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Storia del 500 Club Italia

500club 0004339Nel 1983, Comune e Proloco di Garlenda, pensando ad una manifestazione di richiamo che potesse dare notorietà al paese, progettarono un raduno di Fiat 500, una vettura ancora molto diffusa e utilizzata dagli abitanti del luogo. La prima edizione ebbe luogo il 15 luglio 1984 e, pur richiamando solo una trentina di partecipanti, diede il “la” ad un processo virtuoso che dura ancor oggi. Vi prese parte l’ingegner Dante Giacosa, che fu molto colpito dall’”inusitata e tanto più encomiabile iniziativa di dare un nuovo soffio di vita e prestigio alla Fiat 500”; il grande progettista sarebbe rimasto in contatto con il Club con affetto e stima fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1996.

Tra i cinquecentisti della prima ora ci furono inoltre il futuro presidente Gian Paolo De Capitani di Alassio e Mario Ferrando di Genova, poi diventato una delle colonne del sodalizio. L’apprendere da due turisti olandesi, Ronald e Annelies Hoeven, dell’esistenza nei Paesi Bassi di un Club dedicato alla 500 fondato nel 1980, spinse l’allora sindaco di Garlenda Domenico Romano e l’amico Giuseppe Nespolo a partire per l’Olanda. Quel viaggio segnerà la nascita degli “Amici della 500“, primo nucleo dell’attuale Club.

Nel 1985 i partecipanti al raduno furono 100; nel 1986 addirittura 300 e sul palco della manifestazione salirono personaggi dello spettacolo quali Gianfranco Funari, Sandra Milo e i giovani Piero Chiambretti e Simona Ventura (Miss Muretto di quell’anno), ma anche il vicepresidente Fiat Giovanni Nasi con la consorte Marinella. Nel 1987 si svolse il primo Tour Europa, con un centinaio di vetture partite da Geleen (NL).

Lo stesso anno uscì il primo volume sulla 500 a cura di Romano Strizioli con la copertina di Walter Molino, presentato alla trasmissione televisiva RAI “Uno su cento”, condotta da Pippo Baudo. Fu l’inizio di un’importante e crescente esposizione mediatica per il sodalizio che avrebbe assunto in breve tempo carattere internazionale.

Nel 1989 nacque la rivista sociale “4piccoleruote“, attualmente bimestrale a colori di 68 pagine con tiratura di 25.000 copie.

Era tempo che gli “Amici della 500” si dessero un’organizzazione più strutturata ed ufficiale: fu così che il 13 marzo 1990 nacque il Fiat 500 Club Italia. Il fondatore Domenico Romano divenne presidente onorario, mentre Gian Paolo De Capitani assunse la presidenza. All’articolo 2 dello Statuto si legge: “L’Associazione si prefigge di: diffondere e mantenere vivo l’interesse per la Fiat 500 nella sua valenza di fenomeno sociale e di costume; favorire nel comune amore per la Fiat 500 l’amicizia e la solidarietà tra le persone, senza alcuna distinzione di età, estrazione sociale , censo, nazionalità o razza; creare e promuovere occasioni di incontro e confronto fra gli amatori della Fiat 500; promuovere ed attuare iniziative volte alla conservazione della capacità di circolazione e funzionalità su strada delle autovetture Fiat 500“.

Nel corso del 1991 il Club raggiunse la quota di 1.000 soci; si intensificarono i rapporti con gli appassionati esteri (ad esempio con quelli giapponesi, grazie al fiduciario italiano per il Sol Levante Andrea Fortunato) e si svilupparono le manifestazioni a livello locale nei vari angoli della Penisola.

500club 0004402Il 1995 vide l’iscrizione della prima 500 all’Automotoclub Storico Italiano. Enrico Bo, Commissario Tecnico del Club, partecipò alla seduta di omologazione, superandola brillantemente. Nel 1998 si svolse la prima “Befana al Gaslini“: da allora, ogni anno il giorno dell’Epifania, una delegazione del Club, del Comune, della Pro Loco e della Croce Bianca di Garlenda si reca all’Istituto Medico Pediatrico Gaslini di Genova per consegnare regali ai piccoli pazienti. Non è la sola iniziativa di beneficenza nella quale è coinvolto il Fiat 500 Club Italia, che spesso nelle proprie manifestazioni collabora con associazioni di volontariato impegnate nei più svariati campi.

