Visto che esiste già l’argomento aperto, lo sfrutto per inserire le foto del restauro del mio acceleratore a mano.
Premetto che ho eseguito un ripristino di tipo conservativo, riutilizzando il maggior numero di componenti.
Si parte dallo stato della guaina esterna, il mio consiglio è quello di pulirla a fondo, anche con diluenti potenti, qualora fosse impregnata di vernici o simili, il materiale plastico del rivestimento è robusto.
Nel mio caso però non ho potuto far questo, troppe mani di colore e soprattutto troppa ruggine.
Quindi, prima per cosa mi sono procurato una guaina di colore nero, di provenienza motociclistica, a vista e conformazione, identica alla vecchia.

Prima di partire con lo smontaggio, ho fotografato bene lo stato di fatto, annotato particolari e misure, tracciato un piccolo disegno, per chi vuole, lo schema della Casa.

Il cavo d’acciaio interno non esce spontaneamente dalla guaina: per estrarlo è necessario raddrizzare la doppia curvatura all’estremità del cavo stesso, utile a fare da gancio alla leva di azionamento.

Per far questo ci si può avvalere di una morsa e, lentamente, portare il filo ad una conformazione approssimativamente rettilinea. In questo modo uscirà dalla guaina.


Sulla guaina è presente una piccola boccola in alluminio che serve per fermarla al telaio; una volta rilevato il giusto posizionamento

ho tagliato la guaina a filo della boccola

successivamente, sfruttando due rondelle al fine di creare un piano d’appoggio sulla morsa,
