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  • #458062
    valerio
    Partecipante

    Parlo anchio di esperienza in 500 la mia prima e una l 1970 che ho restaurato 15 anni fa poi mi sono cimentato con la 500 f 8 bulloni del 1965 del nonno ricondizionata 8 anni fa peccato che mio nonno non puo piu vederla e ultima e una 500 r recuperata messa molto male ma sono a titoli di coda e in fine restauro manca solo il motore che sara pronto x settembre non so che posizione sono ma mi sento un vero cinquecentista e se dio vuole che avro figli li passero la passione a loro grazie di voi ragazzi un saluto a tutti e un grande abbraccio e forza questo forum piu belll del mondo

    #458080
    Fabio
    Partecipante

    Ciao, dico gruppo 1 anche se chi mi conosce direbbe il contrario, ma quando restaurai il mio 5ino, tenni tutto originale, compreso il colore ( se passi la pasta e il panno per lucidarla rimane il colore sul panno).
    Poi decisi di aumentare le prestazioni e da lì ci furono diversi interventi, ma mantengo tutti i pezxi originali smontati, motore, freni, assetto etcc…, ma coccolo il 5ino più dell’auto moderna.
    Aggiungo gruppo 3 perchè grazie al 5ino e al fiat 500 club italia ho conosciuto moltissime persone che rispetto e ricevo lo stesso trattamento, e ogni volta che ci incontriamo é festa assicurata, amici anche molto fuori zona 🙂 .
    La magia di questa piccola vettura e semplicemente grande :woohoo:
    Fabio. n

    #487574
    gi.ma
    Partecipante

    Riporto su questo topic per evidenziarlo ai nuovi amici del Forum. 🙂

    #487580
    andreadavide
    Partecipante

    Mi vedo nel profilo del due (palestra tecnica) con lo spirito dell’uno (originalista): Sono abbastanza vecchio da avere vissuto l’epoca in cui la 500 era la macchina di tutti i giorni, e se si riattaccavano i tubi della benzina con le Jubilee clips invece che con le fascette originali nessuno si stracciava le vesti. Così come nella “D” di mia mamma gli interruttori erano stati sostituiti con quelli di un mainframe Siemens 4004 degli anni ’70, perché nessun tecnico elettronico sano di mente si sarebbe sognato di rimettere interruttori di qualità Fiat di quegli anni. Il motore aveva avuto delle elaborazioni che facevano ringraziare tutti i santi che la revisione era prevista solo ogni 5 anni… Ad un certo punto ogni vite che si potesse sostituire con una vite a brugola.. lo si faceva. In altre parole, se era una modifica dell’epoca non mi straccio le vesti.
    L’unica concessione al profilo 2 nello spirito dell’1 che mi concedo riguarda la sicurezza: il terzo stop a LED (ben nascosto) ce l’ho messo, così come la luce di retromarcia e la luce da nebbia posteriore. E le cinture di sicurezza…

    Per la parte 3, sono uno di quelli che quando incrocia un’arta cinquecento comincia a sfanalare.

    #487582
    rag49
    Partecipante

    Mi riconosco nei profili 1 e 3.
    Il profilo 1 è motivato dal fatto che negli anni 70 con la mia prima auto. una originale F del 68 di km ne ho percorsi più di 150000 e per 14 volte con tragitti di oltre mille km In perfetta efficienza.
    Il profilo 3 è giustificato dalla nostalgia sopraggiunta due anni fa con l’acquisto di una R, con la quale ho già percorso circa 5000 km.
    Però ho effettuato qualche personalizzazione nell‘abitacolo rigorosamente reversibile

    #546201
    Ste76
    Partecipante

    onestamente forse mi specchio nel profilo 3.
    La mia voglia di PinoCinquino nasce dalla necessità di riprendere quel filo mai perso dei ricordi, dell’odore di pelle quando ci salivi, la parola della nonno “stringetevi” quando montavamo in tre, bimbetti con zaini e cartelline di tecnica (terribili, di plastica, estremamente appuntite sugli spigoli) per andare a scuola.; che a pensarci ora non riesco a spiegarmi dove fosse lo spazio.
    Poco importa se PinoCinquino non è quello del nonno.
    Riesce però a tenermi ancorato a quei ricordi che non voglio perdere ed alleggerisce un po’ il passar del tempo che altrimenti li sbiadirebbe….

