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  • #539897
    Ale74Pc
    Partecipante

    Oggi è il turno di una “NSU Prinz” modello L.
    Sembra ferma da tempo immemore.
    Nonostante tutto molti particolari sarebbero ancora recuperabili e le plastiche nemmeno scolorite.

    Accanto alla vecchia utilitaria anche una “Oper Tigra twin top” blu metallizzata.
    Molto probabilmente la berlina bicilindrica è abbandonata da prima che la connazionale coupé-cabriolet venisse commercializzata…
    …Per entrambe purtroppo la stessa sorte…

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    • Prinz1.jpg
    #539899
    LEONARDO
    Partecipante

    [quote=”Ale74Pc” post=404523]Oggi è il turno di una “NSU Prinz” modello L.
    Sembra ferma da tempo immemore.
    Nonostante tutto molti particolari sarebbero ancora recuperabili e le plastiche nemmeno scolorite.
    Accanto alla vecchia utilitaria anche una “Oper Tigra twin top” blu metallizzata.
    Molto probabilmente la berlina bicilindrica è abbandonata da prima che la connazionale coupé-cabriolet venisse commercializzata…
    …Per entrambe purtroppo la stessa sorte…[/quote]

    Spero che qualcuno recuperi la NSU Prinz L, automobile che nei tempi della 500 ebbe in Italia un discreto successo. Nonostante la cilindrata e un bicilindrico raffreddato ad aria, per prezzo, abitabilità finitura e prestazioni e soprattutto prezzo non l’ho mai considerata una diretta concorrente. Mi interessa perché anche questa fa parte dei miei ricordi.

    #540247
    Ale74Pc
    Partecipante

    Vista la generalità dell’argomento, pubblico un paio di foto di un motociclo che ho casualmente notato in un ingresso coperto di un capannone industriale, in totale abbandono, nonostante sia di recente costruzione.
    Una tettoia offre riparo ad una “Beta Zero 260”.

    Betaz1.jpg

    Betaz2.jpg

    Si tratta di una moto da trial del ’92-’93.
    Una 3° Serie nella inconfondibile livrea viola e gialla; un modello molto interessante ed innovativo per l’epoca: il primo col telaio in alluminio totalmente a vista.

    #540679
    Ale74Pc
    Partecipante

    Oggi viaggio di lavoro con annesso “urbex automobilistico”, presso un antico cascinale in aperta campagna 😉
    Sbrigate le formalità professionali, ecco che spunta una “Fiat500 A” :woohoo:
    Il giovane proprietario, inizialmente riluttante a parlare della macchina accantonata fra varie cianfrusaglie, mi coinvolge poi in un breve riassunto sulla vita passata della piccola utilitaria, solo in apparenza dimenticata in uno dei porticati dell’insediamento rurale.
    La Fiat Topolino (classe 1939) è al momento in attesa di restauro; ha circolato quotidianamente fino alla seconda metà degli anni ’60 e risulta ancora regolarmente iscritta al P.R.A.

    500A1.jpg
    500A2.jpg

    Può vantare targa e libretto di prima immatricolazione.
    Non propriamente una auto abbandonata, ma comunque un incontro decisamente insolito, come sempre accade con le vetture anteguerra. 🙂

    #540680
    LEONARDO
    Partecipante

    Topolino, la prima 500, magnifica.

    #541414
    Ale74Pc
    Partecipante

    Percorrendo in diverse occasioni la stessa Strada Statale, notavo in un controviale di questa, una ormai vecchia Fiat Cinquecento.
    Solo facendo un passaggio più ravvicinato potevo intuire che si trattava di una macchina abbandonata a sè stessa: gomme a terra, vetri impolverati, piccoli rifiuti vari e foglie secche trasportate dal vento sotto i pianali.
    In un torrido pomeriggio di luglio, verso le ore 13:00 con la temperatura attorno ai 40°c, decido di fermarmi a guardarla meglio, vinto dalla mia solita irrefrenabile voglia di urbex automobilistico.
    Presumo fosse stata parcheggiata nello stesso posto ormai da almeno un paio d’anni e tutto sommato, questa Cinquecento si presentava in condizioni del tutto recuperabili.;)
    La tinta “bluette” mi ricordava il “419” della 500L.
    Ritengo che sia il chiaro segno del tempo che passa. Se negli anni ’90, nelle stessa situazione poteva esserci una “Nuova 500 F/L/R”, oggi tocca a questa utilitaria ormai trentenne.
    Non sono un conoscitore del modello ed i numeri di targa del 1995, mi stavano per trarre in inganno…
    Osservandola bene, mi accorgo che si tratta di una 1° Serie (1991 – 1993), con tutta probabilità successivamente ritargata. 🙂
    Azzardo l’ipotesi che possa essere una 903c.c., per i cerchioni e per la serie di accessori, che sulle “704ED” erano optional…

    Giro attorno la macchina, scruto all’interno dell’abitacolo, scatto un paio di foto e guardo.
    Getto poi velocemente lo sguardo fra i piani più alti delle abitazioni circostanti, con la continua netta percezione di essere osservato… :dry: :ermm:

