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- Questo topic ha 62 risposte, 17 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13/02/201210:51 da calimero.
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2 Dicembre 2010 alle 16:53 #99096paganiPartecipante
Io l’ho pagato 80…. :laugh: :laugh:
2 Dicembre 2010 alle 18:42 #99113ivanPartecipantemeury ha scritto:
ivan ha scritto:
[quote]stef79 ha scritto:
[quote]ciao Ivan,
volevo farti alcune domande sul caricabatterie.
Stò anche io comprando il 4003 e, avendo ormai 4 500 prenderei anke 3 set di occhielli extra in modo da avere su tutte le auto già la predisposizione.
il funzionamento è semplice ? ci sono controindicazioni ? lo hai preso su subito .it ?Grazie 1000
Ciao,
Il funzionamento è semplicissimo, si inserisce la spina e si sceglie il tipo di programma da eseguire (sono 4), e poi lui parte ed esegue, fino a quando non arriva al mantanimento scalda un po’, poi basta.
Gli occhielli li ho attaccato anch’Io, sono fatti molto bene e terminano con uno spinotto stagno.
L’ho acquistato direttamente dal sito CTEK, e vista la spesa (€ 98,00), la spedizione è gratuita ed è arrivato in circa tre giorni 😉 .
Devo dirti che però ho trovato un elettrauto di un paese vicino al mio che li vendeva ad € 100,00… quindi siamo lì…
Comunque un buon prodotto a dire di molti e ti confermo molto curato (speriamo duri :laugh: )
Ciao[/quote]scusami ma solitamente per caricare una batteria occorre smontarla ed aprire i tappi………………..
con questo apparecchio non serve farlo??[/quote]In effetti sarebbe meglio…
Per Pagani: accidenti, hai fatto un bon affare! :ohmy:
7 Dicembre 2010 alle 17:52 #99870paganiPartecipanteOttimo direi!!!
😉
8 Dicembre 2010 alle 14:57 #100046adriano.casoniPartecipanteBuongiorno a tutti,mi inserisco nella discussione.Anche se col costo relativamente basso delle batterie di oggi,vi volevo segnalare che se una batteria vecchio tipo al piombo come quelle dei 5ini non “tiene” la carica,ma si scarica in poco tempo,prima di gettarla se ne può tentare il recupero.Di solito il motivo della poca tenuta di carica,consiste nel processo di “solfatazione”:la parte inferiore delle piastre si ricopre di una specie di melma dovuta ai depositi delle piastre stesse e allo sporco che l’acqua distillata rilascia col tempo,in questo modo diminuisce la superficie delle piastre formando anche un piccolo corto circuito.Ecco perchè,anche mettendole sotto carica non danno più la potenza e la durata come da nuove pochè diminuisce il volume a di sposizione.Svuotandole completamente in un contenitore che andrà poi consegnato nelle isole ecologiche locali,si mettono capovolte e,con il getto dell’acqua si pulisce a fondo ogni elemento.Vedrete uscire una poltiglia rosso-nerastra.Lasciate sgocciolare bene,poi acquistate quelle bottigliette di plastica che contengono la soluzione acida già pronta e rfate i livelli,ponete sotto carica e…buona fortuna.Io una volta l’ho fatto e la batteria è durata più di due anni.E’ vero però che le batterie allora,lo ripeto,avevano un costo significativo.Per quanto riguarda il problema delle batterie dei ns 5ini,io uso un vecchio e normalissimo carica-batterie da 4 A.Lo attacco per circa mezz’ora alla batteria ,tempo che consente la messa in moto.Saluti ed auguri a tutti,Adriano :ohmy:
8 Dicembre 2010 alle 22:45 #100126meuryPartecipanteadriano.casoni ha scritto:
Buongiorno a tutti,mi inserisco nella discussione.Anche se col costo relativamente basso delle batterie di oggi,vi volevo segnalare che se una batteria vecchio tipo al piombo come quelle dei 5ini non “tiene” la carica,ma si scarica in poco tempo,prima di gettarla se ne può tentare il recupero.Di solito il motivo della poca tenuta di carica,consiste nel processo di “solfatazione”:la parte inferiore delle piastre si ricopre di una specie di melma dovuta ai depositi delle piastre stesse e allo sporco che l’acqua distillata rilascia col tempo,in questo modo diminuisce la superficie delle piastre formando anche un piccolo corto