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Il mio primo raduno a Garlenda

7 luglio. Ci alziamo un po’ più tardi ed arriviamo al Parco Villafranca  per assistere al Talk Show dedicato al 50° compleanno della 500 L (non potevamo mancare, essendo fieri proprietari di 500 Lusso) e al 60° della 500 Sport a cura del commissario tecnico nazionale Enrico Bo e del commissario tecnico e consigliere ASI Carlo Giuliani (28). Conclusasi la conferenza (purtroppo, perché avremmo ascoltato per ore!) decidiamo di passare una mezz’oretta al mercato presso il Parco Serre… anche se poi le ore diventano due, a girare tra le varie bancarelle con ricambi di ogni tipo, consultandoci tra noi e trattando il prezzo con il venditore, uscendo quasi sempre contenti e “vincitori” dalla caccia al ricambio perfetto. Così facendo però ci perdiamo il Grand Tour della Valle Arroscia e, dopo aver mangiato un panino, decidiamo di andare al parco acquatico “Le Caravelle”.
Si parte come sempre in gruppo e, una volta sul posto, con le nostre vecchiette facciamo il giro nel percorso interno al parco; ecco che i sorrisi, i saluti e l’allegria coinvolgono bambini, adulti e anziani che rimangono affascinati al vederci arrivare tutti incolonnati con queste macchinine di vari colori, che per i più piccoli sono dei “giocattoloni”. Passiamo un pomeriggio tranquillo all’insegna del divertimento e del relax tra amici, senza preoccupazione per le nostre auto, sistemate nel parcheggio protetto dalla vigilanza: questo ed altro per delle vere VIC (Very Important Car)!
Al rientro decidiamo di fare una cena dell’allegra combriccola (così ci siamo definiti), all’insegna della vera e sincera amicizia che si è creata grazie alla passione che ci lega, ma anche al Meeting che ci ha fatto partire tutti insieme per dei giorni di sano e puro divertimento (29). Al termine, dopo esserci salutati, tutti a nanna in vista del grande evento della domenica!
8 luglio. Non abbiamo avuto nemmeno bisogno della sveglia per alzarci, da quanto eravamo eccitati di partecipare alla grande parata finale delle 500 all’Ippodromo dei Fiori a Villanova d’Albenga. Lasciati i nostri alloggi, ci dirigiamo tutti insieme sul posto e, all’ingresso della struttura, respiriamo un’atmosfera bella “carica” (quasi come gladiatori al Colosseo… anche se noi dobbiamo solamente sfilare e divertirci!). Iniziamo a percorrere l’interno del circuito per arrivare alla nostra postazione, quella delle auto provenienti dalla Sicilia. Nell’attesa che tutti siano pronti a sfilare, degustiamo un piccolo aperitivo con anche i biscotti a forma del mitico cinquino!
Arriva il momento di tornare alle nostre 500, la parata sta per iniziare ed ecco che, scaldati i motori (30), siamo pronti a partire! Questo è il momento in cui si capisce poco e niente, si è presi dalla voglia di farsi vedere e sentire, i colpi i clacson sono la normalità, anche le nostre piccole sono in fermento (è la prima volta anche per loro, mai hanno partecipato ad un evento del genere). Pian piano sfilano le varie nazioni (tra cui l’Ungheria, la nazione ospite di quest’anno) e le poi le regioni… Lombardia, Veneto, Sardegna, Sicilia! Ecco tocca a noi (31), l’emozione sale e viene diffuso il brano “Un’estate al mare” di Giuni Russo; ci fermiamo e cominciamo a salutare e ballare, tutti ci salutano festosi e sorridenti, ma ecco che parte una tarantella improvvisata… non si capisce più niente (32). l’atmosfera è di festa, non c’è altro da dire e, finita la tarantella, saliamo nuovamente sulle nostre piccole e si riparte per la sfilata. Sembra di essere alla parata del 2 giugno, solo che qui a sfilare c’è un esercito di piccole auto e proprietari fieri delle proprie creature. Usciamo dall’ippodromo ancora increduli di ciò che abbiamo appena vissuto, felici ed esaltati; dopo un momento di pausa per ritornare in noi, decidiamo di recarci a Sanremo in perfetto stile slow drive! Comincia il nostro piccolo viaggio percorrendo il ponente ligure, di paesino in paesino (33), ammirando le  meraviglie naturali che il paesaggio ci regala. Rigorosamente con la capote aperta, affrontiamo percorsi montani, salite tortuose per poi scendere nuovamente ad ammirare il mare (34-35). Ecco che troviamo il cartello “Sanremo”, siamo arrivati (36)! Dopo un giro per le varie strade della città, tra colpetti di clacson che fanno girare i turisti, che subito ricambiano saluti e sorrisi, arriviamo vicino al Teatro Ariston (37), tappa obbligata per questa meta; successivamente, sentito il bisogno di mettere qualcosa sotto i denti, posteggiamo le nostre amate 500 sul lungomare e decidiamo di prenderci un bel gelato rinfrescante. A malincuore ci accorgiamo che si sta facendo tardi e dobbiamo rientrare, ma prima facciamo una capatina in cartoleria per acquistare l’adesivo della città di Sanremo (ogni traguardo raggiunto con le nostre 500 è degno di essere ricordato e quindi va subito attaccato sulla valigia della mia Saphira!).