    Riprendo poi il mio peregrinare quotidiano, mi allontano convinto che la Cinquecento avrebbe meritato una sorte migliore.
    Quando più tardi riguardo le immagini sulla fotocamera, mi accorgo che sono tutte sfocate e di pessima qualità. :angry:

    Mi prometto, alla prima occasione di tornare ancora una volta nel parcheggio ove giace la sfortunata piccola Fiat e scattare qualche nuova foto per il Forum.
    Guarda caso, proprio il giorno seguente devo raggiungere una località nei pressi del luogo in questione. 😉
    …Con mia grande sorpresa, giunto sul posto, mi imbatto in un carroattrezzi che ha appena caricato la Cinquecento. :ohmy:
    Ho giusto il tempo di riprendere in qualche modo il momento in cui il trasportatore sta per partire…

    …Ciao piccola Cinquecento,
    ti auguro di finire in buone mani.
    Spero proprio tu possa al più presto
    recuperare il tuo lustro e riprendere a viaggiare come un tempo…
    🙂

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    • Cinquecento4.jpg
    #541415
    LEONARDO
    Partecipante

    Speriamo non sia finita in mano ad un rottamatore.

    #541754
    drago500
    Partecipante

    In Via del Porto a Cattolica da anni giace abbandonata questa Golf, che peccato.

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    #541755
    LEONARDO
    Partecipante

    Abbandonare gli animali è reato, ma abbandonare auto anche se non reato è un illecito.
    Sembra però che nessuno se ne preoccupi.
    Aiuterebbe una legge che in caso di trascuratezza del proprietario, chiunque ne ritrovasse una fosse autorizzato ad intestarsrla.

    #542605
    Ale74Pc
    Partecipante

    Girovagando per i paesi di montagna, nelle vecchie stalle, dentro cantine chiuse o stabili sfitti da decenni, è quasi sempre possibile imbattersi in qualcosa di interessante: oggetti dimenticati o accantonati da anni, ed a volte capita di scoprire vecchi veicoli… 😉
    Seguendo lo spirito dell’urbex automotoristico giungevo ad una anonima rimessa… :whistle:
    Varcato l’ingresso, fra le solite suppellettili accatastate ed altri obsoleti oggetti, ho fotografato un “Fanticmotor T.I. 50 c.c.”.
    Si presentava completo di tutto, ad eccezione del coperchio della fiancatina laterale; il pezzo mancante sarà sicuramente stato appoggiato fra il disordine del locale…

    Fatic_5.jpg

    Una moto che non conoscevo.
    L’impostazione ciclistica è quella di uno scrambler, soluzione molto in voga negli Anni ’70 e “T.I.” stava per “turismo internazionale”, una denominazione altrettanto ambiziosa, viste le limitate prestazioni e le ridotte dimensioni del ciclomotore, di poco superiori a quelle di un Piaggio Ciao.

    Fantic-TI-1972.jpg

    #542930
    Ale74Pc
    Partecipante

    Sopralluogo nel seminterrato di una villa Anni ’70 in ristrutturazione…
    Toh! Ecco una Audi 80 abbandonata. :cheer:

    A80_1.jpg

    A80_2.jpg

    Berlina di fascia medio-alta, versione “Formel GL E” (l’ultima lettera del fregio risulta smarrita), si presenta in buone condizioni di carrozzeria ed anche l’interno non è male.
    La richiesta di informazioni è una tentazione alla quale non resisto; 😛 scopro quindi che la vettura ha circolato pochissimo è appartenuta ad un unico proprietario, vanta targa e libretto di 1° immatricolazione, doppie chiavi, non manca il “l.u.m.” e la scatola di primo soccorso originale. 😉

    A80_4.jpg

    A80_3.jpg

    Questa berlina tedesca dovrebbe essere una 2° Serie del 1982.
    Non essendo conoscitore del modello ho consultato Wikipedia, le versioni “Formel E” erano dotate di un pacchetto opzionale atto a ridurre i consumi di carburante. :like

    #543003
    Lampa
    Partecipante

    Saluti da Ćakovec (Croazia)!
    Girovagando per il piccolo villaggio di Pušćine mi sono imbattuto in questa Zastava 600.

    Screenshot_20230914_183736_Gallery.jpg

    Quando l’ho vista da lontano ho sperato che fosse una 500. Magari un’austriaca Steyr Puch.

