Fiat 500 CAP Scoiattolo 1970

Forum Forum 500 Club Italia Il restauro della mia 500 Fiat 500 CAP Scoiattolo 1970

  • Questo topic ha 367 risposte, 29 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 07/06/202402:28 da Ale74Pc.
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  • #540723
    Ale74Pc
    Partecipante

      Con tutta probabilità i bulloncini delle cerniere non erano a marchio “Fiat”. Trattandosi di una trasformazione, abbiamo voluto immaginare che il Perini avesse utilizzato materiale generico 😉

      La nostra deformazione passionale ci ha fatto scegliere comunque delle viti con teste esagonali molto simili a quelle della Casa Madre.
      Le cerniere permettono al parabrezza di ruotare in avanti di 90° andandosi ad appoggiare sui due tamponi in gomma del cofano, un po’ come sui fuoristrada più “tosti” :cheer:

      🙂 :cheer: 😉

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      #540762
      Ale74Pc
      Partecipante

        Lo stato di perpendicolarità del parabrezza viene assicurato in modo solido grazie ad una coppia di ganci metallici.
        Gli anni e l’incuria avevano infierito sullo stato di fatto, di conseguenza li abbiamo dovuti restaurare. :side:

        Uno dei due anelli di tenuta dei tiranti articolati si era assottigliato e rischiava di tranciarsi, così si è reso necessario eseguire un riporto a spessore mediante saldatura ossiacetilenica. 😉

        In seguito abbiamo affinato manualmente la riparazione con una lima. 🙂

        Il passo successivo è stata la nuova cromatura, sia dei tiranti articolati che dei relativi ganci. :woohoo:

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        #540766
        Ale74Pc
        Partecipante

          Sono indubbiamente due dettagli ricercati, la finitura a cromo risulta in netto contrasto con la generale spartanità del veicolo. :whistle:

          In sommità al cruscotto, sul labbro di unione col parafiamma, una guarnizione da portiera ammortizza la battuta del parabrezza quando si trova in posizione verticale 😉

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          #541043
          Ale74Pc
          Partecipante

            In perfetto stile “heavy-duty”, l’impianto tergicristallo è quanto di più essenziale possa esserci.
            Generalmente questo tipo di apparecchi si vedono su vecchi automezzi agricoli cabinati oppure su alcuni motocarri.

            La situazione di partenza si presentava decisamente in disordine :sick:

            Si tratta di un tergicristallo 12V Magneti Marelli di tipo universale e necessitava una rinfrescata…
            Internamente il lubrificante si era solidificato, perdendo di efficacia… :S

            Il primo passaggio è stato il rifacimento dell’alimentazione elettrica. 😉
            Ci siamo derivati dalla spina del collegamento di serie…

            …e passando attraverso il foro sul cruscotto, (al quale è stato aggiunto un gommino passacavo), abbiam fatto fuoriuscire i fili. 😉

            L’interruttore sul cruscotto non era previsto, probabile che in origine il cablaggio fosse cortocircuitato, ma noi, anziché “ponticellare” i connettori, abbiamo installato un interruttore (proveniente da una 500L), tenendolo occultato in posizione “acceso”. In questo modo il motore rimarrà protetto dal fusibile ed all’evenienza, avremo la possibilità di interrompere il circuito elettrico. :like

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            #541051
            Ale74Pc
            Partecipante

              Quindi, dopo la pulizia degli organi di movimento, nuova zincatura dei metalli e riverniciatura del coperchio in lamiera. 😉

              Il funzionamento è molto semplice: un rotore, tramite una cascata di ingranaggi, muove una biella facendo ruotare alternativamente il perno.
              In primis abbiamo ripristinato le spazzole; vengono tensionate da una piccola molla ed un gancio isolante in plastica.

              Prima di rimontare il riduttore ci assicuriamo sul funzionamento del motorino

              Dunque è il turno degli ingranaggi, posti sul lato opposto degli avvolgimenti; rispettando la sequenza di montaggio, per ultima si mette la biella. 😉

              Dopo aver ingrassato per bene, andiamo poi a chiudere con l’apposito coperchio, dal quale fuoriesce il perno a cui si attaccherà il braccio.
              Si nota anche l’universale piano di appoggio godronato per contrastare le rotazioni.

              Ora, sperando di non aver annoiato nessuno con la nostra esposizione, rimontatiamo il coperchio in lamiera, con l’accortezza di agganciare il meccanismo della levetta “0 – 1” (acceso/spento) 😉

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              #541058
              Ale74Pc
              Partecipante

                Successivamente dobbiamo posizionare il motore sul telaio del parabrezza, bloccandolo in posizione con la specifica bulloneria 😉

                Un raccordo di tipo universale, provvisto di morsetto permette il fissaggio della astina.
                La potenza del motorino è modesta, per cui abbiamo applicato una spazzola leggera, consapevoli comunque che l’efficacia sarà in ogni caso limitata. :side:

                Ribaltando il parabrezza l’intero gruppo segue il movimento. :cheer:

                E’ tutto calcolato: non si verificano contatti con la carrozzeria sottostante.
                :like

                Notare la mancanza del tergicristallo destro… :ohmy:
                Era previsto solo per il conducente e non per il passeggero, inoltre ai lettori più attenti non sarà sfuggito il volante Luisi con il logo “FIAT” a losanghe sul pulsante. 😉

                😉 :cheer:

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                #541076
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                Partecipante

                  Sta venendo molto bene

                  #541091
                  Truvlino
                  Partecipante

                    Un restauro ineccepibile, non saprei cosa aggiungere. La tua minuziosa perizia nel rinnovare ogni particolare è davvero magistrale. È sempre un piacere seguire restauri così. :like :like :like

                    #541254
                    Ale74Pc
                    Partecipante

                      La ricostruzione dei paraurti è visibile a pag. 5, ma l’argomento non era concluso… 🙂
                      La verniciatura in carrozzeria col nero 70/30 consegna a questo Scoiattolo due pezzi nuovi di zecca.
                      In attesa di completare il retrotreno (il paraurti ostacolerebbe il montaggio del gruppo motore-cambio), ci dedichiamo all’anteriore della macchina.

