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Il Consiglio Direttivo del Fiat 500 Club Italia si è riunito sabato 26 e domenica 27 presso l’Hotel First a Calenzano (FI). Si tratta della prima seduta del 2022 dei vertici del sodalizio dedicato alla storica bicilindrica, attualmente guidato da Maurizio Giraldi.
I lavori si sono protatti per due intense giornate durante le quali sono state messe in luce importanti linee guida per il futuro. Sabato è stato dedicato ampio spazio all’esame dell’ordine del giorno a cui tutti i presenti hanno contribuito con coinvolgimento e serietà.
Tra le novità, è stato istituito un gruppo “Giovani in 500”, con lo scopo di aggregare e portare la voce dei ragazzi appassionati di questa vettura. E’ stato anche illustrato il programma del prossimo 39° Meeting Internazionale Fiat 500 di Garlenda, di cui la Toscana sarà la “regione d’onore” e che si svolgerà nei giorni 1-2-3 luglio 2022.
La domenica si è aperta con un invito alla riflessione da parte del fondatore Domenico Romano: “Noi siamo qui, nella bellissima Toscana, fra amici, a parlare di Fiat 500… ma non possiamo estraniarci da ciò che sta succedendo nel mondo; la 500 è simbolo di unione e amicizia e a nome di tutti i soci mi sento di proporre la condanna di una guerra di aggressione che sta portando sofferenza al popolo dell’Ucraina. La 500 dice NO alla guerra”.La proposta è stata approvata all’unanimità.
La riunione è ripresa anche alla presenza dei fiduciari delle Regioni Toscana e Umbria, guidati dai rispettivi referenti, Aurelio Bertini e Fabio Bistarelli, per un proficuo tavolo di lavoro con lo scopo di dettare le basi per i prossimi eventi che vedranno interessate le due Regioni.
Il Fiat 500 Club Italia in questo difficile biennio ha rafforzato il proprio legame con gli iscritti cercando soprattutto di curare i rapporti umani e offrendo servizi che permettano di vivere al meglio la passione per i motori, ma non solo. La centralità del socio è stata dunque uno dei principi ispiratori anche di questa riunione in terra toscana, dalla quale sono scaturite proposte concrete per offrire occasioni di divertimento e cultura al popolo dei cinquecentisti, senza dimenticare la vocazione del Club alla solidarietà.
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