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Mebetoys

La Mebetoys, ovvero Meccanica Besana Automodelli, nacque nel 1966 a Milano come produttrice di modellini in metallo pressofuso, ad opera dei fratelli Besana Ugo, Mario e Martino.

Dopo quattro anni di produzione l’azienda venne ceduta alla Mattel. Il futuro Commendator Mario nel 1974 fondò la Martoys, in seguito divenuta BBurago, tenuta per 25 anni prima di lasciarla alla conduzione del figlio Marco, che la portò, purtroppo, al fallimento.
Nel catalogo, oltre agli automodelli, vi erano vari tipi di giocattoli (fucili, pistole) per contrastare gli altri marchi presenti sul mercato, e cioè la APS – Politoys e la Mercury.
I primi modelli furono in scala 1/42, ma ben presto lo standard di tutti i produttori divenne il classico 1/43.
La produzione classica conta 40 modelli identificati con il codice progressivo alfanumerico, dalla numero A-1 FIAT 850 del ’66 alla A-40, Land Rover Transamerican del ’69.
Le prime versioni erano vendute con la scatoletta bianca che riportava la foto dell’auto vera. Il colore si poteva vedere dal foro circolare presente sui due lati. Per evitare il movimento del modello all’interno, esso veniva avvolto da una striscia di spugna. Seguì la scatolina con finestra laterale, a forma di bocca di forno. Questa si rivelò essere molto fragile per la pellicola incollata all’interno. È molto difficile trovare una scatola perfetta che non sia mai stata riparata.
Ecco un approfondimento del modello della 500 F codice A-36 (foto 1, 2, 3).
Carrozzeria in Zamac, ha il cofano motore e le porte apribili, le luci anteriori a diamantino o brillantino e le posteriori colorate di rosso. Sospensioni funzionanti con volante e leva cambio cromati come pure il motore.
Il fondino cromato è fissato con due viti, le ruote sono piatte ad asse passante senza feritoie con pneumatici in gomma. Targa nera in carta adesiva.
Dopo la cessione alla Mattel, uscirono nella Serie Europa con scatola in celluloide e base di cartone colorato. Il modello è ancora uguale alla serie precedente.
Alla fine della produzione si sono registrate le seguenti modifiche: i fari a brillantino non ci sono più, il cofano motore non è più apribile, ma ha ancora la targa di carta. Nella ultima serie le basette di cartone sono a scacchi bianche-rosse, azzurre e verdi. I fari anteriori sono colorati in argento e la targa è ricavata nello stampo ed è in rilievo (4-5).
Spettacolare il modello della Abarth 695 SS cod. 6608 (6) della serie Gran Super con paraurti tubolari della L con radiatore olio anteriore, coppa e doppio scarico ricavato nel fondino. Ruote superveloci di plastica a sezione larga. Porte e cofano motore apribili su basetta di plastica rossa, col coperchio in plexiglass completa di varie decal che richiamano le 500 “cattive” di Carlo Abarth con numero 14 sulle porte. Quest’ultimo vuole copiare lo stesso prodotto della Mercury.
Le immagini da 1 a 6 riguardano la mia collezione. Nelle foto successive, relative alla collezione del socio Claudio Mattioli, possiamo apprezzare altri dettagli: la base con la scritta “Serie Europa” (7), la targa in carta (8) e quella in rilievo (9), il n° 14 e lo scarico dell’Abarth (10).
Per vedere una bellissima collezione visitare il sito www.aessemodels.it.
Per richiedere informazioni, segnalare errori e suggerire integrazioni, potete scrivere alla mia casella mail.

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