di Fabio Bistarelli
Come se fosse la trama di un film, da una piccola scintilla o da un’idea nasce un bel progetto. Sulle ali dell’entusiasmo esso cresce e si consolida, tutto va a gonfie vele e l’ascesa è rapida e spedita.
Poi, però, accade l’imprevedibile, con ostacoli inaspettati che mettono alla prova i protagonisti e a rischio l’intera impresa.
Il Coordinamento di Deruta, come tante altri soggetti purtroppo, si è trovato pressappoco in questa situazione quando la pandemia ha imposto una pausa alle manifestazioni, raduni compresi. Il progetto era decollato da poco e si stava consolidando quando si è posta una sfida complessa. Proprio in questi momenti però, come nei migliori film, c’è qualcosa che fa la differenza e permette ai protagonisti di superare anche gli ostacoli più ardui. Di certo, oltre alla tenacia e alla perseveranza che avevano già accompagnato la nascita di uno degli appuntamenti più attesi dell’Umbria, il quid in più è stata la solidarietà di un gruppo coeso che ha permesso di mantenere acceso il fuoco sotto la cenere.
Il 3 aprile 2022 un soffio profondo e liberatorio ha spazzato via la cenere d’un colpo e le fiamme sono tornate ad ardere intensamente. Sembrava non fosse passato nemmeno un giorno dall’ultimo appuntamento quando, di prima mattina, i primi iscritti hanno fatto capolino in piazza a Deruta e, con il rombo dei propri bicilindrici, svegliato i più pigri. Da quel momento in poi un flusso costante di equipaggi è giunto in Piazza dei Consoli colorando l’antico borgo medievale con le carrozzerie dell’iconica utilitaria.
Un fiume di auto che dalla fontana centrale inondava tutto il corso principale fino alle vie più strette. Sono stati ben 108, infatti, gli equipaggi provenienti da tutto il centro Italia che hanno risposto all’invito degli organizzatori e riempito il centro storico della città della ceramica, tradizionalmente punto di ritrovo e partenza del giro turistico.
Poco prima della partenza il sindaco Michele Tiniaccini ha portato il saluto della cittadinanza a tutti gli automobilisti che stavano per lasciare il centro. Durante il suo intervento non ha mancato di ringraziare il Coordinamento e tutti i collaboratori per l’eccellente organizzazione e per l’impegno profuso, anche al servizio della cittadinanza.
Intorno alle 10:30 i 18 CV delle piccole bicilindriche si sono accesi facendo vibrare la piazza ed il lungo serpentone ha preso il via per tour tra le dolci colline del paesaggio umbro, fortunatamente illuminate dal sole per tutto il tragitto.
Così, come nei film, il punto critico è stato superato grazie ad uno slancio straordinario del gruppo e tutto è tornato alla normalità, viaggiando di nuovo spedito sugli stessi binari.
L’evento è diventato ormai una realtà affermata che continua a consolidarsi coinvolgendo appassionati anche oltre i confini dell’Umbria: tra gli equipaggi che hanno risposto all’invito, infatti, molti erano provenienti da Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo oltre che da tutta l’Umbria.
Un grande successo e una splendida giornata dovuti all’impegno che tanti soci del Club hanno dedicato all’organizzazione e per il quale li ringraziamo. Vogliamo anche ringraziare l’Amministrazione Comunale, gli agenti della Polizia Locale, il Motoclub Deruta e la Pro loco di Sant’Angelo di Celle per il sostegno e la disponibilità dimostrati. Un caloroso ringraziamento è rivolto anche ai fiduciari che hanno preso parte all’evento: Fabio Grosso (Coordinamento Roma Sud e Città del Vaticano), Mireno Bini (Coordinamento di Capalbio), Moreno Fiordi (Coordinamento di Prato), Antonio Proia (Coordinamento Monte Amiata), Francesco Mignano (Coordinamento di Gaeta). Un caro saluto anche a tutti i partecipanti, al prossimo anno!
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