Ciao Ale, mi hai anticipato sul tempo, visto che anch’io volevo aprire un topic su Senna.
ricordo poco di quei periodi di quelle gare, visto che comunque ero un’ adolescente, però mi sono appassionato sempre alla storia e alle lotte di quei campioni che sfrecciavano su una striscia d’asfalto larga pochi metri.
Prima comprando libri e riviste, oggi più che mai con internet ho potuto vedere anche battaglie epiche e capire quello che veramente facevano i campioni di allora, dove al 90% contava il pilota e poi la macchina.
Quel 1° Maggio ero in un ristorante per pranzo, dopo l’incidente di J.J. Letho ero già sconcertato da quella formula 1, da quella gara che non si doveva correre visti i precedenti dei giorni prima, forse era un’ avvertimento, pochi minuti dopo, una nube di polvere e poco più e la Williams di Senna ferma sulla via di fuga, per me fu un’ immagine terribile, anche oggi quando la rivedo sui vari video ripenso a quel momento, un’ intero ristorante si fermò, tutti accorsero sotto quel televisore a vedere cosa fosse successo, ha cercare di capire e sperare che spingesse il braccio con il pollice rivolto all’ in su, invece niente, passavano i minuti, Watkins che praticava un massaggio cardiaco, l’elisoccorso e quel volo della speranza che comunque di speranza nè lasciava poche.
Non era ‘epoca di Internet, e se volevi notizie dovevi aspettare il radiogiornale in auto, io è mio cugino passammo l’intero pomeriggio in auto aspettando una notizia, una buona notizia, ma la buona notizia non arrivò, alle 18 circa mi colpì un senso di vuoto, ancora non sapevamo niente dell’ accaduto, ricordo solo che io è mio cugino ci guardammo in faccia assenti come se avessimo capito o intuito qualcosa, o perso le speranze, passarono pochi minuti, partì il radiogiornale di rairadio 1, e con un velo di tristezza annunciarono che il campione non c’è l’ aveva fatta.
In quel momento un silenzio profondo avvolse ogni suono, ogni rumore, ogni voce, sentivo solo le lacrime che scendevano sul viso, amare, troppo amare.
Lui proprio lui che la mattina aveva dichiarato che era meglio non correre quel gran premio, lui che aveva una fede immensa, che credeva in Dio più di ogni altra cosa, lui il campione di una semplicità unica, mai arrogante, mai scorretto, che devolveva molto ha chi non aveva niente, Lui che riuscì a vincere una gara con il cambio bloccato in 6, o vincere una gara dopo essere stato buttato fuori da Prost, lui che quella curva l’aveva affronta un sacco di volte…
Posso dirti che io sono stato a Imola un pò di tempo fà, sono riuscito ad entrare in pista, e anche se la curva del tamburello non c’è più, o meglio è stata modificata a me è sembrato di sentire ancora quel rumore assordante della williams che affronta il rettilineo che poi si immette in quella curva e il botto, io almeno ho avuto questa sensazione, e quel monumento di Ayrton, ti fa credere che Ayrton è ancora lì, il suo spirito è ancora lì nel suo mondo che lui adorava, seduto lì che guardava i suoi colleghi correre, e abbracciando tutti gli appassionati che accorrono li a trovarlo per rendergli un saluto.
Ciao Ayrton, ciao Campeao.
Grande Pilota Grandissimo Uomo !
Ciao.
che bella foto che hai pubblicato barolo65.
beh, volevo farvi vedere una spilla da giacca, risale agli anni 90.
….dalla rete…
imola lo ricorda, italia 1 questa sera “riprendera'” tutto il suo passato da pilota, GRANDE….