circuito.Ecco perchè,anche mettendole sotto carica non danno più la potenza e la durata come da nuove pochè diminuisce il volume a di sposizione.Svuotandole completamente in un contenitore che andrà poi consegnato nelle isole ecologiche locali,si mettono capovolte e,con il getto dell’acqua si pulisce a fondo ogni elemento.Vedrete uscire una poltiglia rosso-nerastra.Lasciate sgocciolare bene,poi acquistate quelle bottigliette di plastica che contengono la soluzione acida già pronta e rfate i livelli,ponete sotto carica e…buona fortuna.Io una volta l’ho fatto e la batteria è durata più di due anni.E’ vero però che le batterie allora,lo ripeto,avevano un costo significativo.Per quanto riguarda il problema delle batterie dei ns 5ini,io uso un vecchio e normalissimo carica-batterie da 4 A.Lo attacco per circa mezz’ora alla batteria ,tempo che consente la messa in moto.Saluti ed auguri a tutti,Adriano :ohmy:
grazie mille di questo consiglio
ne sai una più del diavolo
ovviamente scherzo :laugh: :laugh: :laugh:15 Gennaio 2011 alle 3:02 #106315ivanPartecipanteadriano.casoni ha scritto:
Buongiorno a tutti,mi inserisco nella discussione.Anche se col costo relativamente basso delle batterie di oggi,vi volevo segnalare che se una batteria vecchio tipo al piombo come quelle dei 5ini non “tiene” la carica,ma si scarica in poco tempo,prima di gettarla se ne può tentare il recupero.Di solito il motivo della poca tenuta di carica,consiste nel processo di “solfatazione”:la parte inferiore delle piastre si ricopre di una specie di melma dovuta ai depositi delle piastre stesse e allo sporco che l’acqua distillata rilascia col tempo,in questo modo diminuisce la superficie delle piastre formando anche un piccolo corto circuito.Ecco perchè,anche mettendole sotto carica non danno più la potenza e la durata come da nuove pochè diminuisce il volume a di sposizione.Svuotandole completamente in un contenitore che andrà poi consegnato nelle isole ecologiche locali,si mettono capovolte e,con il getto dell’acqua si pulisce a fondo ogni elemento.Vedrete uscire una poltiglia rosso-nerastra.Lasciate sgocciolare bene,poi acquistate quelle bottigliette di plastica che contengono la soluzione acida già pronta e rfate i livelli,ponete sotto carica e…buona fortuna.Io una volta l’ho fatto e la batteria è durata più di due anni.E’ vero però che le batterie allora,lo ripeto,avevano un costo significativo.Per quanto riguarda il problema delle batterie dei ns 5ini,io uso un vecchio e normalissimo carica-batterie da 4 A.Lo attacco per circa mezz’ora alla batteria ,tempo che consente la messa in moto.Saluti ed auguri a tutti,Adriano :ohmy:
Beh, le batterie di misure normali hanno un costo normale, quelle del cinquino Io le ho sempre pagate di più (per misure particolari e posizioni dei poli), poi la concorrenza di mercato fa un po’ da calmiere, cio nonostante… 😉
Il liquido che viene estratto dalla batteria ed inviti a portare c/o ecocentri, è acido solforico anche se con concentrazioni non estreme, sempre in grado di corrodere, comunque gli ecocentri non sono attrezzati per ricevere acido solforico “imbottigliato” ma solo contenuto all’interno degli accumulatori stessi 😉
Apprezzabile l’ingegno di poter recuperare/rigenerare per un po’ la batteria ma… 😉6 Maggio 2011 alle 18:05 #130546giardiniera sportPartecipanteivan ha scritto:
Tipo110 ha scritto:
[quote]David ha scritto:
[quote]Scusate la mia ignoranza ma perchè in caso di disuso della 5oo per svariato tempo non staccate i morsetti?
Io ho sempre fatto così e non ho mai avuto problemi di nessun genere, attacco i morsetti e si mette in moto al primo colpo senza problemi.Perché lo stacca batteria è più comodo B)[/quote]
Ce ne sono svariati in commercio, Io ne ho acquistato uno base, da pochi soldi, attaccato al polo negativo stacca il contatto svitando un pomellino, non servono chiavi ed è rapidissimo.[/quote]
Vorrei sapere qualcosa in più sullo stacca batteria che benefici da, é facile montarlo,il costo,e quali i migliori in commercio?
