I cugini Bonventre, “cacciatori di sogni” a bordo di una 500 per incontrare, dall’Italia al Giappone, chi si occupa di aiutare i bambini (specie quelli malati), sono giunti nell’affascinante Istanbul. L’antichissima città, confine tra Occidente ed Oriente, è da sempre meta o punto di passaggio per uomini e merci.
Il canto ipnotico delle moschee,
i ragazzi che giocano per strada,
un thè tra Europa e Asia.
Una ragazza con il burqa mi guarda
aveva una macchina fotografica uguale alla mia,…
sorride con gli occhi,
in questo mondo dove le differenze sono solo in superficie
ma le nostre radici affondano tutte nella stessa terra.
Questo il più recente, poetico post sulla pagina Facebook dedicata alla loro avventura: 3.200 persone li stanno già seguendo… e voi cosa aspettate a cliccare “Mi piace”?
L’impresa cinquecentistico-umanitaria sta suscitando l’interesse dei media dei Paesi toccati dal viaggio: nei giorni scorsi la tv bulgara ha realizzato un servizio in merito.