[quote=”Ale74Pc” post=376375][quote=”cb73″ post=376372]
Ecco la foto in primo piano dei bulloncini del filtro centrifugo
Ebbene sì sono tutti marchiati 80 FA[/quote]
Grazie per la precisazione Claudio.
Sono quindi diversi da quelli dei modelli successivi.[/quote]
Bella domanda ……
A dire il vero non ci avevo fatto caso .
Spero siano i suoi originali , credo di sì, ma non essendo una macchina di famiglia, non lo posso affermare .
Controllerò sui manuali se si trova qualcosa di inerente.
[quote=”Truvlino” post=376381]Nalla foto in cui mostravi la regolazione delle puntine non si vedeva il beccuccio per la lubrificazione al che mi è sorto il dubbio, risolto poi da queste ultime foto.
Ringrazio per la risposta, sei sempre molto gentile e disponibile :like :like[/quote]
Ah ok , pensavo avessi notato qualche particolare diverso in quel modello di spinterogeno .
Chiedo venia, ho dato per scontato che tutti sapessero che le 500 D montassero lo spinterogeno con oliatore e non ho pensato di documentare bene la cosa con foto .
Grazie infinite per avermi dato l’opportunità di farlo .
Ogni tanto penso che questo restauro stia diventando un mattone per chi lo segue e che più che invogliare a seguirlo , invogli a non farlo .
Ho sempre paura di voler passare per professore e sapiente , ma non è così, anzi , io per primo sto imparando e scoprendo un sacco di cose .
Poi arrivano i vostri interventi e capisco che qualcuno con tenacia mi sostiene in questa impresa.
Grazie di cuore e per qualsiasi dubbio, curiosità non esitate a chiedere o farmi notare cose e o errori .
I vostri interventi sono il toccasana che mi fa proseguire il restauro :like :like
Intervengo poco ma leggo tutto, assolutamente non trovo pesante questo restauro ma estremamente interessante per le peculiarità della vettura e per la maestria di Fabio (la tua meno 😛 ), inoltre sarà una fonte importante di info per chi in futuro inizierà il restauro di una macchina simile a questa.
Seguo.
😉
Buongiorno Claudio! :cheer:
Ma di quale mattone parli!! Questo restauro (senza fare distinzione con gli innumerevoli altri) è semplicemente fantastico!
Almeno per quanto riguarda il mio personale, fa piacere sentire che tutti i nostri (a volte anche ripetitivi :laugh: ) commenti, diano a voi lo spunto per operare sempre meglio… qui siamo tutti amici e, in quanto tale, c’è sempre qualcosa da imparare dall’una o dall’altra persona o, al contrario, da far conoscere.
Tu e Fabio siete siete una squadra formidabile e ormai siete a buon punto, la meta è sempre più vicina!
Avanti così!!
:like
Ciao Claudio, ma che mattone!
Tu e Fabio state piano piano creando un vero e proprio manuale per il corretto restauro della 500 D e non solo; avanti così.
:like 😉
Ciao Claudio,
sono incappato in questo tuo post mentre facevo una ricerca per il restauro di una Giardiniera su base D (1964). Sono possessore anche di una D del Febbraio 1963.
Volevo dirti che mi sono letto tutte e 34 le pagine di questo post tutto d’un fiato perchè l’ho trovato oltre che interessantissimo anche pieno di passione.
Complimenti per la D è bellissima!
Concordo anch’io con gli interventi appena fatti. Personalmente credo che presentare un restauro come stai facendo: con descrizioni, foto dettagliate, chiarimenti e approfondimenti sui particolari sia motivo di grande interesse per un appassionato. Continuate così :like :like :like
Bene , allora visto che il forum è ben fornito di masochisti :laugh: :laugh: eccomi qui a tormentarvi ancora un po’ :whistle: :whistle:
Anche il cappello delle punterie e i carter presentano delle differenze dalle successive serie . Qui ho messo a confronto due cappelli delle punterie e si può notare meglio la differente altezza del collo per il rabbocco dell’olio motore
Poi montando la dinamo e la ventola di raffreddamento , per caso ( Fabio ha preso la chiocciola di un’altra 500 )., abbiamo notato che anche questa ha un disegno di stampaggio differente dalle successive serie .
