di Nicolò Falci
Il 4 settembre 2021 è stata una bellissima giornata. L’idea ci frullava in testa da qualche anno: fare esibire in concerto la banda musicale di Palazzolo Milanese- nella quale milito – con i suonatori affacciati dal tettuccio delle FIAT 500 d’epoca.
Ne avevamo parlato, io, Salvatore Ferlito e Alessandro Fabiano, anch’essi, come me, soci del Fiat 500 Club Italia.
Sarebbe dovuto succedere nel 2020, in concomitanza con il 120esimo anniversario del “Corpo Musicale Santa Cecilia-1900” di Palazzolo Milanese, durante la festa paesana. Con la dirigenza della banda si era già individuato il luogo del concerto, ma l’arrivo del Covid ne impedì lo svolgimento.
Quest’anno, durante le ferie ricevo la telefonata di un’amica che, per il 70esimo compleanno del marito, vicepresidente e colonna di quel complesso bandistico, mi propone di mettere a disposizione la mia Fiat 500 D e qualche altro cinquino per accompagnare Renato – il festeggiato – al luogo della festa.
La richiesta scaturiva dal fatto che Renato possedeva una D del colore della mia e ogni qualvolta la vedeva circolare si ingolosiva e gli tornava in mente la sua gioventù.
Proprio il giorno dopo quella telefonata mi contattava il Fiduciario del Coordinamento di Milano Nord del Fiat 500 Club Italia, Alessio Campaner, per uno scritto relativo al raduno WWM del precedente luglio.
Accennata l’idea, percepii nelle sue parole l’entusiasmo per un evento che si preannunciava diverso dal solito, non un raduno vero e proprio ma un insolito incontro tra amici: forse uno dei primi, se non il primo in assoluto, durante il quale le 500 si sarebbero prestate ad ospitare a bordo un musicista della banda.
Per consentire un ordinato svolgimento dell’incontro, considerato che si sarebbe svolto nel cortile di un oratorio, dopo un sopralluogo con Alessio decidiamo di limitare la partecipazione a 22 cinquini, oltre il mio.
La sera del 4 Settembre, con i mezzi già disposti secondo l’ordine concordato tra Alessio ed Enrico Tiso -Maestro della banda- carico il festeggiato sulla 500, presentandoglielo come mio regalo di compleanno, e concededogli di guidare l’auto fino allo spazio dove la banda – con la Bianchina di Antonio Robilotta, sistemata a mo’ di podio per il Maestro- pronta ed avvisata da una “spia”, iniziava a suonare, lasciando a bocca aperta l’ignaro Renato, emozionato per l’inattesa sorpresa.
Dopo un paio di allegre marcette finiamo tutti con le gambe sotto al tavolo per una cena davvero ricca e apprezzatissima, a sentire gli allegri cori finali.
Al termine della serata, il Fiduciario ha voluto donare al Presidente della Banda, Signor Favrin, il gagliardetto del Club, stabilendo così una nuova amicizia.
L’omaggio sarà esposto nella sala delle prove settimanali della banda.
All’evento erano presenti, compresi noi del Club, circa 150 amici di Renato, tra cui il Sindaco di Paderno Ezio Casati, il Parroco di Palazzolo Don Paolo Stefanazzi, il consigliere di Regione Lombardia Marco Alparone, il Presidente Arlati e alcuni consiglieri dell’ANBIMA- Ass.Nazionale bande.
Prima della recita di un mio scritto rivolto al festeggiato, ho voluto ricordare a tutti i convenuti le numerose attività sociali svolte dal Fiat 500 Club Italia e in particolare il fatto che il nostro sodalizio è Ambasciatore dell’UNICEF.
Molta soddisfazione e emozione hanno dimostrato quanti hanno avuto la ventura di partecipare alla serata. Molti giovani hanno mostrato interesse per le macchine volendo conoscere da vicino… e da dentro… i cinquini.
Chissà, forse la famiglia delle 500 in questo modo è destinata a crescere.
Dimenticavo: perché il titolo di questo scritto “DUE CILINDRI e SETTE NOTE”?
Perché Sabato sera a Palazzolo ho visto riunite le mie passioni: quella per la 500 e quella per la musica.
Grazie a Renato e alla moglie Lores per l’accoglienza data ai cinquecentisti, al Fiduciario Campaner e agli amici Ferlito e Fabiano per lo sforzo organizzativo, a tutti gli altri amici cinquecentisti che hanno risposto alla chiamata mettendo a disposizione le loro auto.
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