di Daniela Rettore
Per tanto, troppo tempo sono state in un letargo forzato, al buio, in garage freddi e pieni di polvere, come i nostri animi, atrofizzati, sospesi, impacciati e incasellati tra le finestrelle delle infinite videochiamate di gruppo, ringalluzziti solo davanti ad un manicaretto elaborato per disperazione. Poi, la libertà. Certo, noi più grassi e loro, le 500, più ingolfate, ma finalmente LIBERI di uscire.
Ci siamo dati appuntamento quasi spontaneo a Tocco Caudio, accolti nel fecondo ventre delle terre del Sannio lo scorso 5 Luglio.
Ci siamo rincontrati abbracciandoci “da lontano” sfiorandoci timidamente con i gomiti, ma dietro le mascherine c’erano i sorrisi, e poi c’erano gli occhi che ridevano da soli. Abbiamo ripreso a sfilare, a strombazzare con i clacson più bislacchi, a spingere qualche bicilindrica in panne, a brindare, a cantare, a sventolare le bandiere ora più che mai. Signori: abbiamo ricominciato e ci riprenderemo tutto, pian pianino, come l’andamento delle nostre amatissime 500, pian pianino.
In foto: la passeggiata delle 40 vetture per la valle vitulanese tra i comuni di Foglianise, Vitulano, Campoli del Monte Taburno e alcuni momenti conviviali.
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