Il giorno 7 di ottobre 2018, si è sposato Alessandro, nipote del fiduciario del Coordinamento di Oristano del Fiat 500 Club Italia, Pino Tinti. Il matrimonio è stato celebrato in Giappone. Di seguito il racconto di questa esperienza speciale.
di Pino Tinti
Chissà quanti di voi hanno visto i propri nipoti sposarsi! Il fatto è che mio nipote in realtà si chiama KojiAbe e vive a Nagoya, in Giappone. È il figlio minore di mia sorella, partita nel 1974 per il paese nipponico per fare un’esperienza per quei tempi eccezionale e quasi unica.
Quando ho ricevuto l’invito per partecipare al matrimonio, mi sono ricordato che il nostro Club aveva un Delegato anche in Giappone e per combinazione proprio a Nagoya.
Grazie all’aiuto di Andrea Fortunato ho contattato SeiroItoh per email e in seguito telefonicamente. Come tutti i giapponesi, Seiro è una persona particolarmente gentilee e dopo avergli esposto la mia idea, si è dichiarato immediatamente disponibile.
L’ho incontrato qualche giorno prima dell’evento nel suo capannone, dove era esposta anche una Fiat 500 (nuovo modello) campione giapponese di competizioni Rally nella sua categoria.
A nome del Club ho consegnato a Seiro una targa ricordo che sono certo verrà esposta nel suo ufficio o nel museo a cui accennerò più avanti.
Un paio di telefonate per chiarire l’accessibilità al tempio e al ristorante, una all’amico che avrebbe portato la sua 500 per un omaggio tutto italiano alla coppia di sposi e l’organizzazione era già quasi perfetta.
La 500 di Seiro è infatti nel “Museo della 500”, di cui è il presidente. L’esposizione è itinerante e nel 2018 si trova a Yamagata, una cittadina nel nord del Giappone.
Ho quindi acquistato un lungo striscione di stoffa e con un po’ di lavoro (soprattutto per i caratteri Hiragana) ho disegnato una scritta di saluto che avremmo esposto per le foto di rito.
La cerimonia si è svolta la domenica mattina nel Tempio di Shiroyama-Hachimangun, celebrata da un monaco shintoista.
Gli sposi nel tradizionale kimono, bianco per la sposa e nero con lo stemma di famiglia e i pantaloni hakama per lo sposo. I padri degli sposi in tight (abito formale spezzato, tipo frac).
Ad attenderli fuori dal tempio il cinquecentino di Junpei Yamada, L del 1970 modificato come F, volante a sinistra anche se in Giappone si circola a sinistra e bellissima targa personalizzata.
Sposi, parenti e ospiti si sono quindi diretti al tipico ristorante giapponese Ryotei, preceduti nel poco traffico domenicale dai solerti 500isti.
Per me l’occasione per scattareun’ultima foto ricordo con gli amici giapponesi e con il vero ospite d’onore, la nostra mitica Fiat 500.
Arrivederci Giappone, SayōnaraNihon.
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