Viaggio (virtuale) in 500 con le cartoline d’epoca

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  • Questo topic ha 119 risposte, 13 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 08/01/202322:58 da Ale74Pc.
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  • #514793
    Ale74Pc
    Partecipante

      Con una 500 meglio spostarsi nella zona del Lido, come ha fatto il fortunato proprietario di questa questa “Fiat 500 D” in una accattivante livrea di colore rosso :woohoo: :like

      Il viaggio (virtuale) procede sempre in senso antiorario, per cui, dapprima S. Stino di Livenza…

      …E di seguito Portogruaro, prima di portarmi verso le spiagge… 😉

      Il mare spunta oltre il piccolo vetro anteriore quando si arriva a Caorle. Non volendo fornire una immagine troppo scontata del paese, la cartolina ricordo viene scattata sullo sfondo della Torre campanaria

      Qualcuno si domanderà se la protagonista di questa ultima foto sia proprio la Torre, simbolo del comune affacciato sul litorale adriatico, oppure il singolare vis a vis “Fiat 500 – Innocenti Im3” :woohoo:

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      #514797
      Ale74Pc
      Partecipante

        La provincia della “Serenissima” termina poco più avanti, Lignano e Grado sono già in Friuli (anche se Hemingway definì queste zone la “Florida d’Europa”) e procedendo ad Est si giunge a Monfalcone

        Prima che il pomeriggio volga verso l’imbrunire, vado sulla “Statale Triestina”, la N° 14. La stanchezza, subdolamente cerca di minare la mia attenzione, ma non mi sfuggono i panorami circostanti e nemmeno sta 128 che mi segue da mezz’ora… :pinch:

        Oggi tutto sommato è stata una bella tappa, scalo tecnico a Trieste quindi. Arresto il cinquino sul Canal Grande di Trieste e vado in cerca di un hotel… 😉

        …Ma lascio la mia 500 in buona compagnia: Autobianchi Bianchina ed una Scionieri Special :woohoo:

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        #514802
        Ale74Pc
        Partecipante

          Quest’oggi uscivo alla buon ora: gustavo velocemente la colazione e leggevo la cartina stradale sulla terrazza dell’albergo, affascinato da questa porta socchiusa verso l’Est…. 🙂
          Improvviso così un’uscita fuori programma (se mai ne avessi avuto uno). :cheer:
          Attraverso la città fra il primo traffico della mattina, mentre mi destreggio per le vie del centro, davanti al Teatro Verdi, incrocio una “500D” munita di parasole, ed in attimo distrazione, sfuggo ad uno scontro frontale con una “600 bianca” (??? sempre la solita?!?) :angry:

          Ci è mancato poco! :ohmy:
          Metto in atto il mio piano: mi reco alla frontiera, disbrigo le formalità per l’espatrio, attività non è per nulla veloce, ma comunque riesco a portare la 500 in Jugoslavia ad un orario ancora buono. Parte così il primo vero sconfinamento dai territori nazionali.
          Non ho pretese particolari, ho un visto turistico di 24 ore, per cui mi tocca viaggiare…
          Lungo la costa percorro tutto il perimetro dell’Istria, primo passaggio Porec (Parenzo)

          Un cenno storico sulla penisola Istriana, che un tempo fu territorio italiano, e proprio Parenzo fu la città natale del Capitano aviatore Mario Visintini, asso della II° G.M. medaglia d’oro al Valor Militare, ricordato per aver conseguito numerose vittorie pilotando un biplano “Fiat C.R.42 falco”.

          Il mare offre una vista mozzafiato, ma le strade non si dimostrano altrettanto.
          Poco più a Sud la costiera passa per Rovinj (Rovigno)

          Da Trieste i km percorsi sono oltre 120, sarei già soddisfatto… Ma mi spingo oltre e completo la penisola di Istria e nel pomeriggio arrivo fino a Zadar (Zara)

          Non ho la possibilità di fermarmi per molto tempo, mi aspetta il ritorno… :ohmy:
          400 Km che mi faccio tutti d’un fiato, qualche sosta benzina/caffè, il rientro dalla frontiera italiana e poi in albergo. E’ stata una faticaccia, ma ne ha valso la pena… 🙂 B)

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          #514804
          williams
          Partecipante

            [quote=”Ale74Pc” post=386253]

