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Le 500 sulle montagne bellunesi

di Giulio Pirolo 
Le vette delle Dolomiti Bellunesi in una bellissima giornata d’estate hanno fatto da corona ai settanta appassionati arrivati dalle province venete, ma anche dal Friuli e dal Trentino, che con le loro colorate Fiat 500 hanno percorso le strade dell’Agordino, della Val Fiorentina e per finire della Valzoldana.

Il tutto per l’evento organizzato dal Coordinamento di Belluno del Fiat 500 Club Italia il 16 luglio 2023. Dopo la partenza da Peron di Sedico, lungo la strada verso Agordo sono state costeggiate le distese erbose di Candaten (dove spesso pascolano branchi di cervi), poi gli insediamenti del Centro Minerario di Valle Imperina, attivo dall’inizio del ‘400 fino al 1962 e destinato ad estrazione e lavorazione di argento, pirite, rame e solfato di ferro. In quella sede la presenza di un locomotore testimonianza di una tratta ferroviaria che da Bribano raggiungeva Agordo, costruita dal 1922 al 1924 e attiva dal 1925 fino al 1955.
Poi sono state le montagne, Civetta, Marmolada, Sella ed infine Pelmo ad illustrare la maestosità e bellezza delle dolomiti bellunesi. In località Belvedere eravamo attesi dal gestore Roberto che assieme a Paola Agostini e la signora Tasser hanno preparato una degustazione dei prodotti tipici del posto, formaggi di capra e miele di loro produzione, accompagnati dall’immancabile prosecco veneto. Dalla spettacolare suggestiva terrazza su uno sperone roccioso a quasi 1.500 m d’altezza sono stati anche visti i disastrosi effetti delle tempesta Vaia e del Bostrico dell’abete rosso, ricordati da una inquietante emblematica statua.
Giulia Tasser, della cui azienda erano stati apprezzati i prodotti latteari di capra, ci ha poi condotto per le stradine di Colle Santa Lucia illustrando le significative Case storiche e la particolare Chiesa circondata da un suggestivo cimitero, posti sul punto più spettacolare del paesino. E finalmente “Ai piedi del Pelmo” per la sosta per il pranzo al sacco del programma.
Non poteva mancare nel pomeriggio, dopo aver superato il Passo Staulanza, altitudine mt 1.766, il saluto finale con una sosta presso la gelateria “Pelmo” di Dont nella Valzodana, terra rinomata di maestri gelatieri.

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