Bellissimo racconto Ale, storie simili non possono essere considerate fuori tema per il Forum.
Ora hai in casa una rarità che merita la giusta attenzione e tutto il rispetto. Sono contento che l’ hai salvata da una fine ingloriosa.
Felicità e goditela!!!
Viste oggi, una coppia di 126 in un piazzale assieme ad una decina di altre utilitarie moderne.
La nera mi sembra una Personal 650 versione “Black” 😉
La 126 Blu si direbbe una più recente “FSM”
Le bicilindriche hanno ancora le targhe e nonostante siano ferme da molto tempo, si direbbero del tutto recuperabili.
😉
Facendo quattro passi nel piazzale di un rottamaio non trovavo nulla di particolarmente interessante…
Solo una vecchia idrovora con motore V8, equipaggiata con una strumentazione che sembrava essere di una macchina sportiva :woohoo:
strumenti jaeger ….tanta roba.
Ieri mattina, di ritorno da una gitarella in montagna, complice la totale assenza di neve e complice anche la pulizia da parte del proprietario del terreno boschivo, mia moglie mi ordina di tornare indietro perchè ha visto una sagoma di una macchina vicino al torrente.
Prontamente , vista la strana richiesta, alla rotonda torno indietro, scendo per una strada sterrata e li ormai in uno stato di totale abbandono scoviamo questa 500 topolino cabrio 🙁 🙁
Povera 500 C trasformabile, universalmente chiamata Topolino, ma non cabrio.
Vedo che sei molto preparato in materia di auto datate .
Se sapevo facevo foto più dettagliate della capotte .
Scusate ot .
Comunque veniva chiamata cabriol.
[quote=”cb73″ post=409029]Vedo che sei molto preparato in materia di auto datate .
Se sapevo facevo foto più dettagliate della capotte .
Scusate ot .
Comunque veniva chiamata cabriol.[/quote]
Io stesso sono datato, tanto datato da aver visto circolare Topolino come auto moderne.
Nessuno l’ha mai chiamata cabrio, perché la cabrio è un’altra cosa. Purtroppo al giorno d’oggi se ne sentono di tutti i colori. Poi se volete approfittare di chi ha ricordi precisi bene, altrimenti fate come meglio credete.
[quote=”Ale74Pc” post=409009]
Facendo quattro passi nel piazzale di un rottamaio non trovavo nulla di particolarmente interessante…
[quote]
Direi che mi devo ricredere su quanto ho scritto poco fa…
Ho indagato velocemente sul propulsore che azionava quella pompa idrovora in disuso.
Inusuale innanzitutto che una attrezzatura industriale/agricola fosse spinta da un motore a benzina, invece di adottarne uno più tradizionale alimentato gasolio.
Mi ha incuriosito quel V8 90° a carburatori con distribuzione ad aste e bilancieri.
Si tratta di un “BPM”, fabbrica veneta specializzata in motori marini.
A quanto pare quel V8 dispone di una cilindrata di 7982 c.c. ed eroga 470hp a 4700 g/min :ohmy:
La serie di strumenti Jaeger non erano poi messi a caso. 😉
Sopralluogo di lavoro oggi in un piccolo comune di provincia.
Ho scattato un paio di foto. 😉
Per strada ho notato questa “Alfa Romeo 147”. A prima vista sembra ferma da un bel pezzo.
Non si tratta certo ancora una youngtimer e difficilmente sfuggirà la demolizione…
Interessanti però i cerchi in lega con mozzo Fiat 5×98, recuperabili ed in ottime condizioni.
Poi nel giardino di una villetta singola una moto anni ’60 è usata come complemento d’arredo
Dovrebbe essere, ma non ne sono certo, una “Mondial 48 Sport”. 😉
Ciclomotori di questo genere non sono propriamente la mia passione, ma ho visto alcune collezioni veramente favolose… :like
Una vecchia casa situata fra tanti palazzi cresciuti intorno, siamo a Bisceglie Bat, casa abbandonata e anche l’auto parcheggiata davanti, una Alfasud, l’avevo uguale negli anni ’80…
Se non fosse per il moderno palazzone alle spalle, questa villa con la vecchia Alfa parcheggiata davanti ti proietta immediatamente in un’altra epoca.
Bella foto Mimmo, grazie.
🙂
Oggi ci trovavamo in una vecchia cascina e Fiocco fiutava una scoperta interessante, scovando in un rustico di fortuna un bel “Piaggio Ciao PX”, di colore rosso.
Nonostante sia in disuso da anni, presenta ampie possibilità di recupero, nonché completo di tutti i pezzi originali, ad eccezione della sella, sostituta con una a due posti, una modifica molto in voga ai tempi della diffusione del ciclomotore.
Interessante anche il vecchio spandiconcime meccanico in primo piano, che visto lo stato di vetustà, non credo possa essere ancora in abituale utilizzo.
Chi è pratico di agricoltura obsoleta, avrà certamente notato il curioso fatto che sia stato convertito al traino mediante un ingegnoso carrello artigianale, che mantenendo all’attrezzo i tre punti di attacco al sollevatore, permette la reversibilità della trasformazione.
Probabilmente la soluzione deve essere stata adottata per dar modo di poter essere agganciato anche da un trattore privo di impianto di sollevamento idraulico. Oppure, in considerazione della zona di alta collina, per essere impiegato su terreni in forte pendio: il traino a rimorchio evita il lavoro con carico posteriore a sbalzo sulla macchina motrice.
Una trasferta di lavoro mi ha portato fra le vie di una zona industriale.
Come in diverse analoghe aree d’Italia, diversi capannoni paiono inutilizzati o sfitti, alcuni mai competati ed altri edificati allo solo scopo di collocare un impianto fotovoltaico sul tetto.. :dry:
Sul fondo di un vicolo cieco ho notato una fila di veicoli fermi da lungo tempo.
Un “VW LT35”, a cui è stato rimosso il cassone è ormai solo lamiera buona per la pressa, mentre la “CJ7” accanto sarebbe tutt’altro che da scartare, se non proprio come base di restauro, quale fonte di ricambi.
Presente anche una “acquascooter” adagiata su un carrello. :cheer:
Il mio urbex automobilistico prosegue in una seconda zona artigianale – produttiva e nel cortile di una autorimessa sono visibili una serie di dismessi automezzi da soccorso.
Un bel “Fiat 615”, con portiere a vento
Poi un “OM 40”, sempre con allestimento autogru.
L’esposizione agli agenti atmosferici sta deteriorando lentamente questi veicoli…
Nell’area privata anche un “automarket” ed un terzo autocarro, non identificabile dalla folta vegetazione che è quasi arrivata ad occultarlo totalmente.
🙂
Che bello il carro attrezzi montato su meccanica Fiat 615. Il musetto di questo veicolo mi ricorda quello di una Fiat 500.
Mio figlio, che di veicoli storici è più appassionato di me, per anni me ha cercato uno proprio in questa versione.
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