            [i]La mia deviazione non è proprio del tutto turistica, arrivo in fatti dalle parti di Ferrara…
            Il mio passaggio non è casuale…
            AH! Eccola! :woohoo:
            GULP!! No… Questa è una F grigio medio…. :S
            Io sto cercando una R rossa.. Per cui non può essere… :side: …Oppure mi sono perso qualche cosa… 😉
            [/i]
            Io abito a portomaggiore…..se vuoi vedere la 500 R rossa qui credo io devi aspettare mi venga a trovare quel tizio che attira accessori ……

            #514812
            Ale74Pc
            Partecipante

              Il brusio di una folla impaziente ed il ruggito di grosse cilindrate è la sveglia di questa mattina. :huh:
              Dalla finestra, furgoni, carrelli ed auto da corsa…
              “Ma si!!” “La Trieste – Opicina” Proprio oggi!!! :woohoo:
              Sono così ad assistere ad una gara in salita alla quale partecipano anche tante 500. :like
              E che motori!!! Per non parlare degli assetti sportivi…

              Assisto a qualche passaggio interessante, ma inesorabilmente devo lasciare la città, uscendo fotografo una vecchia locomotiva a vapore alla Pescheria Grande

              Riprendo ancora la SS14 da dove sono arrivato… Lo scarso traffico del mattino invitano a correre: passo prima una Fiat 850 berlina” e poi una 600 bianca (sempre quella?!? :pinch: ): esco dalla scia e la supero poco dopo la splendida galleria naturale. B)

              Le zone del Friuli Venezia Giulia sono ricordate per le cruente vicende della Grande guerra, combattuta nelle trincee del Carso. Ed in provincia di Gorizia lungo la strada che porta verso Udine, ha sede il sacrario di Redipuglia, eretto come cimitero monumentale a ricordo di tutti i caduti del conflitto.
              Una cartolina quale tributo al sacrificio di tanti…

              Percorrendo una ipotetica linea affiancata al confine di Stato, la 500 passa a Gradisca d’Isonzo

              A ridosso del confine, la città di Gorizia, scattiamo una foto alla facciata della bellissima chiesa barocca di Sant’Ignazio

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              #514820
              Ale74Pc
              Partecipante

                La marcia prosegue verso Udine, costeggiando sempre il confine, giungiamo quindi a Cividale, oltrepassando il Ponte del Diavolo, la foto arriva da piazza Armando Diaz. 😉

                Friuli è anche sinonimo di caserme e reparti dell’Esercito: “Cividale” ricorda il distintivo di un famoso Battaglione dello 8° Reggimento Alpini della Brigata Julia. 😉

                Dopo l’ennesimo (ma non ultimo) cenno nostalgico, viaggiamo verso Udine.
                Il mio solito giretto turistico, mi porta in pieno centro storico: la loggia di S. Giovanni e la Torre dell’Orologio

                Mi fermo per uno scatto e che coincidenza!!! Una “500 Sport”, con tetto chiuso :woohoo:

                Non da poco anche la Bianchina cabriolet rossa sulla sinistra… :cheer:

                Vorrei che la mia “ascesa” verso le Prealpi Carniche fosse graduale, passando velocemente da Maniago (PN)

                E San Daniele del Friuli (UD),

                Dopodiché inizia la mia scalata…
                Tramite la “SS355” si viaggia bene, l’aria si fa sempre più fresca, a tutto beneficio del raffreddamento ad aria del bicilindrico, in quanto, arrivato a Forni Avoltri, il dislivello superato è di oltre 700 mt. :S :blink:

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                #514827
                Ale74Pc
                Partecipante

                  All’arrivo all’albergo Samassa, una bella 500 D di colore rosso. :like
                  Lo scenario tipico della montagna sarà il mio prossimo compagno di viaggio, dalle Carniche si svetta verso Cima Sappada con un ulteriore dislivello in salita di 400 mt.
                  La SS355 conduce al bellunese, il confine di regione è oltrepassabile poco dopo l’abitato di Sappada, dove effettuo una sosta ristoro

                  La “SS355” termina a S. Stefano di Cadore (BL), ed arriva in paese con una dolce discesa.
                  Seguendo la valle del fiume Piave, attraverso la regione geografica del Cadore, Lozzo di Cadore

                  Calalzo di Cadore

                  Fino a Tai di Cadore,

                  dove imbocco la “SS51 Alemagna” svoltando verso Nord e verso i passi dolomitici.
                  Man mano che macino Km e mi avvicino alla “perla delle Dolomiti”, lo scenario si fa sempre più suggestivo… Seguendo un “128 c.pé” giallo piper, incrocio una bella 500 rossa: ci salutiamo quali compagni d’avventura. :cheer:

