di Ilenia e Oriana Folisi
Il mese di Gennaio 2021 è stato ricco di donazioni per il Museo della 500 di Calascibetta. Nonostante la chiusura al pubblico imposta dall’emergenza sanitaria, infatti, sono proseguitele attività di catalogazione ed esposizione delle donazioni pervenute.
L’artista di Asti Roberto Altocolle, appassionato di fiat 500, ha donato un disegno a matita su carta da 130 grammi, 30.5×23 cm, raffigurante il cinquino, collocato all’interno di una cornice a giorno. Roberto disegna da molti anni, posta le sue opere sulla sua pagina instagram @robertoaltocolle e da poco ha iniziato a venderle.
L’artista Australiana di Brisbane, Shelley Douglas ha donato un’illustrazione ad acquerello su carta di cotone 300 gsm, un’opera d’arte originale e unica nel suo genere intitolata “Vintage Cute Car and Fashion travel art print” che raffigura un’adorabile e carina fiat 500 azzurra con una donna in abito rosa insieme al suo bulldog francese e al suo gatto, i suoi compagni di viaggio in Europa. Ci racconta di essere un’artista autodidatta, che sogna ad occhi aperti come quando era piccola. Per lei la bellezza dei luoghi e delle forme sono una fonte costante di ispirazione. I suoi lavori spensierati rappresentano scene e architetture francesi e italiane, animali, fiori, moda e interni. Shell ama illuminare le giornate delle persone con le sue illustrazioni sulla sua pagina Instagram @shellsherree e con post che pubblica settimanalmente sul suo sito web www.shellsherree.com. Ha realizzato innumerevoli illustrazioni personalizzate, vende opere d’arte originali, sciarpe illustrate e decorazioni artistiche nel suo negozio online. Ha amato l’affascinante e iconica Fiat 500 sin dalla prima volta che l’ha vista. E quando guida la sua 500 C decappottabile color lilla in giro per la città, è molto felice di illuminare i volti delle persone. Questa adorabile e graziosa macchinina ha già trovato la sua strada in molte delle sue illustrazioni.
L’artista della Sardegna Andrea Cimino ha donato una creazione raffigurante la Fiat 500 realizzata con il pirografo su un supporto di legno. È possessore di una Fiat 500 ed è molto legato alla Sicilia avendo nonni siciliani; posta le sue opere sulla sua pagina instagram @ciminoandrea995. Per la realizzazione dell’opera donata ha preso spunto dalla 500 L di un suo carissimo amico, Romano Bartoli, che è stato un preparatore di auto da corsa: nella Formula Monza, ha vinto il campionato italiano nel 1974 e la coppa CSAI, ha partecipato con ottimi risultati alla Formula Italia e alla Formula 3. Dopo aver smesso di correre con la sua Fiat 500 L, elaborata da lui stesso, ha iniziato a lavorare come preparatore di auto sportive in officine specializzate nel settore corse. Andrea ci racconta che ha una grande passione per i motori tramandata dal padre Giovanni Cimino e ha praticato motocross dall’età di 5 anni. Ha guidato la sua prima macchina, una fiat 500 L del 1972 quando ne aveva 12. Dalla passione per i motori è nata quella per l’arte ed il disegno. Inizialmente disegnava solo auto su carta, poi sul legno, e successivamente ha iniziato a raffigurare soggetti tradizionali sardi sul legno, a costruire oggetti in ferro diventando anche tatuatore.
L’artista di Pavia Simone Stangalino ha donato un portachiavi in cuoio naturale, tinto e cucito a mano raffigurante la parte laterale della Fiat 500. La sua ditta si chiama Buroni, l’ha ereditata dal nonno che nel 1937 diede vita alla sua attività di produzione e vendita di articoli di pelletteria, dalle borse alle valigie. Appartiene ad una famiglia di pellettieri pavesi che operano da più di ottantanni. “1937” è una linea di portachiavi che riconduce all’anno di fondazione della ditta. In una parte della sua abitazione privata espone un musetto di Fiat 500 e una vespa d’epoca. È un collezionista di vespe d’epoca, vicepresidente del Vespa Club di Pavia dal 2004 e dal 2003 è possessore di una 500 L del 1969. Posta le sue creazioni sulla sua pagina instagram @1937_handmade_leather. L’artista di Napoli Cozzolino Raffaele, di 23 anni, diplomato in meccanica e meccatronica, ha donato un portachiavi raffigurante la parte anteriore della Fiat 500, crea oggetti personalizzati per ogni occasione. Ci racconta che frequentando la scuola ha scoperto il fantastico mondo delle stampanti 3d, con le quali si sta cimentando a realizzare originali creazioni. Posta le sue creazioni sulla sua pagina instagram @customized_3dprint nata con lo scopo di far conoscere e fare apprezzare questa nuova “tecnologia” e fare crescere questo settore.
L’artista di Toscolano Maderno (Bs) Monica Tomasi ha donato due auto da lei chiamate “MyCar MDE.design” in terracotta, dipinte a mano che ha appositamente personalizzato per noi. In una ha raffigurato due bambini a bordo di una Fiat 500 rossa in una giornata di primavera; nell’altra ha raffigurato il logo del coordinamento di Enna del Fiat 500 Club Italia e del Museo della 500 di Calascibetta e la mappa stilizzata della Sicilia con i simboli tradizionali della natura, della cucina e della cultura. Ci racconta che queste piccole auto nascono per essere donate a hotel, ristoranti, musei, persone che l’artista ha conosciuto o che l’hanno colpita per la loro professionalità e simpatia. Un suo modo originale di dire “grazie”. Sono arrivate all’estero e in vari posti dell’Italia ed è la prima volta che arrivano in Sicilia. La trovate su Facebook come MDE.design mde design – ceramiche artistiche – hand made creations e su instagram come @mde.design.
Le donazioni, oltre che ad offrire al Museo la possibilità di ampliare le proprie esposizioni, permettono di fare conoscere nuovi artisti italiani e stranieri che creano opere che hanno per tema la fiat 500.
Donare al museo è dare una testimonianza d’amore per l’arte, un contributo prezioso alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Museo, è un atto di generosità oltre che un segno di partecipazione alla vita del Museo.
Il Fiduciario del Coordinamento di Enna del Fiat 500 Club Italia, Pietro Folisi, vuole esprimere un sincero ringraziamento agli artisti che, amanti del cinquino, hanno deciso di donare il frutto del loro lavoro e della loro passione. Con il loro gesto si vanno ad incrementare le già ricche collezioni permanenti del Museo con dei pezzi d’arte che hanno un valore inestimabile per la storia che raccontano, per la tradizione che racchiudono e per essere simboli tangibili di un’arte che dobbiamo impegnarci a tramandare alle future generazioni.
Queste donazioni – afferma Pietro Folisi – sono testimonianze significative del legame tra artisti e Museo che intendiamo rendere ancora più attrattivo in chiave turistica, dopo che finirà l’emergenza sanitaria.