Io dico la mia… anche se ho già espresso questa opinione in un’altra discussione…
Per quanto mi riguarda ogni versione di 500 ha delle cose che mi piacciono più delle altre versioni… cominciando dall’ esterno, sicuramente trovo più belle le 500 con modanature e particolari in alluminio, quindi N D e prime F mentre con la progressiva perdita di questi particolari il fascino è andato via via un pò sfumando; con un occhio ai paraurti invece, sicuramente la versione preferita è la L; per la calandra trovo che la più bella sia nelle versioni N D F… nelle altre il fascino di quel logo si è andato via via perdendo.
Le porte a vento hanno certamente il loro fascino, fanno immensamente più vintage :woohoo: ma a me come gusti personali preferisco le controvento (ottobulloni ovviamente 😛 )
Passando agli interni invece trovo più belli quelli più essenzial… cruscotto più bello in F e R che in L.
Ovviamente se pensiamo ad una 500 da uso quitidiano si va direttamente alla versione R… forse la migliore (globalmente).
Secondo me la più bella in assoluto è la D ma la F è quella che ha, a mio parere, il miglior rapporto fra bellezza e praticità (della L non mi piace lo strumento derivato dalla 850) e anche la R non è affatto male (insomma quelle che ho una R ed una F, che preferisco) le versioni precedenti alla D (sport a parte) sono molto belle ma non le desidero in quanto le trovo poco pratiche nell’uso quotidiano. E il modo migliore per collezionare e conservare una 500 a mio parere è usarla tutti i giorni.
ciao a tutti, 😉
se dovessi fare una graduatoria per i modelli di 500
in base ai miei gusti le classificherei così:
1 la 500 N con la sua bellissima e affascinante capotta lunga
2 la 500 D per via delle porte a vento
3 la 500 F per via del baffo anteriore e della forma del suo contachilometri
4 la 500 L per via dei particolari che la distinguono dalle altre , rostri, cruscotto diverso in vinile ecc…
5 la 500 R per la sua briosità nei confronti delle precedenti versioni
poi se invece parliamo di versioni particolari
1 Abarth
2 Giannini
3 Gamine
4 My Car
e poi anche altri modelli e chissà quanti ne esistono che io non conosco neppure :laugh: :laugh:
personalmente la giardiniera non mi fa impazzire,
però non la disprezzo e la trovo interessante, spaziosa , comoda e il motore particolare la rende unica. 😉
Lo sai Claudio, vado a ricontrollare perchè non vorrei dire stupidaggini, che il motore della Giardiniera era stato preso in considerazione per il lancio della F ?
Dovrei aver postato qualcosa a riguardo in passato. 😉
Mi correggo, ricordavo male, motore in posizione orizzontale vagliato per il lancio della T.A.
ho trovato l’articolo, quindi ancora prima.
http://www.500clubitalia.it/forum/32-articoli-e-prove/234957-salone-di-ginevra-1959#234992
Ciao, senza alcun dubbio la R, è il risultato di tutte le innovazioni sia strutturali che meccaniche…..
Della 500 R avrei preferito anch’io un modello con apertura totale del tetto…non è che non ci abbiano pensato, forse la struttura dell’auto o le nuove norme di sicurezza non permettevano più quel tipo di allestimento.
Mimì
Cambiare senza fare la doppietta lo fanno tutti…nel salire le marce è nella norma….ridurle lo trovo estremamente difficile.
Ciao ragazzi.
Io personalmente dal punto di vista estetico preferisco tutte quelle col tettuccio apribile fino in fondo come in alcuni modelli N e D, che poi non capisco perché nelle versioni successive non è stato più fatto. A parte le porte a vento che hanno il loro grande fascino. La F mi piace perché gli interni si abbinano tutti bene tra loro, li volante con quel tachimrtro le fasce bianche sui sedili anteriori…
Poi è chiaro che su ogni vettura prodotta per anni vengono dati miglioramenti come cambio sincronizzato motore leggermente potenziato…
Per me da un punto di vista vintage D F
Da un punto di vista di spazio se si ha una famiglia la giardiniera.
Mentre in generale per la Guida in città specialmente se si abita in una zona come la mia piena di sali scendi, la R.
Per il mio gusto a me piace la Fiat 500 f e la 500 d abarth originale grazie anche che possiedono una 500 l abarth che mi piace anche lei la mia piccola blu e gialla
Metto anche la mia personalissima opinione: ogni serie di 500 ha i suoi punti di forza e delle caratteristiche che la rendono più bella, particolare, comoda, robusta, ecc.