7 Maggio 2011 alle 9:12 #130663adriano.casoniPartecipanteivan ha scritto:
adriano.casoni ha scritto:
[quote]Buongiorno a tutti,mi inserisco nella discussione.Anche se col costo relativamente basso delle batterie di oggi,vi volevo segnalare che se una batteria vecchio tipo al piombo come quelle dei 5ini non “tiene” la carica,ma si scarica in poco tempo,prima di gettarla se ne può tentare il recupero.Di solito il motivo della poca tenuta di carica,consiste nel processo di “solfatazione”:la parte inferiore delle piastre si ricopre di una specie di melma dovuta ai depositi delle piastre stesse e allo sporco che l’acqua distillata rilascia col tempo,in questo modo diminuisce la superficie delle piastre formando anche un piccolo corto circuito.Ecco perchè,anche mettendole sotto carica non danno più la potenza e la durata come da nuove pochè diminuisce il volume a di sposizione.Svuotandole completamente in un contenitore che andrà poi consegnato nelle isole ecologiche locali,si mettono capovolte e,con il getto dell’acqua si pulisce a fondo ogni elemento.Vedrete uscire una poltiglia rosso-nerastra.Lasciate sgocciolare bene,poi acquistate quelle bottigliette di plastica che contengono la soluzione acida già pronta e rfate i livelli,ponete sotto carica e…buona fortuna.Io una volta l’ho fatto e la batteria è durata più di due anni.E’ vero però che le batterie allora,lo ripeto,avevano un costo significativo.Per quanto riguarda il problema delle batterie dei ns 5ini,io uso un vecchio e normalissimo carica-batterie da 4 A.Lo attacco per circa mezz’ora alla batteria ,tempo che consente la messa in moto.Saluti ed auguri a tutti,Adriano :ohmy:Beh, le batterie di misure normali hanno un costo normale, quelle del cinquino Io le ho sempre pagate di più (per misure particolari e posizioni dei poli), poi la concorrenza di mercato fa un po’ da calmiere, cio nonostante… 😉
Il liquido che viene estratto dalla batteria ed inviti a portare c/o ecocentri, è acido solforico anche se con concentrazioni non estreme, sempre in grado di corrodere, comunque gli ecocentri non sono attrezzati per ricevere acido solforico “imbottigliato” ma solo contenuto all’interno degli accumulatori stessi 😉
Apprezzabile l’ingegno di poter recuperare/rigenerare per un po’ la batteria ma… ;)[/quote]——-Ivan non so se a Preganziol l’ecocentro ritiri l’acido recuperato da una batteria o meno,a Castelfranco Emilia me lo hanno ritirato messo dentro ad una bottiglia di plastica.E il tuo ma…finale non spiega a sufficienza,ti prego di esprimere la tua opinione per intero altrimenti rischi di non farmi dormire la notte….Adriano. :cheer: :cheer:–PS Giardiniera,per quanto riguarda lo stacca batteria,non è altro che un mastodontico interruttore con una leva a scatto,che ha anche un certo costo(se non erro intorno ai 25-30 euro).Io continuerei a fare come gli antichi:stacchi un polo della batteria(preferibilmente il negativo)e vai tranquillo!!!!7 Maggio 2011 alle 15:13 #130676ErosPartecipantegiardiniera sport ha scritto:
ivan ha scritto:
[quote]Tipo110 ha scritto:
[quote]David ha scritto:
[quote]Scusate la mia ignoranza ma perchè in caso di disuso della 5oo per svariato tempo non staccate i morsetti?
Io ho sempre fatto così e non ho mai avuto problemi di nessun genere, attacco i morsetti e si mette in moto al primo colpo senza problemi.Perché lo stacca batteria è più comodo B)[/quote]
Ce ne sono svariati in commercio, Io ne ho acquistato uno base, da pochi soldi, attaccato al polo negativo stacca il contatto svitando un pomellino, non servono chiavi ed è rapidissimo.[/quote]
Vorrei sapere qualcosa in più sullo stacca batteria che benefici da, é facile montarlo,il costo,e quali i migliori in commercio?[/quote]
Ci sono due sistemi o lo staccabatteria tipo auto da competizione (costo dai 30 euro un su) oppure il più semplice ed ed economico morsetto da batteria con attacco rapido. Ecco le foto:
Tutti e due sono efficaci ugualmente e prevengono lo scaricamento della batteria.Fino ad un certo punto però,certo se la macchina stà ferma un’anno e la batteria non è tanto più giovane…
Attachments:7 Maggio 2011 alle 17:14 #130696giardiniera sportPartecipanteeros ha scritto:
giardiniera sport ha scritto:
[quote]ivan ha scritto:
[quote]Tipo110 ha scritto:
[quote]David ha scritto:
[quote]Scusate la mia ignoranza ma perchè in caso di disuso della 5oo per svariato tempo non staccate i morsetti?
