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Pocher

Si tratta di una storica casa italiana che produceva in scala 1/18 e 1/13: la Pocher. Fu fondata da Arnaldo Pocher, che nel 1932 si trasferì a Torino per svolgere l’attività di incisore.

Negli anni si avvicinò al modellismo ferroviario e nel 1951 fondò con un socio la “Pocher micromeccanica S.n.c.” per realizzare scambi e binari. La svolta in ambito automobilistico avvenne nel 1956 quando la Rivarossi ebbe l’incarico da Fiat di produrre le 600 e le 500, che uscivano entrambe poco dopo la presentazione ufficiale di quelle vere. Una curiosità: i modelli erano venduti in scatole con la dicitura “smontabili”, l’esatto contrario degli attuali kit, con le relative istruzioni.
Nel 1961 la Fiat commissionò alla Pocher, ormai in via di espansione, la produzione di modelli della 1300 in scala 1/13, che vennero presentati in simultanea all’uscita dell’auto vera al Salone di Torino. Questa piacevole collaborazione durerà fino alla produzione della 132.
Nel 1963 la Rivarossi subentrò nel capitale della Pocher, che portò al successivo fallimento e alla vendita in blocco all’inglese Hornby.
I modellini delle nostre 500, in scala 1/13, tutti in plastica, che sono stati prodotti in quegli anni e di cui vi parlerò brevemente, sono i seguenti:

● Fiat 500 Nuova 57/60 Rivarossi art. 6002 (’57)
● Fiat 500 D Pocher art.
● Fiat 500 F a frizione Pocher art. 52
● Fiat 500 F con motore elettrico Pocher art. 24
● Fiat 500 F ruote libere Pocher art.
● Fiat 500 L 68-72 Pocher art. 55 (’70)
● Fiat 500 L Rally 68-72 Pocher
● Fiat 500 L Rally 68-72 a frizione art. 155 (’70)
● Fiat 500 L Rally filoguidata
● Scatola di montaggio Fiat 500 con motore elettrico art. 80 (della serie “Montate la vostra scuderia”)
● In scala 1/80 Fiat 500 Nuova 57-60

Fiat 500 Nuova 57-60 Rivarossi art. 6002 (1957). È un modello molto raro a vedersi anche nelle più rinomate mostre scambio. I particolari che la contraddistinguono sono lo sterzo e il motorino elettrico, ed il livello di riproduzione è molto buono. 

500 D. Questa versione si vede nella didascalia della foto sul libro delle Pocher edito dal Dott. Rampini. Dalle maniglie della portiera però sembra una F. Senza numero di articolo.

500 F anni ’66-’70. Sono uscite in tre versioni in vari colori a frizione art. 50, con motore elettrico art. 24, e a lancio o ruota libera (senza numero di articolo). 

Fiat 500 L 1/13 68-72 art. 55 (anni ’70). Prodotto in vari colori, con decal e retrocarica, era un modello molto ambito dai bambini come me (all’epoca ovviamente). Ho avuto la fortuna di avere in dono una 128 giallo positano che un parente di una zia (dipendente Fiat) mi regalò, sapendo della mia passione per il modellismo.

Fiat 500 L 1/13 Rally art. 155 (1970 circa). Le differenze da quello originale si notano subito e sono: i cerchi, le decal, le marmitte a doppio scarico curiosamente sul paraurti in posizione sinistra. Inoltre la targa da TO.E passa a TO.K. Penso che il motivo di tale differenza sia da ricercarsi nel fatto che il modello era più recente e non si trattava di un promozionale.

Fiat 500 L Rally Abarth. Versione ulteriormente modificata nell’estetica con parafanghi allargati, cerchi da corsa, decal con scritta “Squadra corse elaborazioni Abarth più altre. Modello fabbricato con marcia avanti-indietro e con deflettori aperti. Di questa versione esistono anche a frizione (art. 155) e a ruota libera, di cui non ho trovato il numero.

Montate la vostra scuderia – Fiat 500. Kit di montaggio in scatola con relative istruzioni. Modello con motorino elettrico e possibilità di personalizzazione della targa con le relative cartelle adesive con numeri e lettere (art. 80).

Fiat 500 Nuova scala 1/80. Modello in scatola ridotta prodotto come altri modelli Fiat per completare i plastici ferroviari o per caricare i vagoni per trasporto auto.

Tutti i modelli civili e originali sono usciti come promozionali Fiat.

L’elenco riportato è stato fatto con modelli visti realmente e sui siti. Chi ha ulteriori notizie sui dati mancanti o su qualche dimenticanza può contattarmi alla mia email lorenzo500pc@alice.it.

Per approfondire l’argomento: www.paolorampinieditore.it per vedere e scaricare il libro sugli automodelli Pocher. www.rivarossi-memory.it o Wikipedia; Google – Breve storia della Pocher di Giovanni Ingrao.

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