– Serie N e D – veri pezzi da collezione che rispecchiano fedelmente l’epoca in cui è nata la 500, mi piacciono da matti le portiere a vento, le versioni trasformabili e la gamma di colori pastello. Se ne avessi una non ci andrei troppo in giro ma la custodirei gelosamente al riparo da ogni rischio.
– F – Se parliamo di F pre-68 raggiungiamo secondo me il punto di incontro tra ogni aspetto, gli interni con la lunetta, cruscotto essenziale, volante elegantissimo. Carrozzeria e colori vincono su tutte le versioni successive.
– L – La perdita del baffo sulla calandra e la nuova scritta posteriore a rombi sono ampiamente ricompensati dalla simpatia dei paraurti tubolari. Gli interni con molta plastica perdono in estetica rispetto alla F ma guadagnano in funzionalità con il nuovo tachimetro e indicatore del livello benzina. Plus di questa versione il colore Giallo Positano.
– R – la più interessante dal punto di vista tecnico e meccanico, sfruttabile senza patemi come auto per tutti i giorni grazie al motore potenziato e al cambio sincronizzato. Non approvo l’estetica R, con l’assenza di cromature, il nuovo logo e le ruote simil-126.
– Giardiniera – Il top della comodità e delle soluzioni ingegneristiche, ancora potrebbe tornare utilissima per molti usi. Rara e sempre appetibile.
Insomma, se non avessi il pallino dell’originalità la mia 500 ideale sarebbe un piccolo Frankenstein: carrozzeria trasformabile colore acquamarina con tutte le cromature, paraurti L, porte controvento, interni F rossi con lunetta, motore e cambio R, gomme con fascia bianca.
Troppo azzardata? :like
[quote=”Emilius” post=283597]Metto anche la mia personalissima opinione: ogni serie di 500 ha i suoi punti di forza e delle caratteristiche che la rendono più bella, particolare, comoda, robusta, ecc.
– Serie N e D – veri pezzi da collezione che rispecchiano fedelmente l’epoca in cui è nata la 500, mi piacciono da matti le portiere a vento, le versioni trasformabili e la gamma di colori pastello. Se ne avessi una non ci andrei troppo in giro ma la custodirei gelosamente al riparo da ogni rischio.
– F – Se parliamo di F pre-68 raggiungiamo secondo me il punto di incontro tra ogni aspetto, gli interni con la lunetta, cruscotto essenziale, volante elegantissimo. Carrozzeria e colori vincono su tutte le versioni successive.
– L – La perdita del baffo sulla calandra e la nuova scritta posteriore a rombi sono ampiamente ricompensati dalla simpatia dei paraurti tubolari. Gli interni con molta plastica perdono in estetica rispetto alla F ma guadagnano in funzionalità con il nuovo tachimetro e indicatore del livello benzina. Plus di questa versione il colore Giallo Positano.
– R – la più interessante dal punto di vista tecnico e meccanico, sfruttabile senza patemi come auto per tutti i giorni grazie al motore potenziato e al cambio sincronizzato. Non approvo l’estetica R, con l’assenza di cromature, il nuovo logo e le ruote simil-126.
– Giardiniera – Il top della comodità e delle soluzioni ingegneristiche, ancora potrebbe tornare utilissima per molti usi. Rara e sempre appetibile.
Insomma, se non avessi il pallino dell’originalità la mia 500 ideale sarebbe un piccolo Frankenstein: carrozzeria trasformabile colore acquamarina con tutte le cromature, paraurti L, porte controvento, interni F rossi con lunetta, motore e cambio R, gomme con fascia bianca.
Troppo azzardata? :like[/quote]
Affatto… anche io immagino una 500 ideale molto simile… uniche differenze la mia mi piacerebbe più di colore blu medio 453 e porte controvento! :like
Anche se ho una D prima serie penso che la mia versione preferita sia la R Turchese Farfalla 463 oppure Azzurro Chiaro 415!
Sarebbe bello leggere un parere dei nuovi amici del forum. 🙂
Forza, forza. 🙂 😉
Esprimo il mio parere:
– E e N fino al 1959: veri e propri pezzi di alta collezione che ormai hanno raggiunto quotazioni da “nababbi”. Un po’ limitate per il motore 479 cc e le prestazioni davvero modeste.
– Sport: come sopra, con la differenza del motore 499 cc da 21 CV (lo stesso montato anche sulla Bianchina Special) e rapporto al ponte 8/39 che garantiscono prestazioni migliori. Prodotta in due serie, io preferisco la seconda con tetto apribile e cerchi color alluminio.
