione, i cui sintomi si possono manifestare non necessariamente adesso, nella fase critica, ma anche a distanza di tempo.
Se impariamo ad ascoltare le nostre emozioni e a gestire i nostri pensieri riusciremo con maggiore successo a resistere e a ripartire.
Cosa possiamo fare?
1. mantieni la giusta distanza “mentale”.
Se tutti parlano del Coronavirus e ci esponiamo costantemente alle notizie relative al Coronavirus non potremo fare altro che pensare al Coronavirus.
Naturalmente è importante tenersi aggiornati e conoscere la situazione e come si stia sviluppando, sia per prendere le dovute precauzioni sia per partecipare a questa parte della nostra storia ma se poniamo la nostra attenzione solo su questo aspetto della realtà, rischierà di ingigantirsi e diventare l’unica realtà incrementando il nostro senso di impotenza.
Privilegiamo le fonti ufficiali e limitiamo l’accesso alle informazioni.
E’ consigliabile scegliere 2 momenti della giornata, tutto il resto è stress inutile e dannoso.
2. Ri-trova la tua routine.
E’ importante nell’arco della giornata mantenere o creare una routine.
Anche se ora non è possibile fare tutto quello che facevamo prima organizziamo la nostra giornata in modo regolare.
I comportamenti ripetuti nel tempo rafforzano il nostro senso di identità e ci rassicurano, le abitudini ci restituiscono un po’ di normalità, una preziosa ancora di salvezza in un momento così “fuori dal normale” e per sviluppare un atteggiamento positivo cerchiamo emozioni positive inserendo nella routine anche attività piacevoli.
Svegliarsi e andare a dormire ad orari regolari, curare la propria igiene, mangiare in modo sano, fare un po’ di attività fisica o rilassante. Manteniamo le relazioni anche se a distanza, parliamo di come ci sentiamo con le persone di cui ci fidiamo, non perdiamo i contatti e cerchiamo la condivisione.
Se non è possibile lavorare da casa pensiamo ad attività alternative, qualcosa che da tempo avremmo voluto fare ma non ne avevamo il tempo.
Se non possiamo controllare il virus e ciò che accade fuori ricordiamoci che possiamo controllare le nostre azioni, la nostra vita in casa e nelle relazioni.
3. Continua a Progettare.
Non perdiamo la speranza e non abbandoniamo la dimensione della progettualità.
E’ bene essere realisti, non sottovalutare il problema ma neanche catastrofizzare.
Anche se viviamo in una condizione di incertezza ci sono elementi che restano stabili e potremmo usare questo tempo per lavorare ai nostri progetti, aggiornarci, prepararci per quando tutto finirà, perché prima o poi finirà!
Se passeremo il nostro tempo dedicandoci ai nostri interessi e alle nostre passioni ci aiuteremo a restare in equilibrio a livello psicologico.
4. Dare senso
Quello che spesso ci aiuta a fronteggiare l’angoscia è la possibilità di dare un senso a ciò che sembra non averne.
Cosa posso imparare da questa esperienza? quanto sono stato capace fino ad oggi di affrontare una situazione che prima credevo impossibile? Divento più capace di fronteggiare le avversità, ridefinisco la scala di priorità.
Se quello che ci succede non possiamo cambiarlo dobbiamo imparare ad accettarlo individuandone un significato positivo, trasformandolo anche in una esperienza positiva.
Se ti sembra di non farcela da solo rivolgerti ad un professionista che certamente saprà aiutarti a trovare una modalità più utile per vivere questo momento.
Se vuoi puoi contattarmi o scrivermi una mail
sarò a disposizione per rispondere ad eventuali dubbi e domande o per una consulenza.
Dr.ssa Roberta Fiscaletti
Psicologa-psicoterapeuta
3473141270
fiscaletti.roberta@gmail.com