    #546222
    rag49
    Partecipante

    Spero che il topic venga preso in considerazione da altri nuovi iscritti come ste76, visto che prima del suo post l’ultimo era il mio pubblicato da più di tre anni, nonostante l’invito postato da gi.ma

    #546224
    Ale74Pc
    Partecipante

    Grazie Ste per aver esposto il tuo punto di vista.
    Estendo poi l’invito di Rino anche agli utenti di iscrizione meno recente. 😉
    In questi ultimi anni l’argomento potrebbe essere visto da prospettive diverse. 😉

    #546226
    drago500
    Partecipante

    Mantengo fermamente le posizioni espresse 11 anni fa, con l’aggravante che con il passare del tempo ho affinato le ricerche….

    😛

    #546227
    LEONARDO
    Partecipante

    [quote=”Ste76″ post=408875]onestamente forse mi specchio nel profilo 3.
    La mia voglia di PinoCinquino nasce dalla necessità di riprendere quel filo mai perso dei ricordi, dell’odore di pelle quando ci salivi, la parola della nonno “stringetevi” quando montavamo in tre, bimbetti con zaini e cartelline di tecnica (terribili, di plastica, estremamente appuntite sugli spigoli) per andare a scuola.; che a pensarci ora non riesco a spiegarmi dove fosse lo spazio.
    Poco importa se PinoCinquino non è quello del nonno.
    Riesce però a tenermi ancorato a quei ricordi che non voglio perdere ed alleggerisce un po’ il passar del tempo che altrimenti li sbiadirebbe….[/quote]

    Anch’io la vedo così, addirittura considerata la mia età, si capisce quanto per me sia importante rivivere quelle emozioni.
    Però in questo forum non è così per tutti, ci sono chiari segnali, elaborazioni, accensioni elettroniche, ruote in lega e tante altre difformità da quello che per noi era il mezzo di trasporto più diffuso. Non nego che già allora ci fosse chi trasformava il proprio veicolo, ma rappresentava sicuramente una esigua minoranza delle 500 circolanti praticamente ininfluente nei nostri ricordi ed emozioni.
    A questo punto invito chi ama la 500 perché rievoca ricordi a manifestarli e farli rivivere a noi nostalgici.

    #546230
    williams
    Partecipante

    La differenza è che allora la 500 si comprava per necessità, quindi difficilmente uno andava tutti i giorni a lavorare con un 700 sdoppiato. Oggi per la stragrande maggioranza degli utenti , che vedo esser sempre più giovani, si compra per sfizio e passione per il modello, quindi logico che chi la usa 2 volte al mese possa pensare di girare con una 500 da 5 km con un litro, cerchi larghi e marmitte vuote. Sono cambiati i tempi e i modi di utilizzo…..Aggiungo le 500 furono fenomeno di costume anche con le corse da dove cominciarono la gavetta preparatori poi diventati storici per il motorsport italiano e seguite da pubblico molto numeroso, quindi credo che anche vedere una 500 modificata come quelle che da giovani si vedevano ad esempio a Vallelunga possa rimandare a ricodi piacevoli e allo stesso tempo ugualmente indelebili.

    #546233
    LEONARDO
    Partecipante

    Quel fenomeno di costume che rappresenta per me l’immagine della 500 è proprio lo spirito con cui è stato affrontato questo argomento.
    Ovviamente ognuno può fare quello che vuole, ma vedere certe trasformazioni in me non ispira nessun ricordo, anzi…
    Lo vedo come uno stravolgimento della storia dell’automobilismo.

