di Francesco Puzone*
Avevo poco più di diciotto anni, ero una matricola della facoltà di Economia alla guida di una Fiat 500 di quarta mano prestatami dalla mia fidanzata, quando l’oracolo, travestito da parcheggiatore, rigorosamente abusivo, mi apostrofò dicendo “Dottò….quanto vi trattenete?”.
È questo il mio ricordo di una delle ultime volte che ho parcheggiato in Piazza del Plebiscito, rammento di aver riso e di aver pensato “Sì, magari tra 25 esami e qualche anno vengo qui e ti lascio il macchinone!”. Chi poteva immaginare che sarei tornato dopo più di trent’anni per parcheggiare più o meno nello stesso punto lo stesso modello di automobile, solo che tutto nel frattempo è cambiato: il parcheggiatore non c’era, però io sono dottore, da trent’anni in questo posto è proibitissimo parcheggiare, ma, soprattutto, quello che era un catorcio arrugginito si è trasformato in un mito a quattro ruote e due scoppiettanti cilindri!
Questa non è tanto la cronaca di un bel raduno, è più il racconto di un sogno, di luoghi magici e di miti che si incontrano e dove se non a Napoli? Qui l’inimmaginabile diventa quotidiano ed i miti si confondono con le persone comuni, in fondo siamo figli di una sirena, Partenope, e di un centauro trasformato da Giove in vulcano, Vesuvio.
Domenica 24 aprile, il centro di Napoli ai suoi rumori abituali ha aggiunto i clacson festanti di decine e decine di Fiat 500, scortate dai motociclisti della Polizia locale; sotto gli occhi increduli di centinaia di turisti le vetture hanno attraversato Piazza Garibaldi, Corso Umberto I, l’appena riaperta Piazza del Municipio e dopo un deferente saluto al teatro più antico d’Europa lasciandosi sulla sinistra la Fontana del Carciofo, hanno fatto il loro trionfante ingresso in Piazza del Plebiscito, o usando la dicitura cara a Carlo III di Borbone, in “Largo di Palazzo”.
Sotto gli occhi degli otto re di Napoli, ben 140 Fiat 500 si sono accomodate nel salotto buono della città, abbracciate dal colonnato della Chiesa di San Francesco di Paola e da migliaia tra cittadini e turisti.
Le insegne del Fiat 500 Club Italia, esposte sulla piazza simbolo di Napoli, hanno ricevuto il patrocinio del Comune, che ha voluto partecipare attraverso l’intervento dell’assessora al Turismo Teresa Armato, che ha portanto ai soci presenti il saluto ed il plauso della Giunta e del Sindaco.
Napoli non viveva un evento simile da oltre 12 anni; la passione dei fiduciari dei Coordinamenti di Napoli, Antonello Martina ed il sottoscritto, coadiuvati dai soci Ernesto Lella e Ciro Gatto, è stata più forte delle mille difficoltà organizzative e burocratiche; un ringraziamento speciale va al dottor Francesco Riso, moderno “Virgilio” nella selva degli adempimenti amministrativi assolti.
È bello sapere che le nostre amatissime vetture si pavoneggiano nei selfie e nelle foto di mezzo mondo, mi piace pensare che tra le carrozzerie tirate a lucido, tra i motori rombanti, tra le numerose fuoriserie presenti si aggirasse lo spirito di una vecchia 500 color avorio antico 234, che portava in giro i sogni di uno studente parcheggiandoli, di tanto in tanto, a Piazza del Plebiscito.
* fiduciario Fiat 500 Club Italia – Coordinamento Napoli Sud
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