                      Il paracolpi si sovrappone ai due supporti che fuoriescono dalla macchina

                      Per il bloccaggio definitivo abbiamo scelto bulloneria FIAT e dadi autobloccanti. 😉
                      La misura delle viti è abbondante, non si sa mai, potrebbero venir buone per l’applicazione di qualche accessorio… :whistle:

                      Semplice e funzionale, una volta in opera, il paracolpi contribuisce ad alleggerire un po’ tutto l’arancione del frontale. 😉

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                      #541259
                      Ale74Pc
                      Partecipante

                        Per chi non ha seguito il restauro dal principio, a pag.7 è possibile vedere il recupero del fregio anteriore.
                        Ebbene, è giunto il giorno della apposizione della scritta sul musetto. :cheer:
                        Come precedentemente esposto, sul retro della fusione avevo ricavato i fori filettati a cui avvitare i prigionieri M5.
                        Per ottenere una maggior tenuta, li sigilliamo con un frenafiletti ad effetto irreversibile. 😉

                        Il posizionamento coi soli dadi
                        sarebbe già di suo risultato solido, per maggior sicurezza, aggiungeremo anche un “super” biadesivo 3M.

                        Nonostante la indubbia qualità (ed il prezzo elevato), Fiocco si dimostra scettico riguardo i nastri adesivi… :S

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                        #541265
                        Ale74Pc
                        Partecipante

                          Per cui, prima dell’installazione, decidiamo di testare le prestazioni di incollaggio di questo prodotto, simulando un impiego ben più gravoso delle effettive condizioni di utilizzo. 😉

                          Preleviamo allora dell’officina uno dei nostri complementi d’arredo…

                          Lo avevo smontato dalla cabina di un “642N65R”, un vecchio camion Fiat che avevo trovato abbandonato tanti anni fa. 🙂

                          Sul tavolo da lavoro (che è in ferro verniciato come la carrozzeria) abbiamo applicato il fregio del camion (in alluminio come la scritta dello Scoiattolo 😉 ) con un tratto di circa 10cm di biadesivo. 😉
                          Incollato quindi al bordo del banco, è iniziato il test, sovraccaricandolo col peso di tre grossi giratubi. :ohmy:

                          Non c’è trucco non c’è inganno… 😆
                          Dopo sette giorni la scritta campione era ancora al suo posto. 😉

                          Applichiamo quindi il biadesivo sul lato posteriore e prepariamo la bulloneria.

                          Grazie alla tenuta meccanica delle viti e quella chimica dell’adesivo, ecco applicato “Scoiattolo” al musetto.
                          All’anteriore la macchina è finita. 😉

                          :cheer: :cheer:

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                          #541747
                          martnuccia
                          Partecipante

                            che spettacolo Ale :like :like

                            #541765
                            Ale74Pc
                            Partecipante

                              Agosto 2023

                              Nemmeno quest’anno il restauro andrà in ferie… Si lavora. 😉
                              Quindi abbiamo ritoccato le guide dei sedili, verniciando le porzioni di pianale attorno le canaline.

                              Lo scopo è quello di occultare il vistoso ed antiestetico arancione che inevitabilmente si andrebbe a notare dalle feritoie del rivestimento abitacolo, che presto andremo a posizionare. 🙂
                              Per il momento metteremo soltanto la parte centrale, per non complicare eventuali regolazioni dei comandi durante il montaggio del motore. 😉

                              Come sappiamo una delle difficoltà dei tappeti interni, sono i “chiodi” di gomma che bloccano le varie porzioni ai fondi e ai sottoporta interni. Talvolta risulta davvero difficile inserire quei gommini nelle sedi.
                              Questa volta si è voluto provare con un sistema diverso:
                              Ci siamo auto costruiti uno strumento apposito, saldando una rondella ad un vecchio cacciavite. :cheer:

                              Lo stratagemma funziona. Grazie ad un filo di lubrificante abbiamo “inchiodato” il rivestimento del tunnel senza troppi problemi

                              In fine anche i pomelli in plastica sono ritornati al loro posto e l’impianto elettrico è collocato più ordinatamente…
                              😉 :like

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                              #541863
                              gi.ma
                              Partecipante

                                Che spettacolo Ale, complimenti e potete immaginare quanto mi può piacere chi si crea gli strumenti per eseguire un lavoro in cui precedentemente ha trovato difficoltà, bravo.
                                🙂

                                #541866
                                Ale74Pc
                                Partecipante

                                  Grazie Maurizio, Filippo, Giuliano, grazie a tutti degli interventi. :like

                                  Quando sarà il momento di completare la posa dei tappeti interni, con molta probabilità dovremo modificarlo quell’utensile.
                                  Non mancheremo di documentare 😉

                                Stai visualizzando 15 post - dal 256 a 270 (di 367 totali)
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