    #546235
    williams
    Partecipante

    Eh….va beh. Ognuno ha i sui ricordi e li rivive come vuole senza pensare che la sua maniera sia giusta per forza. Il mondo è vario e quello della 500 di più….

    #546236
    LEONARDO
    Partecipante

    [quote=”williams” post=408896]Eh….va beh. Ognuno ha i sui ricordi e li rivive come vuole senza pensare che la sua maniera sia giusta per forza. Il mondo è vario e quello della 500 di più….[/quote]

    Giusto, d’altra parte il relativismo è tanto di moda anche se per formazione non lo apprezzo affatto.
    All’altro modo di considerare la 500 vengono riservati una quantità considerevole di spazi, se in mezzo si riserva un angolino a noi vecchiotti non mi sembra male. Pertanto, chi ha qualcosa da raccontare del suo passato, si faccia avanti.

    #546259
    Gens Orsina
    Partecipante

    Riporto in primo piano il testo della domanda iniziale che oltre 11 anni fa venne postata da “Tipo110” sul Forum. Ho ritenuto utile farlo, sia per rendere più semplice la lettura dei nuovi recenti interventi, sia perchè può essere comoda a coloro che vorranno intervenire.
    ——————————-
    [quote=”Tipo110″ post=160299]

    “Non esiste una sola cultura della 500 ma esistono diverse culture:

    1) la cultura del motorismo storico: la 500 come elemento fondamentale nello sviluppo della motorizzazione e, se vogliamo, anche della tecnica automobilistica; di conseguenza è testimone ed elemento storico di grandissima importanza e colui che si interessa alla sua conservazione e alla diffusione della sua conoscenza rappresenta un ambasciatore della cultura del motorismo storico, con stessa dignità di un proprietario di una Ferrari GTO o di una Bugatti tipo Brescia; totale adesione all’originalità e alla conservazione del mezzo sono caratteri distintivi di tale cultura.

    2) la cultura dell’artigianalità tecnica: la 500 nella sua semplicità progettuale ed esecutiva, sopratutto se rapportata ai mezzi più moderni dove c’è l’elettronica, è la palestra ideale per sviluppare la propria artigianalità. Si individua con il restauratore “fai da te” che è in grado di smontare completamente la vettura, restaurarla e rimontarla. La sua diffusione è facilitata, dal punto di vista economico, anche dal fatto che la “palestra” si acquista a cifre abbastanza contenute. A volte il progetto di restauro sfocia nel tuning, nell’elaborazione de-storicizzata; in questo caso la cultura 2) trova terreno di scontro con la cultura 1).

    3) la cultura dell’aggregazione: la 500 come strumento di aggregazione, come fenomeno di costume, come veicolo di ricordi e di esperienze personali. Potrebbe essere la Vespa, la 600, la Mini, poco importa, l’importante è l’occasione di incontro, di conoscenza, di condivisione, in una parola di socializzazione; di norma la cultura dell’aggregazione è tollerante rispetto ai purismi e/o agli eccessi degli esponenti delle altre due culture.

    4) la cultura della sportività: la 500 come auto sportiva, sia per gare di regolarità sia per quelle di velocità. Sebbene pilota da corsa e regolarista siano due figure diverse, però li accomuna la passione per la competizione, che si realizza oggi con la storica sia perché più alla portata di tasca sia, forse, perché c’è maggiore divertimento nella guida. Nell’accezione qui proposta auto sportiva significa auto elaborata in modo conferme ai regolamenti sportivi dell’epoca, magari dal pedigree sportivo, realizzata con parti rigorosamente d’epoca o, se riprodotte, comunque conformi agli originali e certamente non il risultato di un tuning spinto e di concezione attuale, che ricade sotto il profilo 2.”[/quote]

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