Nel 2000 Il Club viene federato all’Automotoclub Storico Italiano (A.S.I.).
Gian Paolo De Capitani con costanza, signorilità ed entusiasmo, ha dato un notevole impulso alla vita del Club; alla sua memoria è stata intitolata la sede sociale di Via Roma 90. Dopo di lui, la carica è stata ricoperta da Marco Maglietti, Franco Cerva e Marino Ribet; ognuno di loro ha operato bene, dando il proprio contributo allo sviluppo del Club e alla sua diffusione tra i cinquecentisti. Col nuovo Millennio arriva alla presidenza una donna: Silvia Depaoli di Torino. La presidente ed il direttivo puntano molto sull’espansione del Club e sul potenziamento dell’attività dei fiduciari in tutta Italia, ottenendo grandi risultati.

Nel 2004 il Club istituisce il Registro Storico di Modello, volto a censire le 500 storiche ancora circolanti e non, consigliando il corretto restauro della vettura a seconda del tipo e dell’anno di costruzione.

Si intensifica l’attenzione dei media e del mondo della pubblicità sul “fenomeno 500”.

500club 0004497Nel 2005 si stabilisce un primo record di partecipanti al raduno Internazionale di Garlenda: ben 622 automobili giungono da ogni parte del mondo. Nel 2006, alle olimpiadi invernali di Torino gli atleti olandesi vincitori di medaglia vengono portati ai festeggiamenti con una 500. La suggestiva cerimonia di chiusura vede sfilare allo stadio olimpico una 500 mentre alle Paraolimpiadi si mettono in evidenza le vetture del Coordinamento di Saluzzo. Al Meeting di Garlenda i partecipanti sono ben 754, che permettono non solo di realizzare la scritta “500” all’Ippodromo di Villanova d’Albenga (la foto aerea farà il giro del mondo), ma anche di conquistare il Guinness World Record per la lunghissima parata che si snoda tra Villanova e Garlenda.Una delegazione partecipa ai festeggiamenti per il venticinquesimo della fondazione del sodalizio olandese, dove, alla presenza dei rappresentanti dei Club Europei, si gettano le basi per il XXIV Meeting Fiat 500 con tanto di nuova edizione del Tour Europa.

Nel 2007 si festeggiano i 50 anni della 500; il mondo intero omaggia la “piccola grande auto che ha aiutato gli italiani a crescere”. La Fiat presenta inoltre la sua nuova vettura che porta lo stesso nome e che si ispira nelle linee alla celebre “nonna”. La “nipotina” viene così tenuta a battesimo dalla veterana, nel corso di una spettacolare manifestazione a Torino che, nei giorni 4 e 5 luglio, vede un’anteprima del Meeting di Garlenda. Il 6 luglio i cinquecentisti presenti nel capoluogo piemontese si spostano in riviera e si aggiungono a quanti già sono convenuti o stanno convenendo nella “Capitale della 500”. E Garlenda davvero diventa la “caput mundi” della mitica utilitaria: non solo viene inaugurato il Museo Multimediale della 500 Dante Giacosa, centro di documentazione per l’educazione stradale, ma saranno ben 1.438 gli equipaggi da oltre 20 nazioni a sfilare 500club 0001560all’Ippodromo di Villanova d’Albenga per una cerimonia stile Olimpiadi che entusiasma e commuove. Viene presentato il libro “Fiat 500 – Storia di una passione“, scritto dal fondatore Domenico Romano e dall’addetta stampa Stefania Ponzone, che raccoglie i passaggi fondamentali della vita del sodalizio, molti aneddoti e riflessioni e una ricca documentazione fotografica.

Il Meeting di Garlenda, grazie alla direzione di Alessandro Scarpa, si arricchisce di anno in anno di eventi sempre nuovi e più coinvolgenti: escursioni, mostre, concerti, conferenze e una spettacolare “coreografia” di auto: nel 2008 il Meeting celebra con un gigantesco “Arcobaleno Mobile” i successi del sodalizio.