                  Come si suol dire in questi casi: una foto da cartolina…
                  Arrivo dopo qualche minuto in paese… Si vede l’ambiente, come dire, aristocratico….
                  Una Fiat 500!!!…. ….Ah si. Anche una Rolls Royce. :p

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                  #522760
                  Ale74Pc
                  Partecipante

                    Siamo in vena di salite, per cui arrampicare fino al lago di Misurina sembra una passeggiata, nonostante i 600mt di dislivello da superare; ma, giunto sul parcheggio inghiaiato in riva alle fredde acque, lascio riposare un po’ il cinquino… :p

                    Queste montagne sono un forte richiamo per tanti turisti, molti praticanti di escursioni lungo i sentieri. Uno di questi sentieri in particolare, si arrampica fino alla cappella degli Alpini, scostandosi dalla piccola strada comunale che parte dal lago stesso. Si arriva a quota 2327m! :woohoo:

                    La piccola 500 arriva fino a qui… Anche una DS19 in verità!
                    La vista sulle Tre Cime di Lavaredo, è mozzafiato.
                    Ritornando verso la “Alemagna”, dopo una altrettanto mozzafiato discesa, mi infilo nel cuore della val Pusteria, le insegne e la segnaletica è espressa in due lingue (italiano e tedesco) e fra curve e doppiette, si arriva a S. Candido, dove si è obbligati a svoltare a sinistra: a destra c’è l’Austria…
                    La bellissima città tirolese di Lienz dista soltanto 40 Km, per cui mi faccio un “andata e ritorno” e posso dire “500 presente” B)

                    Ritorno così in “patria” dopo poco, quindi nuovamente S. Candido e poi proseguo ancora per qualche Km e trovo Brunico, altra cittadina ove hanno sede altre caserme; i militari di leva sono praticamente gli unici a non parlare abitualmente tedesco…

                    Sosta (virtuale) ai piedi del monumento all’Alpino…. Ed è ancora intero in questo momento! 🙂
                    Ma la mia tappa (immaginaria) verso Nord non è ancora conclusa, viaggiando sulla “SS12” del Brennero (anche se il nome corretto sarebbe dell’Abetone e del Brennero), mi spingo fino al confine di Stato e vista la (fantasticata) strada percorsa, la giornata si conclude al Passo del Brennero (Brennerpass)

                    Dove trovo riposo al provvidenziale Hotel Agip.. 😉

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                    #522765
                    Ale74Pc
                    Partecipante

                      L’interno dell’hotel è arredato in tipico stile altoatesino ed inesorabilmente vengo attratto dalle cartoline in vendita…. Ne compro qualcuna: una di Innsbruck , in fondo dista da qui soltanto 60 Km.

                      Bella anche questa di Vienna 😉

                      Su entrambe compaiono giustamente delle “Steyr – Puch 500”, d’altronde l’Austria è la loro patria natale…… Altre si rifanno a suggestivi scatti invernali, come questa di Seefeld, nel Tirolo austriaco

                      E sempre d’inverno una 500 rossa è arrivata a S. Jackob Defereggen

                      🙂

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                      #522772
                      Ale74Pc
                      Partecipante

                        L’aria fredda delle Alpi sembra essere entrata dentro l’abitacolo della 500: :ohmy: al tatto i edili risultano gelati; :ohmy: :ohmy: ma il motore si è avviato allegro, e dopo il pieno di benzina sono già sulla “SS12” in discesa verso il bivio per la “SS44”, che tramite i passo Giovo a 2094m, mi permetterà di intrufolarmi nella val Passiria.
                        La 500 arriva sul Giovo senza alcun “colpo di tosse”, poco più avanti, per la precisione nell’abitato di S. Leonardo, la “SS44” si fregia di una appendice (la “SS44bis”) veramente interessante: la strada che porta al passo del Rombo, anch’esso valico di confine italo austriaco
                        Il nastro d’asfalto si attorciglia letteralmente alle pendici dei monti, i tornanti si contorcono sinuosi e la vetta sembra inarrivabile… :ohmy:

                        Arrivo a quota 2509m Il passo del Rombo, uno dei luoghi più freddi d’Italia…. :pinch:
                        La conseguente discesa per il ritorno è una faticaccia per i 4 tamburi freno, che tuttavia assolvono il loro dovere, fino a Merano (BZ)

