#IoStoInGarage n. 2 – Avantreno seconda parte

Approfittando del periodo in cui siamo costretti a stare a casa, molti soci stanno mettendo mano alle proprie 500. In questa seconda puntata della rubrica #IoStoInGarage il Commissario Tecnico Enrico Bo continua ad illustrarci la messa a punto dell’avantreno.

di Enrico Bo

Una precisazione se si dovesse rilevare un eccessivo gioco all’avantreno. È consigliabile la sostituzione di tutti i componenti della tiranteria (testine, barra d’accoppiamento, rinvio sterzo) perché montando solamente il/i particolare/i con gioco, non si avvertirebbe giovamento, continuando ad avere la sensazione di “navigare” durante la marcia.

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Sulla 500, la scatola dello sterzo è del tipo a vite senza fine, dove quest’ultima s’ingrana con un settore semicircolare dentato collegato a un albero. Quando la tolleranza tra questi due elementi, non è più quella stabilita in origine e aumenta con l’usura delle parti, ruotando leggermente in un senso e nell’altro il volante, si nota un aumento di questo “punto morto”. In questo caso si rende necessaria la sostituzione della scatola dello sterzo.

Non è consigliabile registrare, anche se possibile agendo sulla vite dell’albero con settore e sulla ghiera della vite perpetua, meglio sostituirla.

Va controllato anche il “millerighe” del piantone dello sterzo che va a calzare sull’albero della scatola guida: a volte si può allentare il bullone che lo fissa, con conseguente allargamento e usura dei denti.

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Altro gruppo dell’avantreno è la sospensione anteriore costituita dalla molla a balestra, dagli ammortizzatori, dai semibracci e dal supporto per il fuso a snodo.

Un modo empirico, ma poi non più di tanto, per verificare il gioco è di afferrare lo pneumatico dalla parte superiore e scuoterlo: se difettoso si avvertirà il caratteristico rumore.

I perni fusi sono forniti revisionati, mentre gli altri ricambi sono commercializzati nuovi. Prima del montaggio occorre procedere all’ingrassaggio con l’apposito attrezzo anche per verificare che i fori degli ingrassatori non siano otturati. È bene ripetere l’operazione dopo un migliaio di chilometri e periodicamente in seguito.

Particolare attenzione va rivolta alla balestra. Se questa, con vettura a terra, provocando un molleggio e osservandola si notasse un eccessivo cedimento, si renderebbe necessaria la sostituzione. Verificare lo stato dei tamponi di fine corsa.

Qualche anno fa la balestra era ancora disponibile in Fiat Ricambi e nonostante il costo fosse di tre volte superiore al prodotto fornito dalle Ditte concorrenti, non si presentavano i problemi di assestamento, o, per lo meno, erano limitati per un breve periodo d’uso.

Attualmente il ricambio nuovo ha migliore resa di un tempo. Va detto anche che alcune ditte artigiane “ricentinano” le balestre con risultati soddisfacenti.

Indispensabile sostituire le boccole all’estremità della balestra, i due supporti inferiori e i gommini superiori.

Durante l’esame della balestra, porre attenzione allo stato degli spessori elastici tra una lama e l’altra e alle fasce elastiche all’interno delle staffette che mantengono compattati i fogli.

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