Nel 2009 viene inaugurata la nuova versione del sito e Stelio Yannoulis, di Bologna, diventa presidente.

Tappa importantissima nel 2010, quando il Club viene nominato Testimonial UNICEF e debutta con il proprio marchio editoriale “500 Club Italia Edizioni” con il libro a scopo benefico “La favola del Cinquino”.

Si svolge presso il Museo la prima giornata dell’educazione stradale, con il coinvolgimento di oltre 200 bambini. L’iniziativa è ormai diventata un importante appuntamento annuale e ha visto l’istituzione del premio “Crescere Sicuri”, consegnato a personaggi o enti che si sono distinti nell’importante compito di sensibilizzare il pubblico alla tematica della sicurezza stradale.

Nel 2011 i soci superano la quota di 21.000. Nel 2012, durante il XXIX Meeting Internazionale di Fiat 500 di Garlenda, le prime riprese video trasmesse in diretta sul nostro sito internet permettono ad appassionati di tutto il mondo di seguire l’evento più importante dell’anno. I raduni in tutta Italia si intensificano e puntano alla qualità, valorizzando spesso gli aspetti turistici dell’eccellenza italiana: nel 2014, infatti, viene lanciato il concetto “Slow Drive”, il movimento lento che dice “no” alle autostrade in favore della riscoperta di un turismo consapevole, fra borghi e strade panoramiche.

Nel 2015 l’impegno relativo all’importante tematica della sicurezza stradale assume ancora più rilievo grazie all’estenzione ad una settimana dell’evento annuale realizzato in favore dell’educazione ai giovani; 700 studenti di ogni grado provenienti da tutta la Liguria hanno partecipato a questa manifestazione di “Crescere Sicuri” realizzata in collaborazione con la Polizia Stradale. Il premio “Crescere Sicuri” è stato assegnato in questa edizione all’associazione “Lorenzo Guarnieri”.

art mito ruoteclassicheNel 2017 viene presentato a Roma, presso la Camera dei Deputati, il libro “Un mito italiano”, che illustra nel dettaglio come la 500 sia diventato un fenomeno sociale e di costume.

Nel 2019 il Museo viene ampliato con una nuova grande sala, che permette di esporre quattro vetture in più, oltre a varie vetrine e ad un pannello con circa 150 “figurini” che riassume i modelli base e tutte le derivate, pensate e realizzate dai grandi carrozzieri dell’epoca.

La pandemia non ferma del tutto il Club e il Meeting di Garlenda: nonostante l’annullamento dell’edizione 2020, nel 2021 si realizza il World Wide Meeting, con tanti piccoli raduni che si svolgono in concomitanza in un centinaio di località in Italia e all’estero. L’attività sul sito e sulle pagine social del Club si intensifica proprio in questo periodo, con un grande sforzo di rimanere in contatto con tutti i soci all’insegna del “Fermi ma non immobili” lanciato dalle pagine di 4PiccoleRuote.

Nel frattempo è diventato presidente Maurizio Giraldi di Roma, già vicepresidente e conservatore del Forum, figlio del preparatore Luigi “Giggetto” Giraldi.

Superata la delicata fase e decadute via via le restrizioni allo svolgimento degli eventi, l’attività radunistica, la partecipazione alle fiere di settore e le iniziative a carattere solidale riprendono con sempre maggiore vigore, mobilitando al massimo i fiduciari e sottolineando la centralità della figura del socio. Nel 2022 si celebra il grande “Ritorno a Garlenda” e nel luglio 2023 si festeggia la quarantesima edizione sorridendo grazie ai colorati disegni e alle performance dei cosplayer che raccontano la 500 nei fumetti e nei cartoni animati.

Il 2024 è l’anno del 40°: con lo slogan “Siamo forty”, il Club è proiettato verso il futuro, con la volontà di farsi conoscere da chi, pur appassionato di 500, non fa ancora parte di quella che, per chi la vive tutti i giorni, è una grande – anzi, la più grande – famiglia di cinquecentisti al mondo.