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“500 DAY Gianni Barezzi” a Soragna (PR)

di Filippo Barezzi
24 maggio 2015. Il team “500 DAY” di Soragna non ha ancora sperimentato un raduno con delle avverse condizioni metereologiche.

 

Prima o poi dovrà capitare che il raduno, organizzato sempre con cura, passione e attenzione, rimanga semi-deserto. Ma anche stavolta dobbiamo dire grazie alla Provvidenza ed alla protezione di Gianni dal cielo per la splendida giornata di sole, seguita a un sabato piovoso come due anni fa. Certo, le rassicuranti previsioni avrebbero potuto essere sbagliate, ma il cielo era azzurro e l’aria particolarmente tersa e leggera, accoppiata non scontata nella Bassa dove al sole battente è spesso associata un’insopportabile afa. Insomma, niente di meglio per andare in 500 con le capottine aperte!
Il “500 DAY Gianni Barezzi” è coinciso con il “Bianchi DAY”: coincidenza del luogo, Soragna, paese così piccolo ma evidentemente apprezzata cornice per le auto storiche, del giorno e del nome del raduno. Ho scritto “auto storiche”, ma in verità il Bianchi DAY aveva per oggetto le altrettanto mitiche Bianchine, strette cugine o addirittura gemelle di alcune 500, e tutte le altre Autobianchi, così come le moto fabbricate dalla stessa casa costruttrice. 67 vetture si sono iscritte in Piazza Garibaldi al 500 DAY, non sappiamo quante moto e auto al Bianchi DAY in Piazza Meli Lupi davanti all’omonima Rocca, ma ne abbiamo viste diverse sfilare e ci piace pensare che anche questo evento abbia goduto di una buona riuscita.
Gli equipaggi sono partiti per il percorso previsto che ha varcato la “frontiera” con la provincia di Piacenza, con il permesso del fiduciario di zona Lorenzo Achilli, presente al raduno, transitando per la strada dei ciliegi di Villanova D’Arda proprio in periodo di maturazione: la presenza dei banchetti di vendita ciliegie dei locali coltivatori è riuscita ad ammaliare alcune 500 che si sono fermate per soddisfare l’inevitabile voglia suscitata da tutte quelle “lampadine” rosse accese sugli alberi.
La meta era San Pietro in Cerro, per la visita al locale castello. Il bellissimo viale alberato d’ingresso ha permesso di parcheggiare all’ombra le piccole vetture così da non far loro prendere un colpo di sole, che a una certa età è bene evitare. Visita molto interessante: benché gli arredi siano pochi e non tutti coevi del castello, si viene condotti a vedere il piano terra, il primo piano (detto “nobile”), la soffitta con l’esposizione della collezione di arte moderna del proprietario e la splendida architettura di travi in legno del tetto, il sotterraneo con la mostra delle copie a grandezza naturale di 39 guerrieri di Xian.
Dopo un veloce aperitivo all’esterno del castello, di ritorno a Soragna, o meglio a Villa Castellina, nell’omonima piccola frazione dove era pronto il pranzo, con un gradevolissimo antipasto a buffet nel giardino della villa per poi sedersi nel salone centrale o nelle salette laterali per le altre portate, torta decorata per l’occasione inclusa. Il tutto per finire con il caffè ormai all’ora di merenda. Ma tant’è, al raduno non si deve aver fretta di andarsene!

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