Baseco s.r.l., con sede a Villanova d’Albenga (SV) main sponsor del 1° Fiat 500 World Wide Meeting, è una piattaforma ambientale specializzata nel recupero dei rifiuti speciali e urbani e di servizi dedicati al mondo dell’ambiente e dell’ecologia.
Oltre a questo Baseco si impegna per la promozione del territorio e, grazie alla collaborazione con associazioni e artisti, si occupa anche di sensibilizzazione a tematiche sociali e culturali.
Proprio l’unione tra Arte e Ambiente ha portato in Liguria un progetto, forse unico sul territorio nazionale. Mariangela Artese, artista originaria di San Salvo, che oggi porta avanti la sua ricerca artistica dal suo atelier di Bilbao in Spagna, apre la sua mostra personale, sabato 12 giugno, all’interno della #BASECOGALLERY, nuovo spazio espositivo del Ponente Ligure all’interno della struttura aziendale Baseco Silvestro Catelli, titolare di Baseco s.r.l., ha lavorato, insieme alla critica d’arte Francesca Bogliolo, all’Associazione ZEROVOLUME di Enrica Fracchia Morelli, e alla Galleria Artender di Alessandro Scarpati ad Alassio, al ripristino di alcuni spazi interni, che sono stati adibiti a pareti espositive, permettendo al pubblico, ma in primis ai collaboratori dell’azienda, di fruire dei numerosi benefici apportati dal bello.
Già negli anni passati Baseco ha apportato un importante contributo alla promozione artistica durante i Meeting Internazionali della Fiat 500 Storica, realizzando opere d’arte in collaborazione con ZEROVOLUME, tra le quali citiamo il famoso monumento “500PicPoint” all’ingresso di Garlenda.
Da tempo che gli spazi di Baseco ospitano sempre più spesso opere artistiche di pregio, realizzate sulle pareti del capannone da personalità di spicco del mondo dell’arte contemporanea. Di recente, la grande parete esterna della struttura aziendale si è arricchita di un’opera dall’inequivocabile capacità comunicativa, realizzata dall’artista marchigiano Giulio Vesprini.
L’opera di Vesprini, denominata “S W E E T” / Struttura G048, attraverso campiture geometriche che vedono al loro interno l’inserimento di elementi fitomorfi, si mostra inequivocabilmente come un’opportunità di dialogo e di relazione con l’ambiente, invitando a riflettere sul ruolo dello stesso.