                        A Merano passiamo la “Porta Venosta” e risaliamo la vallata

                        La “SS38 dello Stelvio”, che conduce all’omonimo passo, percorre la parte più bassa della Val Venosta, ma l’obbiettivo di questa parentesi sull’itinerario è un preciso punto di interesse.
                        Procedendo fra campagna ricca di verde e di agricoltura, a Prato allo Selvio, si tiene la destra…

                        OOPS!!!! la protagonista della foto è in bluette ma è parcheggiata nel riquadro in alto a destra e non a bordo piscina….. :side:
                        …Hem, dicevo, si tiene la destra e si segue l’indicazione per Resia (BZ).
                        Siamo sulla “SS40”, qui a San Valentino alla Muta

                        Nell’immagine, oltre al distributore dove ho rabboccato il carburante, si vede il Lago della Muta.
                        Poco più avanti la mia meta: il lago di Resia, dove si affaccia Curon Venosta; del vecchio paese rimane soltanto il campanile della chiesa che fuoriesce dalle acque.. 😉

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                        Ale74Pc
                        Partecipante

                          Dopo la visita al “paese sommerso”, la strada prosegue verso Resia e l’omonimo passo che conduce in territorio austriaco, l’ultima frazione italiana è Resia.

                          Dopo un rifornimento veloce al gasthoff Eden, ritorno verso Merano e quindi giù fino a Bolzano, dove attraverso la città con non poche “distrazioni” :whistle:

                          Va beh! Ormai è risaputo che ho un debole per le giardinette…. 😉

                          Riprendendo la retta via, viaggio in direzione Nord lungo la “SS12” che avevo lasciato a Vipiteno, all’altezza di Siusi allo Sciliar, ci fermiamo per un caffè in uno dei tanti gasthof che si trovano lungo il percorso.

                          Il massiccio dello Sciliar è un gruppo montuoso costituito da diverse imponenti cime, la “SP64” è una via secondaria che permette di aggirare la catena dolomitica, evitando anche diversi Km di strada statale, volendo andare verso la Val Gardena… …Ricominciano i passi alpini… :woohoo:
                          Questa “SP64” è relativamente corta (ma molto utile) e confluisce nella “SS242 di Gardena e P.sso Sella” poco prima di Ortisei, e fino a Santa Cristina Valgardena la salita è appena percepibile.

                          Lentamente la marcia in 4a° velocità diventa impraticabile, ci apprestiamo alla scalata del passo Gardena….
                          Porto così la 500 ai 2121m della forcella sovrastata dal maestoso massiccio del Sella, :cheer:

                          la strada ora è la “SS243” che grazie a questo valico, si collega alla Val Badia; scendiamo così a Colfosco

                          :cheer:

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                          #522786
                          Ale74Pc
                          Partecipante

                            Ma il G.P.M.** Per usare un termine ciclistico, non è certamente concluso; proseguo infatti verso un altro classico passaggio dolomitico: il Falzarego.
                            E andiamo! :woohoo: 20 Km di salita e curve, attraverso prati e boschi di conifere. La meta è decisamente frequentata, molti gli escursionisti che salgono al rifugio Lagazuoi con la funivia 😉

                            Ma il passo è anche importante dal punto di vista viabilistico; si incrocia qui la mitica “SS48 delle Dolomiti”, che porta a Cortina. Nella opposta direzione si va verso le vallate di Fiemme e Fassa.
                            Nel mirino la prossima vetta è il Pordoi; dista circa 30 Km: tutta in discesa e falsopiano fino ad Arabba

                            Poi riparte la salita: 8 Km di fantastiche curve immerse in un panorama spettacolare… :woohoo:

                            …per portarsi ai 2239m di quota del passo

                            Il Pordoi, famoso anche per le gare ciclistiche, rimane incastonato fra il Gruppo del Sella e la Marmolada.
                            Rimaniamo sempre sulla strada delle Dolomiti, passiamo così per Canazei (TN) 😉

                            In questo comune della Val di Fassa mi fermo per il rifornimento di benzina alla Agip.
                            La vista della Marmolada che sovrasta imponente, diventa l’ennesima meta ove portare la 500.
                            Così, mi avvio per una escursione verso il lago di Fedaia e dopo aver superato anche l’omonimo passo, mi fermo alla baita Dovich, dove trovo ristoro ed un magnifico punto panoramico per una foto ricordo. 🙂

