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- Questo topic ha 159 risposte, 20 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 06/02/202216:14 da gi.ma.
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20 Febbraio 2015 alle 22:32 #322355gi.maPartecipante
Massimo al Trofeo Scarfiotti ( Sarnano )
2 Marzo 2015 alle 0:36 #323488gi.maPartecipanteQui a Imola, nel mezzo del gruppone, pilota Elmer. 😉
26 Marzo 2015 alle 2:04 #326487gi.maPartecipanteLa vettura di cui abbiamo visto le foto è la Giannini che nel 1975 con alla guida Maurizio Gellini ha chiuso il ciclo di papà con una vittoria a Vallelunga nel marzo 1975.
http://www.500clubitalia.it/forum/14-piazza-pubblica/223879-noi-come-eravamo-?limit=20&start=20#234998Ora passiamo ad una 590 Vallelunga che ci ha dato tante soddisfazioni.
Qui in una gara vittoriosa guidata da Luciano Galluzzo.26 Marzo 2015 alle 12:22 #326554Andrea.Effe1965Partecipanteche spettacolo queste foto……….che spettacolo……
31 Marzo 2015 alle 9:21 #326982gi.maPartecipanteQui alla coppa Sila, sempre nel 1970, sempre Luciano Galluzzo;
noterete i cerchi Ferraris. 🙂5 Aprile 2015 alle 21:57 #327529anna500Partecipante[color=#008800]Parliamo di storiche e troppo spesso il passato é più bello del presente 😉
Queste foto rincuorano tanto 🙂 [/color]5 Aprile 2015 alle 22:24 #327535meuryPartecipanteChe parafanghi…..
5 Aprile 2015 alle 22:53 #327540TenaniPartecipanteGrazie per averci fatto vedere cosa riuscivano a fare i VERI meccanici, che con i pochi mezzi a disposizione riuscivano con il genio e la fantasia solo ITALIANA a tirare fuori da un motore e da una carrozzeria cose che nessuno altro al mondo sarebbe stato capace fare ma anche solo pensare. Tirare fuori 10 15 cavalli voleva dire intervenire su tutto, ma non solo gli stessi materiali erano quelli che erano, i lubrificanti ecc ecc. Non ultimo il coraggio di correre in una competizione, dentro ad una vettura che di sicurezza non a ne aveva gran chè, ma che aveva, e ancora oggi, passati tanti anni ha la capacità e il fascino di entusiasmare chi gli si avvicina anche solo per possederla Complimenti vivissimi. Sergio
5 Aprile 2015 alle 22:57 #327541Andrea.Effe1965PartecipanteEppure quanto mi piacerebbe sapere quante piccoline sono sopravissute a queste battaglie. ….
6 Aprile 2015 alle 1:08 #327553gi.maPartecipante[quote=”Tenani” post=237024]Grazie per averci fatto vedere cosa riuscivano a fare i VERI meccanici, che con i pochi mezzi a disposizione riuscivano con il genio e la fantasia solo ITALIANA a tirare fuori da un motore e da una carrozzeria cose che nessuno altro al mondo sarebbe stato capace fare ma anche solo pensare. Tirare fuori 10 15 cavalli voleva dire intervenire su tutto, ma non solo gli stessi materiali erano quelli che erano, i lubrificanti ecc ecc. Non ultimo il coraggio di correre in una competizione, dentro ad una vettura che di sicurezza non a ne aveva gran chè, ma che aveva, e ancora oggi, passati tanti anni ha la capacità e il fascino di entusiasmare chi gli si avvicina anche solo per possederla Complimenti vivissimi. Sergio[/quote]
Grazie Sergio, la 500 ha avuto una storia agonistica molto particolare, un vero fenomeno, è stata una vera fucina di preparatori e di piloti.
Ho avuto la possibilità di seguirla praticamente dalla mia nascita e ti posso assicurare che quasi monopolizzavano la giornata in autodromo, tanto erano amate.
In una discussione qui nel forum c’è la ” macchinetta” che papà si era auto costruito per farsi gli alberi a cammes, ed un giorno mostrerò i pistoni che faceva, per tutte e tre le categorie.6 Aprile 2015 alle 2:59 #327565Andrea.Effe1965PartecipanteDove vedo questa macchinetta?
6 Aprile 2015 alle 10:01 #327568gi.maPartecipanteIn questa discussione si vede una parte del banco per le cammes.
http://www.500clubitalia.it/forum/16-movies-and-pics/59045-la-bombetta-di-marco-giraldi#211425
6 Aprile 2015 alle 10:10 #327569TenaniPartecipanteCiao Gi-ma quando hai parlato di “macchinetta” per fare gli assi a cammes mi è tornato indietro il tempo, io ho iniziato come meccanico sui camion poi con mio padre sono passato nel campo delle rettifica alberi a gomiti (Breda) e per ultimo prima di tornare nei motori da Pittatore che immagino conosci, in qui anni “erano due fratelli” che si dedicavano principalmente alla costruzione e alla elaborazione degli assi a cammes, e forse sono stati i primi ad avere una attrezzatura per progettare i profili dei boccioli, la rettifica che diciamo “modellava” i profili qui si chiama ” a Tum” perché il Bancale della rettifica seguiva “su e giu” il modello sino a disegnarne il profilo con i vari gradi di apertura e chiusura delle valvole, venivano prodotti in acciaio e in ghisa, su alcuni veniva, ma questo si fa ancora adesso si riportava del materiale per modificarne anche solo le “cadute” per non costruito ex novo. Ti dico questo per evidenziare le capacità di tuo Papa che si è costruito una macchina utensile da solo, e li non cera la possibilità di eseguire dei disegni con il computer e fare delle simulazioni grafiche ma solo l’abilita e la conoscenza della meccanica e non solo, Li ho avuto modo di conoscere Piero Lavazza agli inizi della carriera, ci portava un sacco di alberi a camme delle cinquecento e delle 128. Viva l’Italia Sergio
13 Aprile 2015 alle 20:03 #328518gi.maPartecipanteSempre Arezzo…
14 Aprile 2015 alle 13:41 #328623Andrea.Effe1965Partecipante[quote=”gi.ma” post=237051]In questa discussione si vede una parte del banco per le cammes.
sono senza parole…….
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