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Anche il Museo della 500 nel libro “La Strada dei Musei”

Sarà presentato in anteprima al Salone di Padova sabato 22 ottobre, con il patrocinio del Ministero della Cultura, il tanto atteso libro “La Strada del Musei”, edito dall’ASI e frutto di un lungo lavoro iniziato nel 2014.

La Commissione Storia e Musei, di cui fa parte anche il conservatore del “Dante Giacosa” di Garlenda Ugo Elio Giacobbe, ha curato quest’opera poderosa, che si sviluppa su oltre 360 pagine e offre schede informative su più di 260 collezioni e musei della mobilità, con indirizzi, telefoni, foto e info digitali, il tutto in italiano e in inglese.
Il libro arriva dopo il primo censimento nazionale di questo tipo di realtà, presente sul sito www.asimusei.it, diventato poi una brochure già intitolata “La Strada del Musei” e iniziative quali “Asimuseishow” (settembre 2019) e la creazione de “La Rivista dei Musei”.
Regione per regione, nel volume sono proposti i musei dedicati ad auto, moto, camion, mezzi di soccorso, militari e commerciali, aerei, treni, natanti, biciclette presenti nelle nostre regioni e testimoni della bellezza del ‘Made in Italy’. Si tratta di strutture pubbliche e private, che concretizzano il sogno del MIDA, il Museo Italiano Diffuso dell’Automobile, un nome per identificare un’eccellenza culturale che ha anche un importante indotto economico.
Il motorismo storico è una vera e propria “industria sociale”, il cui valore è stato valutato in 2,2 miliardi di euro e che contempla anche gli aspetti legati al turismo. “La Strada dei Musei” si propone come un vademecum e un’utile guida per organizzare magari un tour a tema durante una vacanza, o scegliere la meta di un raduno, una rievocazione storica, una gita.
La Commissione, presieduta da Danilo Castellarin e composta oltre che dal nostro Giacobbe da Stefano Chiminelli, Costantino Frontalini, Mariella Mengozzi, Giuseppe Valenza e Roberto Vellani, ha lavorato per presentare sia i musei più noti sia “perle” poco conosciute. Anzi, come testimonia il conservatore del “Dante Giacosa”, proprio queste sono state una piacevole sorpresa. Due pagine sono naturalmente dedicate al Museo della 500 di Garlenda, particolare per essere dedicato ad un solo modello e per la sua capacità di sviscerarne tutti gli aspetti, da quelli tecnici a quelli storici, culturali ed artistici.