                            (**Gran Premio della Montagna)

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                            Ale74Pc
                            Partecipante

                              Per chi è ancora in fase i lettura, riprendo la mia strada a Canazei lungo la “SS48”, quindi Campitello di Fassa

                              E Pozza di Fassa 🙂

                              Si resta sula stessa arteria fino a Predazzo, poi si svolta sulla “SS50 del Grappa e passo Rolle”, altro suggestivo itinerario che si snoda nel cuore del Trentino orientale.
                              Ci vogliono 20 Km lungo questa strada per portarsi ai 1984m del Passo Rolle.
                              Quassù trova sede una caserma della Guardia di Finanza ed un paio di strutture per la ricezione turistica. Siamo in montagna, a 2000m il tempo può cambiare anche velocemente. :ohmy: :ohmy:
                              Già affrontando gli ultimi tornanti la situazione meteorologica si preannunciava inospitale… E come avrei dovuto aspettarmi: neve….. :S :pinch: :S
                              Sono costretto al montaggio catene per raggiungere il passo. :S

                              Il paesaggio cambia totalmente faccia, Le Pale di S. Martino imbiancate sono uno sfondo perfetto per la mia cartolina ricordo, sfrutto in fatti le ultime ore di sole… :woohoo:

                              Mi ci vuole una cioccolata bollente per ripristinare alla normalità la mia temperatura corporea, che mi gusto al banco dell’omonimo albergo. 😉
                              Intrattengo all’interno un interessante dialogo col gestore: il discorso devia inevitabilmente sulla 500; ecco quindi, che fra aneddoti e leggende, spunta la foto di una “ELLE” blu 456, scattata come ricordo da un turista proveniente dalla Liguria, passato per il Rolle mesi prima…

                              foto da “4 Piccole Ruote”

                              Proseguendo nel racconto, il barista descrive questa persona come un cinquecentista sfegatato, che coltivava un sogno: fondare una associazione nazionale dedicata alla piccola Fiat…
                              Poi ridendo aggiunge: “Che visionario!”
                              “…Non sempre i sogni sono fatti per rimanere tali…”
                              Esclamai io, prima di pagare la cioccolata e congedarmi dal locale. 😉

                              Fortunatamente lungo il versante opposto del passo lo spartineve è appena passato, aprendo la pista verso San Martino di Castrozza.

                              Parto in discesa ed arrivo in un gelida serata a San Martino di C. La temperatura è abbondantemente sotto lo zero, ora si che mi ci vorrebbe quella bottiglia di “Florio” di pagina 1 (post #271176)

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                              Ale74Pc
                              Partecipante

                                Dal diario di bordo

                                La fortuna di viaggiare virtualmente è quella di poter attraversare spazi temporali e catapultarsi in atmosfere decisamente differenti nel giro di pochi post…. 😉
                                E’ così che il mio tour, riparte il mattino seguente immerso in un nuovo scenario.
                                Mi risveglio sempre in quel di S. Martino…

                                E me lo lascio alle spalle, ripartendo dalla cantoniera davanti alla chiesa e procedo verso la Valle del Primiero…. 🙂
                                Il caffè/latte lo prendo al bar del ristorante “La Ritonda” nella Val Canali, che si trova poco distante.
                                La cartolina non rende l’idea, ma la forte pendenza del posteggio mi porta a collocare preventivamente un sasso sotto la gomma, così, tanto per stazionare più serenamente. :cheer:

                                La verde vallata del Primiero trova quale centro principale Fiera di Primiero

                                La forte vocazione turistica è visibile dai tanti alberghi che si incrociano lungo la strada, ma io prediligo sempre i luoghi meno blasonati, così attraverso la bellissima e sperduta Valle del Vanoi per poi raggiungere il Passo Brocon a quota 1616m

                                Curioso che sulla facciata dell’edificio che si trova sulla cima il nome contenga la doppia consonante “C”… Forse derivata dalla parlata locale.
                                Tra l’altro, proprio qui, ho la sensazione di esserci già stato…. :whistle: :whistle:

                                https://www.500clubitalia.it/forum/12-annunci-generici/152517-quali-passeggiate-in-500?start=60

                                Questo valico collega la piccola Valle Vanoi con la valle del Brenta, detta Valsugana, descritta dalla “SS n°47”, che prima di confluire nella “SS12” del Brennero, in direzione del capoluogo, passa a Levico terme

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