di Renato Donati
Domenica 19 marzo 2023 mi sono sentito invogliato a partecipare a questo raduno del Fiat 500 Club Italia per vari motivi, sostanzialmente due.
Il primo perché organizzato dal Coordinamento di Reggio Emilia e Modena, della cui responsabile, Federica Gabba, ho sempre sentito parlare molto bene come ottima organizzatrice. Il secondo perché la meta del raduno era la famosa e celebrata Abbazia di Nonantola, nel modenese, che non avevo mai visto.
Ci troviamo in tanti cinquecentisti con le loro coloratissime vetture alle ore 9 nel centro di Nonantola per le iscrizioni e le formalità di rito. Il tempo è bello e tutto fa pensare a una magnifica giornata di divertimento e cultura. La colazione avviene al Bar “Petalo’s”, con soddisfazione di noi tutti. Dopo le tante chiacchiere e affettuosità fra gli amici che vediamo spesso ai raduni (fra i quali ricordo l’amico Gabriele Ravagnani detto “il bestione” con la sua 500 aerografata e la firma del papà di Marco Simoncelli) e i nuovi arrivati, alle 10, come inflessibilmente previsto dalla precisa organizzazione, ci dirigiamo verso la vicina Abbazia.
Alla prima impressione, dall’esterno, questa chiesa abbaziale, sostanzialmente una basilica, è imponente. Nasce come monastero benedettino nel 752 d.c., con cambi successivi di destinazione, titolazione e architettura, anche con Carlo Magno nel 774, con successivamente pure Matilde di Canossa. Fu monastero prima benedettino e poi cistercense nel 1514. Con la rivoluzione francese e il periodo napoleonico tutto viene praticamente saccheggiato e l’antica Abbazia soffre un grave declino. Successivamente la sua storia è quella dei giorni nostri, diventata diocesi. Come si può dedurre dalla sua storia, l’Abbazia nei secoli ha subito varie trasformazioni e destinazioni, anche estetiche, da romanica alla fondazione, fino a barocca. Pure interessantissimo e ricco di preziose raccolte è l’adiacente Tesoro Abbaziale, un vero Museo che conserva opere d’arte di inestimabile valore, sia culturale che storico. Quello che qui ho velocemente sintetizzato ci è stato raccontato con dovizia di particolari dalla nostra guida, il socio Giordano Sartori di Carpi, un vero esperto della storia locale, che con tanta passione, coinvolgimento e competenza ci ha illustrato tutto fin nei minimi particolari. Ma perché mi dilungo tanto a raccontare queste meraviglie storiche quando la cosa migliore è andarle a visitare personalmente? Garantito, ne vale la pena.
Puntualmente alle ore 12, finita la visita, inizia il trasferimento verso il tanto agognato pranzo, scortati dalla gradita e professionale Polizia Municipale di Nonantola. La meta, dopo un piacevole percorso fra vari paesini del circondario, giungiamo a Carpi. Qui il pranzo avviene presso il “Circolo Graziosi”, dove la fame viene domata da tante succulente portate, la maggior parte delle quali prodotte e confezionate dalle sapienti mani delle cuciniere locali. Fra una portata e l’altra Federica Gabba provvede a distribuire premi e riconoscimenti vari, compresi vari ricordi per i bambini presenti, e questa è una assoluta novità nei nostri raduni perché il coinvolgimento dei più piccoli è essenziale per tenere desta la loro attenzione e instillare in loro il seme della passione per le amate 500. Tutto, come si dice, finisce in gloria, con un particolare ringraziamento a Federica Gabba per la sua ottima organizzazione dell’evento, in attesa di un suo prossimo raduno, con tante belle cose da vedere e paesaggi da ammirare.
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