Io ho sempre fatto così e non ho mai avuto problemi di nessun genere, attacco i morsetti e si mette in moto al primo colpo senza problemi.Perché lo stacca batteria è più comodo B)[/quote]
Ce ne sono svariati in commercio, Io ne ho acquistato uno base, da pochi soldi, attaccato al polo negativo stacca il contatto svitando un pomellino, non servono chiavi ed è rapidissimo.[/quote]
Vorrei sapere qualcosa in più sullo stacca batteria che benefici da, é facile montarlo,il costo,e quali i migliori in commercio?[/quote]
Ci sono due sistemi o lo staccabatteria tipo auto da competizione (costo dai 30 euro un su) oppure il più semplice ed ed economico morsetto da batteria con attacco rapido. Ecco le foto:
Tutti e due sono efficaci ugualmente e prevengono lo scaricamento della batteria.Fino ad un certo punto però,certo se la macchina stà ferma un’anno e la batteria non è tanto più giovane…[/quote]
Il secondo quello più economico é simile a un rubinetto! :laugh:
7 Maggio 2011 alle 17:28 #130704ErosPartecipantegiardiniera sport ha scritto:
eros ha scritto:
[quote]giardiniera sport ha scritto:
[quote]ivan ha scritto:
[quote]Tipo110 ha scritto:
[quote]David ha scritto:
[quote]Scusate la mia ignoranza ma perchè in caso di disuso della 5oo per svariato tempo non staccate i morsetti?
Io ho sempre fatto così e non ho mai avuto problemi di nessun genere, attacco i morsetti e si mette in moto al primo colpo senza problemi.Perché lo stacca batteria è più comodo B)[/quote]
Ce ne sono svariati in commercio, Io ne ho acquistato uno base, da pochi soldi, attaccato al polo negativo stacca il contatto svitando un pomellino, non servono chiavi ed è rapidissimo.[/quote]
Vorrei sapere qualcosa in più sullo stacca batteria che benefici da, é facile montarlo,il costo,e quali i migliori in commercio?[/quote]
Ci sono due sistemi o lo staccabatteria tipo auto da competizione (costo dai 30 euro un su) oppure il più semplice ed ed economico morsetto da batteria con attacco rapido. Ecco le foto:
Tutti e due sono efficaci ugualmente e prevengono lo scaricamento della batteria.Fino ad un certo punto però,certo se la macchina stà ferma un’anno e la batteria non è tanto più giovane…[/quote]
Il secondo quello più economico é simile a un rubinetto! :laugh:[/quote]
Vero :laugh: però funziona ed è pratico e sopratutto economico 😉7 Maggio 2011 alle 17:51 #130723giardiniera sportPartecipanteIn pratica basta infilarci il filo del + o del – e poi avvitarlo sul polo scelto della batteria e non bisogna nemmeno tagliare il filo?
7 Maggio 2011 alle 21:49 #130754ErosPartecipanteEsatto togli il vecchio morsetto (di solito il negativo)applichi il nuovo e via.% min di lavoro e non più di 7/8 euro di spesa. 😉
7 Maggio 2011 alle 23:10 #130774AnonimoComunque sarebbe sempre meglio staccare entrambi i morsetti perchè anche con lo stacca batteria dispersioni ce ne sono sempre.
7 Maggio 2011 alle 23:12 #130775ErosPartecipanteDavid ha scritto:
Comunque sarebbe sempre meglio staccare entrambi i morsetti perchè anche con lo stacca batteria dispersioni ce ne sono sempre.
Se si prevede un lungo periodo di inattività(a volte bastano anche due mesi…) sì,conviene allora montare tutte e due i morsetti ad attacco rapido. 😉
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