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La 500 di Lupin III

Di Cristina D’Auria e Andrea Dentuto 

Capita spesso ai raduni di vedere un adesivo su un lunotto, o un volantino sul parabrezza, raffiguranti un personaggio a noi ben noto a bordo di una Fiat 500: Lupin III.

Il popolare ladro, nato dalla fantasia del mangaka (fumettista) giapponese Monkey Punch, nipote ideale dell’altrettanto famoso ladro gentiluomo francese, possiede diverse auto, ma la sua favorita è senz’altro il nostro amato cinquino, di cui ha provveduto a modificare il motore per sfuggire alle grinfie dell’ispettore Zenigata dell’Interpol.

Locandina_di_Lupin_III_The_First.jpgMa da dove è spuntata fuori la Fiat 500 nelle avventure di Lupin? La sua apparizione si deve alla passione dell’animatore giapponese Yasuo Ōtsuka per la piccola vettura italiana, che egli comprò da giovane e che pensò fosse ideale per Lupin, il quale aveva bisogno di un bolide dalle piccole dimensioni, dalla forma accattivante e morbida ed inoltre semplice da disegnare in movimento.

E così nel 1971 ecco la 500 apparire nella prima serie animata di Lupin, quella in cui il nostro simpatico ladro indossa la giacca verde. Ma il vero successo dell’auto, con cui Lupin III e la 500 diventano un duo inseparabile, è datato esattamente 40 anni fa; il 15 dicembre 1979, infatti, esce al cinema “Lupin III, Cagliostro no shiro” (“Lupin III e il castello di Cagliostro”), dove Lupin e Jigen, il suo fedele complice, guidano una 500 gialla per correre in aiuto della giovane Clarisse.

La scena del salvataggio iniziale, in cui i nostri eroi cercano di mettere i bastoni fra le ruote agli sgherri del cattivo conte di Cagliostro, che a bordo di una pesante Rolls cercano di fermare la 2 cavalli per catturare Clarisse, è rimasta alla storia come l’inseguimento in auto più epico della cinematografia animata; ed è anche stavolta opera di Yasuo Ōtsuka, che qui, come nel 1971, è ancora in compagnia del regista premio Oscar nel 2003, Hayao Miyazaki. Ispirati al film di Cagliostro, in ben 40 anni tondi sono innumerevoli i gadget che ritraggono la 500 con la Lupin Family: borse, adesivi, portachiavi, bicchieri, ecc., senza contare il numero di modellini, che supera senz’altro di gran lunga ogni altra produzione mondiale. Addirittura quest’anno ad Ōsaka, presso gli studi della Universal Japan, ha fatto la sua comparsa un’emozionante attrazione in cui gli spettatori si ritrovano a scappare a bordo della 500 di Lupin in un viaggio virtuale a 360°!

Chi ha visto nei cinema italiani il film del 2014 con attori in carne ed ossa, ricorderà certamente la scena in cui Lupin (impersonato da Shun Oguri) si “disfa” di una mastodontica Hummer che lo tallona, per una scena mozzafiato di ben 4 minuti dove fa correre la sua 500 a forte velocità, girare con un testa coda che ci lascia a bocca aperta, ed in cui riesce anche a lasciare il volante per lanciarsi sull’auto dei suoi nemici, scazzottarne uno e ritornare al suo posto! A guidare? Ci aveva lasciato i suoi compagni che si dividevano chi il volante, chi l’acceleratore!

A questo punto ci sarebbe da chiedersi come ancora Lupin III e la sua 500 si mostreranno a noi sulle strade, ora che li abbiamo ammirati sia che in animazione che dal vivo; la risposta che ha stupito tutti è: in 3DCG! Con l’ausilio delle più avanzate tecnologie, il prossimo film di Lupin in uscita il 6 dicembre 2019 nelle sale giapponesi è realizzato tutto al computer; nel film, intitolato “Lupin III, THE FIRST”, la Lupin Family ci apparirà vera, ed anche la nostra amata sfoggerà un look da far brillare gli occhi. Ora che gli animatori possono farle fare di tutto in computer graphics c’è da aspettarsi, senza dubbio, diverse scene in cui la ritroveremo protagonista!

Insomma, in Giappone l’amore per il cinquino non si è mai spento e Lupin III è quasi sempre il compagno immancabile che accompagna l’icona della nostra più popolare auto italiana di sempre.

 

 

Yasuo Ōtsuka (11/7/1931-) è considerato un autentico pilastro dell’animazione giapponese. Appassionato di treni, veicoli, in particolare di quelli militari, oltre alla Fiat 500 ha anche posseduto una Jeep storica. È anche illustratore: se possedete un modellino assemblabile di cinquino e Lupin, il disegno sulla confezione è suo!

Monkey Punch (vero nome Kazuhiko Katō, 26/5/1937 – 11/4/2019) è uno dei fumettisti giapponesi più famosi ed apprezzati al mondo. La sua scomparsa, avvenuta quest’anno a causa di una complicazione polmonare, ha lasciato molta tristezza tra i fans. Lupin III è apparso per la prima volta in Giappone sulla rivista Weekly Action nel 1967, ottenendo da subito un grande successo. Vanta nel suo Paese numerosissime ristampe; in Italia il manga è stato ristampato di recente dalla Panini.

Amanti del cinquino, Andrea Dentuto e Cristina D’Auria sono gli storiografi italiani di Lupin III per numero di articoli pubblicati su riviste cartacee a diffusione nazionale. Nel 2017 hanno fatto parte dello staff della casa di produzione dell’animazione di Lupin III, la TMS, in visita in Italia per il cinquantenario del personaggio.