Bici&Motori

SCALATA ACROBATICA DELLA BOCCHETTA
Con i cinquini come “gregari”

di
Giorgio Delfino
Domenica 25 aprile si è disputata la 71ª edizione del Giro Ciclistico dell’Appennino di km 187 da Novi Ligure (partenza davanti alla casa di Marina Coppi) ed arrivo a Pontedecimo in Via Semini. Hanno preso parte 146 corridori di 21 squadre professionistiche ed hanno concluso la gara 62 atleti (84 i ritiri) a dimostrazione che si tratta della corsa in linea più dura d’Italia.

Prima del passaggio dei corridori sul Passo della Bocchetta, Simone Temperato (in arte “Magico Tempe”) di Bassano del Grappa, nativo di Campese (VI), classe ’74, si è esibito nella scalata acrobatica al mitico Passo, soprannominato, per la sua durezza, “salita delle streghe”, compiendo l’intero percorso di km 8Simone Temperato e le 500,200 con una sola ruota in impennata sopportando anche il vento a volte fastidioso. Da Campomorone (metri 130 s.l.m.) è salito sino ai 772 metri del Passo in 40′ e 17″! Un tempo sbalorditivo. La scalata è stata voluta dall’Unione Sportiva Pontedecimo Ciclismo, che dal 1934 organizza la gara, per ricordare i 50 anni dalla morte del Campionissimo Fausto Coppi, nonché la tragica scomparsa di Franco Ballerini, Commissario Tecnico della Nazionale di Ciclismo, avvenuta al 1° Rally Ronde di Larciano il 7 febbraio scorso. Ricorreva inoltre il 65° Anniversario della Liberazione.
Il ciclista estremo “Magico Tempe” è stato scortato da quattro Fiat 500 del Club, con tanto di portanumero dedicato, da tre Lambrette e da un bellissimo Guzzi Galletto dotato di sidecar. I mezzi avevano a bordo cineoperatori e fotoreporter per immortalare l’impresa.
Il ciclista estremo “Magico Tempe” è stato scortato da quattro Fiat 500 del Club, con tanto di portanumero dedicato, da tre Lambrette e da un bellissimo Guzzi Galletto dotato di sidecar. I mezzi avevano a bordo cineoperatori e fotoreporter per immortalare l’impresa.
Simone Temperato vanta nel suo palmares scalate in impennata ovunque: dal Gavia allo Stelvio, dal Fedaia al Giau, dalle Tre Cime di Lavaredo al Ghisallo, dalla Fauniera allo Zoncolan, dal Falzarego al Muro di Sormano ed è, inoltre, detentore dal 2003 del Record Mondiale dell’Ora di impennata conquistato al Velodromo di Bassano del Grappa. Nel 1996 è giunto terzo al Campionato del Mondo di biketrial a Zouz (Svizzera) e l’anno successivo si è classificato 17° al Mondiale di Avoriaz (Francia). Nel 2003 ha conquistato il Titolo di Campione Italiano indoor ed outdoor cat. Senior nel biketrial.
Alle ore 13 precise, Simone Temperato è scattato da Campomorone e con grande abilità ed agilità, senza accusare alcun problema e senza mai rinfrescarsi, è salito lungo i micidiali tornanti della Bocchetta, con pendenze sino al 14% dopo Langasco. I numerosi appassionati presenti, in attesa dei corridori che sarebbero giunti di lì a poco, lo hanno calorosamente applaudito ed incoraggiato. In vetta, mentre fotografi occasionali e quelli dell’organizzazione lo immortalavano, ha deposto un mazzo di garofani rossi, colore sociale dell’Unione Sportiva Pontedecimo Ciclimo, ai piedi dei cippi di Fausto Coppi e di Luigi Ghiglione, il Patron, che nel 1934 ideò questa corsa che ha visto sempre il successo dei più grandi corridori italiani e stranieri. I marmi, bucciardato di Carrara del peso di dieci quintali, dello spessore di cinque centimetri ed alti due metri (inaugurati il 16 giugno dello scorso anno su idea e progetto del sottoscritto) facevano da sfondo ai due cippi.
Terminata la breve cerimonia commemorativa, la carovana proseguiva verso Voltaggio, Passo della Castagnola, Busalla, Passo dei Giovi sino ad arrivare a cinquecento metri dall’arrivo dove Simone Temprato riprendeva la sua magica bicicletta ed in impennata, accompagnato dal biciclo del 1870 magistralmente guidato da Luciano Berruti di Cosseria, tagliava il traguardo applaudito dai moltissimi presenti mentre lo speaker Brambilla scandiva il suo nome e le sue imprese.
Su vari siti internet come Cicloweb e Bici d’Epoca erano già visibili articoli e foto che via via venivano completati con altre stupende foto di appassionati.
Al termine della manifestazione Simone Temperato ha pubblicamente ringraziato il Fiat 500 Club Italia di Garlenda che l’ha sostenuto per tutta la giornata consentendogli di portare a termine una grande impresa (basti pensare che la Bocchetta l’aveva vista in auto solo il giorno prima).
Quindi un grazie di cuore a Franco Bottaro (Fiat 500 F), Daniele Bracco (Fiat 500 L), Renzo De Laude (Fiat 500 Gamine), Franco Gastaldo (Fiat 500 D) ma anche ai tre proprietari di magnifiche Lambrette (Loredano Barbieri, Bruno Berengan e Rosario Siligato) nonchè ad Enrico Ferrari che ha magistralmente guidato il Guzzi Galletto con tanto di telecamera fissa sul carrozzino. Naturalmente sono anche da ricordare i fotografi Giuseppe Bonelli e Sergio Minasi ed i cineoperatori Mauro Poggio, Adriano Scotti che, con il sottoscritto, già dal giorno successivo si sono messi all’opera per realizzare due DVD per ricordare una scalata veramente indimenticabile utilizzando anche le oltre trecento foto scattate dai citati fotoreporter e da quelli occasionali.
Il meteo favorevole ha permesso a tutti di vivere una giornata di vero sport e di divertimento ricordando comunque con tanta commozione sia il Campionissimo Fausto Coppi che “Monsieur Roubaix” Franco Ballerini, che hanno saputo lasciare nel cuore di tutti un ricordo indelebile anche sul mitico Passo della Bocchetta in odor di rosmarino a due raggi dal mare, dove al posto delle aquile osano i pettirossi…
QUI trovi un’ampia galleria fotografica dell’evento.