– Versioni 1959: rarissime perché prodotte per pochi mesi, sono molto simili alla successiva D (tanto che chi non ha un occhio esperto spesso le confonde), ma si distinguono per il motore 479 (migliorato però leggermente nelle prestazioni) e il serbatoio sempre “disteso”. La 500, grazie a due pozzetti ricavati nel pavimento e ad alcune modifiche al tetto, viene finalmente omologata per quattro passeggeri. Per rispettare il nuovo CdS, scompaiono le prese d’aria anteriori, sostituite dalle frecce e dalle luci di posizione, che rimarranno lì fino al termine della produzione.
– D: l’ultimo modello con porte controvento è anche il primo veramente di successo della 500. Con la D, la 500 raggiunge presto l’apice delle vendite. Sarà prodotta fino al 1965 in più serie, che vedranno l’introduzione di importanti accessori come posacenere, lavavetro manuale e imbottitura a protezione delle ginocchia sotto al cruscotto. Molto ricercata oggi dal collezionista che vuole “distinguersi”, perché nel “panorama” di quelle con porte controvento è quella più diffusa.
– F: sostituisce la D a partire dal ’65, ed è il primo modello con porte “normali”, introdotte per una questione di sicurezza (in Italia, infatti, furono vietate le porte controvento sulle vetture, ma rimasero facoltative sui mezzi commerciali e promiscui, ecco perché la Giardiniera le ha avute fino alla sua uscita di scena!). Sulla F troviamo inoltre alcune modifiche negli interni, con nuovo contachilometri di uguale disegno ma con scala fino a 120 km di 20 in 20 e spia “generat.” che sostituisce “dinamo”, una migliore organizzazione di spie e interruttori e una migliorata abitabilità posteriore. Troviamo inoltre anche modifiche alla carrozzeria, con il semitetto posteriore che ora è un tutt’uno con la scocca, e nel motore, dove vengono rivisti erogazione, fasatura e carburazione; il tutto per un guadagno di solo mezzo cavallo: le prestazioni sono invariate rispetto alla precedente D, ma la guidabilità è migliorata. La primissima serie, denominata “Otto Bulloni” in riferimento al numero totale di bulloni che fissano gli sportelli, è oggi molto ricercata.
– L: affianca la F a partire dal 1968, sdoppiando così di fatto la gamma in una versione base (F) e in una più lussuosa (L). Sorpasserà la F nelle vendite grazie alle finiture migliori, a una migliore dotazione di serie e a un interno più moderno e comodo, con cruscotto rivestito in plastica, contachilometri di derivazione 850 comprendente anche l’indicatore della benzina e tasche alle portiere. Anche oggi la L è la versione della 500 più diffusa e apprezzata dal collezionista “medio”; ma non da me, che la trovo troppo “seriosa” con quel frontale e con quei tubolari cromati. Inoltre, sarà forse per le tasche alle portiere e per la plastica alla plancia, ma dentro pare più piccola e stretta delle altre.
– R: sostituisce nel 1972 le precedenti F e L e, a sua volta, è affiancata dalla nuova 126. La R è, a mio parere, l’apice delle 500, con motore 595 cc della 126 (ma depotenziato ai soliti 18 CV) e rapporto al ponte 8/39, preso in prestito nientemeno che dalla Sport del ’58. La differenza, in termini di motore, si sente: più elastico, più pronto e con prestazioni maggiori, con una velocità massima di oltre 100 km/h. Per il resto, invece, le lussuose finiture della L sono ormai un ricordo: eliminate tutte le cromature, cerchi ruota della 126 prima serie, senza coppe e di aspetto “sportiveggiante”, interno della 500 F ma con tessuto dei sedili senza lunetta e volante e contachilometri neri, eliminazione dell’interruttore di accensione luce quadro (che si accende automaticamente all’accensione dei fari), modifica all’interruttore stop (ora di tipo meccanico, molto più convenzionale) e sedile posteriore non più reclinabile. Sul frontale compare il nuovo logo aziendale adottato dal 1968. Tra le versioni “normali” post ’65, la R è la più rara, ed è la mia preferita. Si, forse sono un po’ di parte… 🙂
Confermo anch’io e la 500 r e la più bella x me infatti ne sto restaurato una del 75 fine serie nonostante che ho una f ottobulloni del 65 e una l del 1970 blu ma sono felicissimo di averle
Salve Samuele, la tua “recensione” sui modelli 500 con l’ultima parte dedicata alla R, mi ha sciolto…..chissà perchè…..
Non sapevo che potesse essere ritenuta rara…
Allego qualche foto del mio Cinquino finito nel 2015 dopo un anno di lavoro.
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