Le targhe storiche – Vademecum per ottenerle

dall’ufficio stampa dell’A.S.I.

Dopo la consegna della prima targa storica, finalmente questo percorso è diventato realtà per gli appassionati. Vediamo in breve quali sono i casi e come ottenerla.

Nel vasto panorama automobilistico, c’è un ambito nel quale la passione trascende la mera proprietà e guida di veicoli e motoveicoli.

Parliamo della passione che avvolge i cuori dei collezionisti di auto e moto storiche, un’esperienza che unisce storia, design e meccanica. Possedere un’auto o una moto storica per questi collezionisti è come possedere un frammento vivente di storia. La tanto ambita targa storica è quel piccolo ma fondamentale dettaglio che dà il senso dell’accuratezza con cui ogni amatore restaura il proprio veicolo.

Un importante cambio di rotta è arrivato finalmente per i possessori di veicoli storici, grazie al recente Decreto MIT del 4 agosto 2023 nel quale si parla anche della targa storica. La normativa permette di ottenerla introducendo procedure semplificate e consentendo alle Agenzie di Pratiche Auto abilitate STA di svolgere un ruolo chiave nel processo di richiesta.

Il decreto dirigenziale del MIT specifica che le targhe storiche originali possono essere rilasciate, a richiesta degli interessati, per gli autoveicoli, i motoveicoli e le macchine agricole che soddisfano uno dei seguenti requisiti:

– già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio a causa del mancato pagamento della tassa automobilistica per almeno tre anni consecutivi

– radiati per definitiva esportazione all’estero

– radiati per ritiro su area privata, ai sensi della previgente legislazione, su richiesta presentata per la prima volta entro il 26 aprile 2006

– radiati per demolizione, ai sensi della previgente legislazione, prima del 30 giugno 1998, a esclusione dei veicoli per i quali siano stati erogati contributi statali alla rottamazione immatricolati in Italia e mai dismessi dalla circolazione, per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica

– privi di targhe e di documenti di circolazione, quando non risultino radiati né successivamente reimmatricolati in Italia.

A questi veicoli la targa storica originale verrà associata in sede di immatricolazione o di reimmatricolazione degli stessi.

Una nuova targa storica potrà essere altresì rilasciata per gli autoveicoli, i motoveicoli e le macchine agricole mai cessati dalla circolazione e ancora muniti di targa storica originale rilasciata in Italia, in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento della targa stessa. In ogni caso la targa storica originale potrà essere rilasciata SOLO a condizione che la stessa, nell’Archivio Nazionale dei Veicoli (ANV) o nell’archivio del Pubblico Registro Automobilistico (PRA), risulti essere già stata precedentemente associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il quale verrà richiesta l’immatricolazione o la reimmatricolazione.

In base a ciò che dispone il decreto dirigenziale del MIT, il rilascio delle targhe storiche originali spetta agli:

STA privati (agenzie di pratiche auto e delegazioni ACI abilitati allo Sportello telematico dell’automobilista), che provvedono con procedura telematica alla immatricolazione e alla reimmatricolazione degli autoveicoli e dei motoveicoli di interesse storico e collezionistico, soggetti ad iscrizione al PRA. Gli STA privati rilasciano il documento unico di circolazione e di proprietà con contestuale associazione del numero della targa storica;

uffici della Motorizzazione Civile, che provvedono alla immatricolazione e alla reimmatricolazione delle macchine agricole di interesse storico e collezionistico, nonché degli autoveicoli e dei motoveicoli di interesse storico e collezionistico non soggetti a iscrizione al PRA, mediante l’utilizzo delle procedure già in uso.

La Motorizzazione rilascia la carta di circolazione con contestuale associazione del numero della targa storica.

Prima di inoltrare la richiesta allo STA privato o in Motorizzazione (a seconda dei casi) dell’istanza di immatricolazione o di reimmatricolazione, gli interessati dovranno richiedere apposita visura dei dati presenti nell’ANV e nell’archivio PRA per la verifica del numero di targa storica associato al veicolo in sede di prima immatricolazione in Italia, ovvero in un momento storico successivo purché siano rispettati i limiti temporali di vetustà prescritti per la classificazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico.

Le istanze di immatricolazione e di reimmatricolazione sono soggette al pagamento delle ordinarie tariffe da corrispondere ai fini del rilascio del documento unico o della carta di circolazione. Per i veicoli soggetti a iscrizione al PRA, il corrispettivo per la produzione della targa storica originale di 549,00 euro per le autovetture (circa 750 euro con i diritti di agenzia, variabile a seconda dei singoli casi) e 274,50 euro per motoveicoli e macchine agricole (550 euro con i diritti di agenzia, anche in questo caso variabili a seconda del singolo caso) dovrà essere corrisposto, tramite versamento effettuato con bollettino PagoPa, dopo che la pratica di immatricolazione o di reimmatricolazione sarà stata convalidata con successo dal PRA. La ricevuta di pagamento sarà poi presentata all’ufficio della Motorizzazione che provvederà a inoltrare all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato la richiesta di produzione della targa storica.

In caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento della targa storica originale, la Motorizzazione provvederà a richiedere all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato la produzione di una nuova targa storica contenente la medesima sequenza numerica o alfanumerica della targa sottratta, smarrita, distrutta o deteriorata. Non sarà necessaria la reimmatricolazione del veicolo.