› Forum › Forum 500 Club Italia › Piazza Pubblica › Una brutta avventura, una Gamine, un imbecille, anzi due.
- Questo topic ha 5 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 25/03/202421:54 da Ale74Pc.
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24 Marzo 2024 alle 16:19 #548830cb73Partecipante
La Gamine è un modello derivazione tutto particolare che suscita in tanti un amore a prima vista.
Io personalmente l’adoro e sarei anche disposto da dar via la mia D per possederne una.
Ormai trovarne una da restauro credo sia praticamente impossibile e quelle che si trovano in vendita sul mercato hanno per me prezzi proibitivi.
Ho letto con piacere la tua storia e non posso che dire che la tua passione è un odio amore :laugh: :laugh: :like :like24 Marzo 2024 alle 16:51 #548834banana500PartecipanteOdio, ormai diventato amore. Ora mi piace molto, peccato abbia prezzi proibitivi.
24 Marzo 2024 alle 18:49 #548837cb73PartecipanteNon demordere , prima o poi la troveremo una gamine , magari abbandonata e conservata in un cascinale e ci pagheranno per portarla via e liberargli lo spazio :laugh: :laugh: :laugh:
24 Marzo 2024 alle 18:50 #548838cb73PartecipanteIl mio psicologo mi ha detto che sognare mi fa bene :laugh: :laugh: :laugh:
25 Marzo 2024 alle 21:54 #548868Ale74PcPartecipanteIl racconto dell’esperienza di banana500 ci offre uno spaccato di vita quotidiana di tanti anni fa, ho letto con piacere le sue righe ed a tal proposito ricordo anche questo argomento 😉
https://www.500clubitalia.it/forum/14-piazza-pubblica/214161-500-storie#402923
Leonardo, se mai avessi qualche altra “storia di 500” ti invito ad arricchire la “biblioteca virtuale” del Forum.
Riporto anche la mia esperienza, che posso descrivere da una prospettiva diversa: quella di chi ha avuto la fortuna di poter realizzare il sogno della Gamine.
Il mio è stato un percorso durato oltre 15 anni, cominciato nel 1994, quando mi muovevo quotidianamente in 500 ed incrociavo saltuariamente una strana macchinetta decappottabile…
Si trattava proprio di una Gamine, una derivata che avevo potuto scoprire soltanto tempo dopo, partecipando allora ventenne ai miei primi raduni.Ufficialmente la piccola spider della Carrozzeria Vignale divenne il mio sogno nel cassetto a partire dal ’95, quando ad un semaforo vidi per l’ultima volta quella Gamine bianca.
I tentativi di rintracciare il proprietario andarono tutti a vuoto, in un’epoca senza cellulari, senza rete internet ed in un periodo storico in cui le 500 erano soltanto macchine obsolete che riempivano le autodemolizioni.
Dopo varie vicissitudini e false piste, verso la fine del 2008 in circostanze del tutto fortuite, ecco che conosco un gruppo di persone che conservavano qualche vago ricordo di un ragazzo e di una “Bianchina” (come veniva definita…). Fu la svolta.
Nel Gennaio 2009, finalmente faccio conoscenza del proprietario che ancora disponeva della Vignale.
Inizialmente non aveva manifestato l’intenzione di vendere, ma comunque organizzammo un incontro per il sabato successivo per andarla ad esaminare.
Inaspettatamente, durante la notte precedente il giorno del sopralluogo, una nevicata copre tutto l’Appennino e la coltre bianca raggiunge anche la pianura.
La mattina seguente, un timido sole invernale faceva capolino sul passaggio, rendendo però quasi ovunque le strade inzuppate, comportando la possibilità di annullare l’incontro col proprietario, che via telefono mi esprime una serie di titubanze e preoccupazioni…
Ma il dialogo va a buon fine e poco dopo raggiungo il vecchio cascinale dove la spiderina giaceva all’addiaccio.
Mi avvicino e con la mano scanso la poca neve appesantita che la ricopriva, grondava acqua dappertutto, mentre un misero telo di plastica, posto a sommaria protezione, si era praticamente incollato alla carrozzeria.
Dall’abitacolo proveniva un intenso odore di umidità ed un cagnolino aveva scelto come cuccia la moquette del vano dietro i sedili.
Le condizioni paiono poco rassicuranti, la mia coccinella magnetica non trova punti a cui attaccarsi, da alcune crepe nella vernice scorrevano rignagnoli di ruggine…Ma noto che il raro volante Ferrera si trova al suo posto, così come i preziosi stemmi della Carrozzeria di Grugliasco.
Non mancano i deflettori, le porte ed i meccanismi di apertura, ci sono le manopole in alluminio, i paraurti, la cornice della mascherina, i fari anteriori con le relative ghiere.
Tutta la componentistica si rivelerà di primo impianto, al pari della bulloneria e non per ultimo, la corrispondenza numerica fra telaio, targhetta, blocco motore…La macchina apparteneva ad uno scomparso zio dell’allora proprietario; in sede di trattativa quest’ultimo intrattiene un sermone in merito a quanto rappresentasse per lui quella macchina: una inesauribile fonte di ricordi e che difficilmente una vile somma di denaro avrebbe potuto sostituire…
Ma in questi casi i valori morali vanno a soccombere davanti ai bonifici bancari e svaniscono al suono della carta contante.Alla fine chiudo la trattativa dopo alcuni giorni ad un ottimo prezzo, al giorno d’oggi probabilmente impensabile.
Il restauro e tutto il resto fanno parte della storia recente del Forum, anzi è proprio grazie alla Gamine, che in cerca di informazioni, approdo a questa piattaforma, dove ho trovato ben più di quel che cercavo.Oggi mi piace definire la Gamine Vignale un concentrato di semplicità tecnica esteticamente espresso attraverso una forma seducente e nostalgica.
Ho sempre considerato la 500 una esternazione della mia personalità e la mia piccola spider bicilindrica rappresenta certamente il mio lato più romantico.
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