Se sia un particolare dovuto a diversi produttori dei convogliatori , o a al modello e periodo di costruzione , questo non ve lo so dire , ma credo sia un’altra bella curiosità.
Le foto non sono nitide , ma spero riusciate a notare la differenza
Assemblati i carter , messi al motore , tutto cambia e il propulsore sembra già pronto per il montaggio , ma di cose e cosucce ce ne sono ancora , quindi cerco di frenare l incontenibile Fabio :laugh: :laugh:
Non tutto però va per il verso giusto o comunque non tutto si può recuperare.
Smontando il termostato del riscaldamento , mi ritrovo questa sorpresa 🙁 🙁
Non ci abbattiamo per così poco, e inizio la ricerca …..
i rivenditori di zono , non sono più provvisti del ricambio e riescono solo più ad ordinare il termostato a molla , ma non mi aggrada .
È vero che è un componente non visibile e che il funzionamento è lo stesso , ma quello a soffietto mi da più fiducia .
On line e dai rivenditori specializzati se ne trovano , ma sulla precedente L non ha avuto vita lunga , allora ottavo per la ricerca di un Savara fondo di magazzino .
Sono consapevole che i prezzi sono piu alti rispetto a quelli di produzione odierna, e così , come sempre , si cerca quello con il prezzo piu vantaggioso.
Ero ormai pronto per l’acquisto, quando mi telefona Fabio e mi dice :” Papà, ne abbiamo uno di recupero , non comprare niente .”
Dopo il lavoro , al mio ritorno a casa, me lo trovo sotto ad aspettarmi e prima di cenare , dobbiamo assolutamente guardare il termostato .
Per Fabio è bello , integro e chiuso , quindi pronto per il montaggio , ma gli spiego che voglio testarlo e lo stupisco facendolo fare a lui :laugh: :laugh:
Simuliamo con il phon ad alte temperature l’aria calda proveniente dal surriscaldamento dei cilindri e vediamo come si comporterebbe il termostato una volta montato
Ecco le foto con le varie fasi
Riposo
Estensione
Riposo
Con la scusa , ho mostrato a chi non ne fosse stato a conoscenza come funziona il termostato e di conseguenza l’apertura dello sportellino della scatola termostatica
Una volta ripulito , anche questo ricambio inizierà la sua seconda vita .
Non è marchiato Savara , ma sono certo sia un ricambio dell’epoca , non posso dire se di primo impianto o meno , ma magari qualcuno di voi ha info in più.
Seguo con interesse Fabio, anche se commento poco perchè non ci sono parole per il vostro lavoro…
in queste 2 settimane i lavori sono andati molto avanti , spinti anche dalla pressione fatta dal carrozziere che ci ha comunicato che ha verniciato la 8 bulloni e quindi via una sotto l’altra …… :blush: :blush: :blush:
Prima di rimontare il termostato , decidiamo di testarlo al banco , così dopo un breve spiegazione a Fabio sul funzionamento di questo particolare e sulla sua funzionalità, il mio socio lo testa
Per fare questo , simula con il phon ad alte temperature, quella che sarebbe in realtà l’aria spinta dalla ventola di raffreddamento contro i cilindri per tener bassa la temperatura ed evitare grippaggi.
L’aria, sbatte forzata contro i cilindri , li raffredda , passando attraverso le alette e li oltrepassa , finendo nella scatola termostatica , dove è posizionato il termostato che per effetto del calore si allunga aprendo lo sportellino sottostante e permettendo all’aria di defluire
In assenza di calore , se il termostato è buono , lo stesso piano piano si ricompatta e chiude lo sportello
Alla prova il termostato sembra in buona forma e quindi supera il nostro esame e può essere montato al suo posto
Decidiamo anche di passare alla pulizia gli altri componenti del motore, rischiando poi anche che una volta montati il loro funzionamento non sia ottimale , pregiudicando poi così il funzionamento del motore, ma abbiamo deciso di provarci ugualmente per dare una seconda vita e una seconda possibilità a tutte le parti originali .
Cosi procediamo …..
Vi mostrerò il prima e il dopo di alcune parti
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