    #543554
    Ale74Pc
    Partecipante

    Mi veniva segnalato in modo più o meno fortuito, la presenza di una vecchia 500 abbandonata nel garage di un grande condominio nel centro di una grande città; l’immobile era in fase di svuotanento per essere sottoposto a lavori di ristrutturazione e la piccola Fiat rischiava la pressa… :ohmy:
    Alla prima occasione, raggiungevo il luogo segnalato, ma purtroppo tutti i box erano deserti… :angry:

    Lo sgombero in atto comprendeva anche alcune cantine ed eccomi coinvolto nel trasloco di una di esse. 😉
    L’angusto locale, pervaso da una percettibile umidità, era colmo dei ricordi di tutta una vita di chissà chi.
    Su di uno scaffale stavano allineati decine di datati testi letterari di medicina e chirurgia, questo mi faceva presupporre che i proprietari potessero essere stati dei medici.
    La mia ipotesi veniva presto confermata da un distinto signore che con malinconia osservava i lavori.
    Le pareti erano una confusione di oggetti obsoleti e fogli ingialliti, c’erano un paio di sci Elan firmati Stenmark, una borsa sportiva reclamizzante un hotel di Roseto degli Abruzzi e tanto altro…

    Scostati alcuni muffiti tappeti e vecchi vestiti ridotti ormai a stracci, un addetto alla movimentazione scovava una piccola bicicletta tutta impolverata, quindi la spingeva verso l’esterno per poi andare ad appoggiarla al cassone del ferro vecchio, in attesa di essere gettata dentro.

    Appena vista, mi si sono illuminati gli occhi ed ho immediatamente immaginato un nuovo progetto. :woohoo:

    Poco dopo, sentito il parere positivo del responsabile, ecco che la bicicletta andava a finire nel mio furgoncino… 😉
    Una volta portata a casa, da buon accumulatore, la accantonai fra mille altre cianfrusaglie. :S

    Un paio di settimane fa, in una incandescente domenica di fine estate, decido di metterci mano: rimuovo la polvere, la smonto quasi del tutto, lucido come posso le cromature e con la pasta da carrozzeria ravvivo il “blu oltremare” del telaio.
    Le parti in materiale plastico risultano di una qualità eccellente: è bastata una strofinata con acqua e sapone per farle tornare pulite.
    In fine ho lubrificato la catena e regolato il filo del freno anteriore.
    Verso sera mi son trovato fra le mani un vero gioiellino. :woohoo:

    Graz_2.jpg

    Le gomme però erano completamente deteriorate…
    Il giorno seguente vado a cercare aiuto presso un mio conoscente, titolare di una “ciclofficina”….
    Spingendo la biciclettina, entro nel negozio, che in quel momento è particolarmente affollato…
    Con mio grande stupore scateno una generale reazione che non mi sarei mai aspettato… :pinch:
    …Tutti si gettano sulla piccola bici, scattano foto col cellulare, qualcuno si offre immediatamente di comprarla.
    Mi si svela una nuova frontiera del collezionismo: la passione per la Graziella. :cheer:

    Si parla della cronologia dei numeri di telaio, di una prima, seconda e terza serie, i più esperti citano le marche dei vari componenti, versioni con cambio di velocità “Sturmey-Archer”, per arrivare alle derivate “tandem”…
    Un ragazzo sulla cinquantina, dapprima in disparte, ricorda l’esistenza di una introvabile Graziella “color oro”… :ohmy:
    Il dialogo si fa sempre più interessante, scopro che esistono schiere di “puristi” che vanno ad alimentare una immancabile contrapposizione fra “originali e personalizzate”.
    Vengo a sapere esistono club di marca, pagine Facebook, il forum Graziella, raduni, restauri, gli accessori d’epoca ed aftermarket, i collezionisti…
    Insomma un mondo tutto dedicato a queste biciclette.

    Effettivamente è innegabile che la Graziella abbia avuto un suo ruolo nell’evoluzione del costume della società italiana; volendo si possono trovare diverse analogie con la Vespa e la Fiat 500.
    Graz_6.jpg

    Non mancano scatti celebri, come le storiche foto di Brigitte Bardot e Salvador D’Alí in sella alle loro Graziella.
    Graz_4.jpg

    Graz_5.jpg

    Comunque la bicicletta di cui sono entrato in possesso è un esemplare conservato, prodotto presumibilmente attorno alla fine degli Anni ’60 ed a quanto pare, completa di tutte le sue parti originali.
    Tecnicamente si tratta di una Carnielli Graziella 16″ SB 1° Serie.

    Ero entrato semplicemente per prendere le ruote della bici ed esco come un soggetto potenzialmente a rischio di cadere in una nuova incontrollabile dipendenza… Aiuto. :ohmy:
    Di certo questa bicicletta sarà la base di una mia nuova idea legata alla 500, per questo chiedo all’intero Forum indulgenza per aver sconfinato in un tema “diversamente motorizzato”.
    Vedremo un po’ se il mio proposito andrà a buon fine. 😉

    Come si suol dire in questi casi…
    Hai voluto la bicicletta? Pedala. 😆

    Graz_1.jpg
    :cheer:

    #543563
    drago500
    Partecipante

    Grazie Ale per questo bellissimo racconto, chissà che questa bella Graziellina non sia l’inizio di una nuova passione…

    🙂

    #543564
    LEONARDO
    Partecipante

    Metà anni 60, quella ragazzina che su una Graziella blu pedalava verso scuola con i biondi capelli al vento,
    In segiuito poi a scuola sarebbe andata assieme a me in 500.
    Quanti ricordi.

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