di Antonio Erario
Succede che una bella domenica, dopo l’inverno, ti viene voglia di svegliare dal “letargo” la tua bella addormentata nel box.
Nella mente l’irresistibile richiamo di quella vocina che sembra risuonare nelle tue orecchie: «Andiamo a fare un giretto per ricaricare la batteria?».
E così sia… allora si parte!!!
La bellezza sta sempre nel viaggio che, per quanto breve, è sempre pieno di novità. Eh sì, perché durante il giro è consuetudine incontrare bambini che ti sorridono o adulti che ti si affiancano al semaforo per dirti: «Ce l’avevo anche io la 500»…
Ma incontrare in una rotonda un’altra D non è proprio cosa da tutti i giorni.
Si tratta del nostro socio Charles Fiorino di Torino, che con un amico sta ritornando da una domenica fuori porta; così, avvistando la mia 500, si affiancano per salutarmi: loro sono volti conosciuti con i quali ci si incontra in occasione di fiere, raduni e naturalmente a Garlenda.
Ci fermiamo a prendere un caffè e fare due chiacchiere, così Charles mi mostra orgoglioso la sua bella 500 D del 1963 leggermente “abarthizzata”, cioè dotata di accessori replica quali la marmitta tipo Record Monza e i cerchi autoventilanti da 3,5 pollici. La curiosità ed il confronto per scoprire le differenze con la mia D fanno parte delle discussioni tra appassionati, ma la cosa più bella sono sempre le storie personali al di là della meccanica.
Charles è nostro socio dal 1994 e la sua 500 D l’ha acquistata nello stesso anno da anziani parenti in Calabria. Ricorda che con quella 500 lo zio trasportava i mattoni necessari per costruire la casa e che è diventata sua grazie alla zia, che ha deciso di cederla dopo la scomparsa del marito.
La vettura si trovava in provincia di Cosenza, infatti ancora oggi conserva le targhe CS. Mi racconta che in origine era targata SV, ma poi lo zio trasferendosi era stato costretto a ritargarla nella nuova provincia di residenza.
Perfezionato l’acquisto, Charles la porta a Torino dove viene sottoposta ad un bel restauro di carrozzeria ed una revisione meccanica più qualche accessorio e la 500 riprende a correre per le strade del Piemonte.
Oggi Charles ne fa un uso principalmente “gastro/turistico” viste le frequenti scorribande con l’amico verso il Monferrato e le Langhe per scovare qualche locanda tipica.
Orgogliosamente si gode la sua 500 appena può, felice di stringere tra le mani un bel volante Nardi d’epoca, di portare a spasso un gioiellino, ma soprattutto un pezzo della sua famiglia. Bravo Charles!
Antonio e Charles davanti la Palazzina di caccia di Stupinigi Nichelino (TO).
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