Napoli, “Cinquini spaiati” 2025

Napoli, “Cinquini spaiati” 2025

di Ernesto Lella 
Sabato 8 febbraio abbiamo iniziato un nuovo anno di eventi in Campania portando le nostre 500… a scuola 😊. La “Giornata dei Calzini Spaiati” a Napoli è diventata, ancora una volta, “Cinquini Spaiati”. Per il quarto anno, noi dei Coordinamenti di Napoli abbiamo prolungato questa bella iniziativa, che si svolge nelle scuole il primo venerdì di febbraio ed è incentrata sulle tematiche dell’inclusione, della sensibilizzazione verso l’autismo, le diversità e le disabilità, con il nostro “raduno non raduno”, all’insegna dell’unione che rispetta tutte le individualità, ma alla fine permette di fare grandi cose.
Abbiamo contattato il preside dell’ICS A. De Curtis di Casavatore (NA), già conosciuto in precedenza e possessore di una splendida 500 L di famiglia (prima proprietaria la simpaticissima mamma, che ha tenuto a puntualizzare di averla utilizzata per un viaggio fino a Venezia!), che non solo ha sposato subito la nostra idea di portare le 500 nel cortile della scuola per una bella festa con i bambini, ma ha coinvolto tutto l’istituto in un progetto per unirvi i vari lavori della Giornata dei Calzini Spaiati. Sono stati inoltre coinvolti l’associazione sportiva VBF Casavatore Basket Free che gestisce la palestra (che ha creato l’allestimento per accogliere gli intervenuti) e l’Oratorio La Fiammella, che ha portato alla manifestazione i ragazzi diversamente abili.
Al nostro arrivo venerdì per collocare gli striscioni e la postazione abbiamo trovato, insieme ai lavori dei ragazzi della scuola sui Calzini Spaiati, gadget, calendari, adesivi e caramelle con immagini della 500 e addirittura la bozza di un murale con una 500 rossa che sarebbe stato completato durante la giornata da alcune maestre ed alunni, mentre altri proiettavano all’interno della palestra una presentazione della storia della 500 (definita auto inclusiva per tutte le sue caratteristiche di unicità e simpatia). Neppure il maltempo ha fermato le indomite pittrici che, non appena la pioggia accennava a diminuire, ritiravano fuori colori e pennelli per portare a compimento la loro opera, che rimarrà per tanto tempo sul muro della scuola a testimonianza del nostro passaggio e della bella giornata. Apprezzatissimi i nostri gadget, palloncini, matite, adesivi, brochure e calamite del Club che abbiamo distribuito al tavolo e a cui abbiamo aggiunto tante caramelle in un cestino in cui i bambini potevano “affondare” le mani. Ancora una volta siamo stati spettatori di quanta meraviglia possano suscitare le nostre “scatolette” nei più piccoli, che le considerano un po’ “auto da cartoni animati” in carne e ossa, pardon… in plastica e lamiera. Salire a bordo, suonare i clacson, uscire dal tettuccio per fare foto: è stato un susseguirsi di grandissime emozioni. Con una semplice chiamata, sono intervenuti 25 auto, molti soci accompagnati dalle consorti, alcune auto da Caserta con il referente regionale Domenico Filippella, chiaramente i fiduciari di Napoli Antonello Martina e Francesco Puzone, artefici con me di questa giornata. Abbiamo goduto del piacere di rivedersi ed incontrarsi anche in contesti diversi dal normale raduno e con la gioia negli occhi dei bambini che ripaga degli sforzi, anche del “sacrificio” di far bagnare da una pioggia insistente e fastidiosa le nostre piccole a cui tanto teniamo.
Tantissime le persone che hanno partecipato alla manifestazione grazie anche all’amore a all’impegno del personale scolastico e delle associazioni coinvolte. Siamo tornati a casa con una nuova splendida esperienza e con la consapevolezza che con la collaborazione fra entità diverse si possono fare grandi cose, che la nostra è veramente una passione trasversale e che quell’idea illuminata del fondatore del Club di preservare l’immagine e il ricordo delle nostre vetture portandole “al mondo” è veramente geniale, perché dimostra che siamo quanto mai attuali. Siamo tornati a casa con il bagagliaio carico del piacere di aver portato un messaggio di gioia, ripagato in maniera enorme dai sorrisi dei bambini, dai ringraziamenti delle mamme e dei papà che potevano finalmente raccontare “dal vivo” le memorie di famiglia (… questa era la macchina della nonna… io andavo a scuola accompagnato da un macchina così… quando andavamo in vacanza avevamo la macchina piena di valigie sul tetto…). Perché, ogni volta che ci muoviamo ed incontriamo le persone, suscitiamo bei ricordi d’infanzia, racconti di viaggi epici, di riparazioni “a fil di ferro” giusto per non rimaner per strada: ciascuno, insomma, ha un aneddoto legato ai cinquini. E anche se qualche batteria ha fatto i capricci (la mia ed altre due: sarà stata l’influenza?), anche sotto la pioggia, c’è l’amico che ti dà una spintarella e il celestiale borbottio ti annuncia che, anche stavolta, si torna a casa.